GiroBio 2011
1a tappa: Civitella del Tronto - Martinsicuro
Tappa successiva →2a tappa: Pescara - Rodi Garganico
← Tappa precedenteTappa successiva →Nessun tipo di difficoltà nella frazione che vedrà il via ufficiale da Ortona, dopo circa 10 km di trasferimento. Quasi tutta la tappa si svolgerà sulla statale adriatica, sul lungomare, con la concreta possibilità di vento che potrebbe influenzare la corsa. Dopo aver costeggiato i laghi di Lesina (sponda sud) e Varano (sponda nord), la strada tenderà quasi impercettibilmente a salire per 2-3 chilometri ma con pendenze che non andranno mai oltre il 4%, per poi tornare pianeggiante (anzi, in leggera discesa) negli ultimi 3000 metri.
3a tappa: San Severo - Benevento
← Tappa precedenteTappa successiva →Dal Tavoliere delle Puglie, la corsa si dirigerà verso l'Irpinia. I primi chilometri saranno pianeggianti, poi si comincerà a salire verso Troia dove sarà posto il primo Gpm di giornata. Più impegnativa la successiva ascesa verso Montaguto, già in territorio campano e che, con i suoi 829 metri sarà il punto più alto dell'intera frazione. Da qui - siamo ancora nella prima metà della tappa - non ci sarà mai pianura fino al traguardo, con numerosi saliscendi fino al circuito finale di una decina di chilometri interamente nel territorio del capoluogo sannita
4a tappa: Benevento - Montecassino
← Tappa precedenteTappa successiva →Il via ufficiale della quarta frazione avrà luogo a Pietrelcina, piccola cittadina famosa per aver dato i natali a Padre Pio. La parte centrale sarà molto nervosa e si arriveranno a sfiorare i 1400 metri d'altitudine in prossimità di località Bocca di Selva, secondo Gpm di giornata, nel cuore del Parco Regionale del Matese. Questa sarà anche la salita più impegnativa dell'intera tappa, sarà divisa in due tronconi, ma le pendenze non supereranno mai il 9%. Da lì discesa, lungo falsopiano, ancora discesa e poi ancora strada sostanzialmente pianeggiante fino all'imbocco dell'ascesa verso l'Abbazia di Montecassino. La strada salirà per 8 km costantemente tra il 4 e il 6% e si potrebbe assistere all'arrivo di un gruppo ristretto così come a qualche colpo di mano solitario.
5a tappa: Sora - Campo Imperatore
← Tappa precedenteTappa successiva →Si ripartirà dalla Ciociaria per ritornare subito in territorio abruzzese, verso Avezzano e attraversare la Piana del Fucino, una volta ricoperta dalle acque di un vasto lago bonificato nella seconda metà del 19° secolo. Si comincerà poi a salire lentamente verso Ovindoli (Gpm) per poi ridiscendere verso L'Aquila da dove partirà la lunghissima salita verso Campo Imperatore. Dopo un breve tratto in contropendenza, i corridori affronteranno gli ultimi chilometri, i più impegnativi, teatro della vittoria di Marco Pantani al Giro del '99. È proprio qui che si potranno marcare le differenze più significative tra i favoriti e la classifica comincerà a delinearsi.
6a tappa: Giulianova - Alba Adriatica (Cronometro)
← Tappa precedenteTappa successiva →Una cronometro piuttosto breve e completamente pianeggiante si colloca nell'ultimo giorno prima del riposo e trasferimento al Nord. Una sola vera curva (ad U, ad un chilometro e mezzo dal traguardo) per una prova che si disputerà quasi interamente su una pista ciclabile e potrebbe consentire a chi ha perso qualcosa sull'arrivo in salita del giorno precedente di rosicchiare qualche decina di secondi agli scalatori più puri anche se distacchi superiori al minuto tra i favoriti sono difficilmente pronosticabili.
7a tappa: Lonato del Garda - Marostica
← Tappa precedenteTappa successiva →Dopo pochissimi chilometri in terra lombarda, la carovana approderà in Veneto, transitando a pochi chilometri a sud di Verona e poi a ovest di Vicenza, per poi puntare verso Marostica, senza alcun accenno di salite. Dopo essere passati sotto lo striscione del traguardo, si affronterà per due volte l'ascesa verso San Luca, un paio di chilometri molto impegnativi che potrebbero creare una notevole selezione. Dalla cima mancheranno tre chilometri tutti in discesa in cui difficilmente si potrà recuperare un attacco ben assestato in salita.
8a tappa: Bassano del Grappa - Gallio
← Tappa precedenteTappa successiva →Il tappone del GiroBio si svolgerà tra il Veneto e il Trentino. Dopo quasi 70 chilometri di fondovalle si comincerà a salire verso il Passo Brocon, tredici chilometri e mezzo con una pendenza media di poco superiore al 6%, abbastanza regolare, con una punta del 15% proprio in prossimità dello scollinamento. Dopo un falsopiano di qualche chilometro comincerà una discesa di oltre 20 km verso Grigno durante la quale sarà importante riprendere fiato ed energie perché sarà seguita - quasi senza soluzione di continuità - dall'altra salita, ancora più impegnativa, che porterà al Rifugio Barricata, circa 1000 metri di dislivello da percorrere in 12 chilometri. I primi due saranno quasi tutti con pendenze a due cifre che i corridori ritroveranno all'inizio della seconda metà dell'ascesa (max 13-14%). Si potrà riprendere fiato solo dopo il 10° chilometro quando la strada si farà un po' più agevole. Dopo lo scollinamento, la (breve) discesa sarà preceduta da un'altra decina di chilometri di falsopiano e si arriverà infine a Gallio dove comincerà un circuito nel quale gli organizzatori hanno inserito un'ultima salitella che sarà l'ultima fatica di una tappa dove potrà succedere veramente di tutto.
9a tappa: Asiago - Asiago
← Tappa precedenteIl circuito finale sull'Altopiano di Asiago aggiungerà verosimilmente poco alla classifica generale ma permetterà alle squadre ancora all'asciutto di successi di avere un'ultima chance su un percorso relativamente semplice. Saranno 12.3 i chilometri, da ripetere 10 volte, che metteranno la parola fine sulla corsa a tappe.
Si partirà dall'alto Abruzzo, ma dopo 10 chilometri la corsa sarà già in territorio marchigiano e attraverserà due volte l'abitato di Ascoli Piceno per poi puntare verso la costa abruzzese. Di pianura vera e propria non ce ne sarà e l'orografia del territorio potrebbe permettere la nascita di qualche fuga, anche numerosa. Lo strappo verso Tortoreto sarà il preludio ad un finale completamente pianeggiante che consentirebbe alle squadre degli sprinter di riportare sotto i propri uomini veloci a giocarsi la vittoria.