Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tirreno-Adriatico 2011

La 46a edizione della Tirreno-Adriatico parte subito con una novità rispetto ai tracciati che eravamo abituati a conoscere, una cronosquadre di quasi 17 km. Un'altimetria completamente piatta farà pendere la bilancia dalla parte degli squadroni più organizzati e infarciti di passisti da lungo rapporto, mentre le squadre più "leggere" potranno lasciare sul campo un minuto o giù di lì. La quasi totale assenza di curve (4 in tutto, la prima dopo quasi 10 km) lascia immaginare una media oraria altissima. Curiosità insolita per una cronosquadre abbastanza breve: per qualche chilometro si toccherà un'altra regione, la Liguria. 

Con la classifica generale che avrà già una certa fisionomia, la prima tappa in linea, tutta toscana (si attraverseranno cinque province), sarà un'occasione ghiotta per i tanti sprinter che staranno affilando le unghie in vista della Milano-Sanremo. I due Gpm posti nella seconda metà del percorso verosimilmente serviranno solo ai probabili fuggitivi per stabilire chi di loro indosserà la maglia di miglior scalatore alla fine della frazione.

Dalla Toscana all'Umbria ma lo scenario non cambierà più di tanto. L'unica asperità di rilievo verrà percorsa quando si salirà verso la parte alta di Perugia, prima di compiere un breve giro e ritornare nel capoluogo, questa volta a valle. Dal termine della salita (comunque tutt'altro che irresistibile) all'arrivo mancheranno comunque 25 km e coloro che perderanno qualche decina di metri avranno comunque vita facile a rientrare in gruppo. Qualche problema in più invece potrebbe essere rappresentato dall'ultima curva (in realtà i corridori entreranno in una rotonda, infilandosi nella prima uscita a destra) posta ai 250 metri dall'arrivo.

Il punto cruciale della tappa delle tre regioni (si parte in Umbria e si approda in Abruzzo, passando dal Lazio) sarà sicuramente rappresentato dal penultimo dei 240 chilometri di corsa. Uno strappo secco di circa mille metri nel cuore di Chieti con pendenza media del 12% e massime che sfioreranno il 20% che terminerà proprio in vista del triangolo rosso non può che essere decisivo e sarà lì che i migliori si daranno battaglia. Di lì all'arrivo sarà tutto un falsopiano a salire e se per qualcuno le energie saranno al lumicino, i secondi persi potranno aumentare ancora.

Come nelle ultime due edizioni, sarà ancora il Sasso Tetto la vetta più alta della Corsa dei Due Mari. La cima del passo appenninico sarà posto a circa 85 km dall'arrivo ma di pianura per recuperare ce ne sarà ben poca. Un continuo susseguirsi di strappi porterà i ciclisti ad affrontare il circuito finale di Castelraimondo, anch'esso piuttosto nervoso. Se la corsa sarà dura (e due anni fa lo fu, un po' meno l'anno scorso) chi si ritroverà staccato e senza gregari dopo il Sasso Tetto rischierà di perdere diversi minuti, mentre uno strappo di 800 metri al 10-12%, che verrà affrontato a circa 7 km dalla conclusione, potrebbe essere il trampolino ideale per chi intenderà aggiudicarsi la frazione. Come la precedente, anche questa tappa sarà lunga circa 240 km.

Ancora una tappa non di per sé durissima, ma molto adatta ai colpi di mano. La salita verso Macerata, che verrà affrontata per tre volte, si può dividere in due tronconi ben distinti. Il primo, di un chilometro e mezzo, ha una pendenza media superiore al 9%, con punte oltre il 15%, culmina a 6.5 km dal traguardo e sarà seguito da una discesa dolce che porterà ai piedi del secondo settore, di tre chilometri, gli ultimi verso il traguardo. Il tratto più impegnativo sarà quello tra lo striscione dell'ultimo chilometro e il cartello dei meno 500 metri, che avrà rampe fino al 18%. L'ipotesi più probabile - se il gruppo non lascerà spazio a fughe - sarà quello di un arrivo a ranghi molto ristretti, con i migliori che dovranno essere attentissimi a non perdere secondi preziosi nel complicato finale.

Altra novità di quest'edizione è la cronometro individuale piazzata all'ultimo giorno, in genere riservato agli sprinter sulle strade di San Benedetto del Tronto. Il tracciato è disegnato prevalentemente su due lunghissimi viali paralleli uniti da una curva ad U e potrà permettere il recupero di qualche secondo anche se i distacchi, in fondo, non saranno troppo marcati. 

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano