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Tour de Suisse 2011

Una cronometro breve ma non troppo per aprire la 75esima edizione del Tour de Suisse. Il Canton Ticino, e più precisamente Lugano, ospiterà le prime pedalate della più importante corsa elvetica. Poco più di 7 km contro il tempo, una prima parte snodata sul lungolago, quindi, al km 2, la strada che sale verso via San Giorgio, dove al km 3 è fissato l'intertempo. La discesa, non complicata, porta agli ultimi 2 km della crono, punteggiati da tre curve secche (sinistra-destra-sinistra) ma su cui si potranno fare grandi velocità.

Si sale subito, nella seconda frazione: da Airolo, in direzione ovest, si affronta in avvio il Nufenenpass, ben 2478 metri sul livello del mare e 22 km di ascesa, ma con pendenze non certo trascendentali per tutta la prima metà di scalata. Al km 11 le cose cambiano, e si sale costantemente sopra l'8% fin quasi alla vetta, ma in ogni caso siamo talmente lontani dal traguardo che il Nufenen non lascerà traccia di sé in classifica. I fuggitivi che avranno preso il largo sulla salita, troveranno poi 15 km di discesa, 30 di falsopiano digradante e quasi 70 di pianura: gestendosi al meglio, dovrebbero conservare almeno 4' di vantaggio sul gruppo, per sperare che qualcuno di loro si salvi sulla salita che, attraverso il Gpm di Aminona (12 km abbastanza tosti, pendenza media dell'8%) e 7 km in contropendenza, porteranno, con gli ultimi 3 km della tappa nuovamente all'insù, al traguardo di Crans-Montana. Fuga in porto o meno, di sicuro il finale regalerà fuochi d'artificio tra gli uomini di classifica.

Una ritrovata predisposizione a percorsi tosti, in controtendenza rispetto a quanto fatto vedere negli ultimi anni dal Tour de Suisse, ci offre anche alla terza tappa delle belle salite. La frazione è cortissima, appena 108 km, ma piena di "sugo". 40 km di falsopiano all'insù già dalla partenza di Brigue-Glis, quindi, tanto per gradire, 12 km di scalata al Grimselpass: primi 4 km di ascesa non trascendentali, poi le pendenze si fanno più interessanti, quasi costantemente intorno all'8%. I successivi 30 km di discesa precedono la seconda scalata di giornata, quella al Grosse Scheidegg, 16.5 km di salita divisi in 3 parti ben distinte: primi 7 km con pendenze spesso sopra all'10%, parte centrale che praticamente spiana fino al km 11, e 5.5 km finali nuovamente molto impegnativi, con pendenza media vicina al 10%. Dalla vetta all'arrivo 11 km di picchiata (in larga parte abbastanza tecnici) verso Grindelwald.

Al quarto giorno non si scalano over-2000 come nelle due tappe precedenti, ma non ci si potrà ugualmente distrarre. I quasi 200 km da Grindelwald a Huttwil sono infatti molto nervosi, e gli ultimi 40 km potranno celare delle insidie per gli uomini di classifica meno concentrati. Primi 50 km della frazione non particolarmente complicati, poi salita del Leuenberg a movimentare le cose. I 60 km successivi al Gpm sono tutti un saliscendi, prima di una quarantina di km nuovamente tranquilli. La salitella (di 3a categoria, da affrontare due volte) di Ruppiswil caratterizza la parte conclusiva della tappa, che troverà però il suo culmine tra la salita di Gondiswil (non segnata da traguardo Gpm, ma ugualmente insidiosa, a 5 km dall'arrivo) e un'ultima rampetta all'interno del chilometro finale, verso lo striscione di Huttwil. Non da escludere la riuscita di una fuga da lontano.

Se c'è una tappa, oltre alla penultima, in cui potremmo vedere in azione (almeno qualche) velocista, è la quinta. I quattro Gpm di 3a e 4a categoria che punteggiano i 204 km della frazione sono davvero poca cosa, e anche se il finale non favorisce propriamente il recupero del gruppo su eventuali fuggitivi, ci saranno squadre che non vorranno lasciarsi sfuggire l'occasione di tentare la volata a Tobel-Tägerschen. Possibilmente con sprinter che siano in grado di dare il meglio su traguardi leggermente tendenti all'insù, visto che dal triangolo rosso dell'ultimo km ai 500 metri c'è una rampetta da non sottovalutare.

Si sconfina nel minuscolo Liechtenstein per l'unico arrivo in salita vero e proprio del Tour de Suisse 2011 (gli altri due traguardi all'insù hanno qualche km tra il Gpm e la linea d'arrivo). Tappa inferiore ai 160 km, con due salite di 3a categoria (Kerenzerberg al km 92 e Luzisteig al km 135) che non dovrebbero mescolare troppo le carte. A far questo sarà sufficiente la scalata al Triesenberg, 13 km che permetteranno a qualcuno di fare la differenza: i primi 9 km di salita hanno una pendenza media del 9%, quindi per un chilometro e mezzo la strada si fa dolce dolce, prima di un altro chilometro al 9% e degli ultimi 2, i più duri, all'11%. Tappa che rischia di risultare altamente decisiva.

Altra tappa, altro sconfinamento: si parte dalla capitale del Liechtenstein, per rientrare subito in Svizzera, per 80 km tutto sommato tranquilli. La salitella di Wiessen, al km 90, è un antipasto del successivo, storico Flüelapass: da Davos alla vetta (posta al km 125 della frazione), 13 km che avranno le pendenze più dure nella seconda metà di salita. Difficile immaginare che ci sia, già qui, lotta tra gli uomini di classifica: dal Gpm mancano quasi 100 km al traguardo, e i grossi calibri aspetteranno la salita finale per muoversi. Nel frattempo, 20 km di discesa, 40 di falsopiani tendenti al ribasso, e poi salita (di 2a categoria) al Norbertshöhe, in territorio austriaco. Dopo il Gpm, ancora 30 km tra discesa e piano, prima della conclusiva scalata al Fisser-Höfe: 7 km di ascesa (le pendenze maggiori nei primi 5), e infine 3.5 km tra il traguardo Gpm e quello, finale, di Serfaus.

Un'altra chance per i velocisti prima del gran finale a cronometro. Da Tübach a Schaffhouse 167 che scorreranno regolari regolari, con fuga di comprimari all'attacco da lontano, e gruppo pronto a controllare. L'unica seria asperità di giornata sarà l'Hallauerberg, salita di 3a categoria al km 145. Ma non è pensabile che questo strappo, seppur in comunione col successivo Siblingerhöhe (4a categoria al km 154), possa impedire ai team dei velocisti di chiudere negli ultimi 10 km e lanciare lo sprint verso il traguardo di Schaffhouse.

I 32 km che concluderanno il Tour de Suisse, a Schaffhouse, rischiano addirittura di risultare pleonastici ai fini della classifica, viste le tante salite che la settimana elvetica avrà offerto al gruppo. La crono che si snoderà intorno alla cittadina al confine con la Germania (se vogliamo, possiamo anche chiamarla Schaffhausen), andrà a cercare, con un giro antiorario, la salita di Opfertshofner, che ai 22.9 km ospiterà anche il secondo rilevamento cronometrico (il primo dopo 8.3 km, a metà della prima parte - pianeggiante - della tappa). Dalla cima, 5 km di discesa che non mancheranno di qualche curva insidiosa, e infine 5 km pianeggianti che lanceranno i corridori verso la conclusione di un Giro di Svizzera tornato finalmente ad offrire un percorso molto vario e molto difficile, e non così sbilanciato verso il cronometro, come si poteva sospettare che accadesse per la corsa principale di un paese che ha come ciclista di riferimento un certo Fabian Cancellara...

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