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Giro Donne 2012

Sarà la spettacolare cornice di Piazza del Plebiscito di Napoli ad ospitare la partenza della prima tappa della 23a edizione del Giro Donne. Con i 139.1 km questa sarà anche la frazione più lunga della corsa ma, con le ragazze fresche e senza grosse asperità, la lunghezza non rappresenterà un grande ostacolo. Dopo appena 5.9 km di gara di passerà per il comune di Grumo Nevano, che ha ospitato la partenza del 2003 ed il finale del 2009, dove sarà posto il traguardo volante. L'unica difficoltà altimetrica del giorno sarà il passaggio da Sperlonga dove è posto un gpm di terza categoria: nei 22 km restanti saranno soprattutto le squadre delle velociste a prendere in mano le operazioni per preparare lo sprint sul lungomare di Terracina.

A differenza della passata edizione, l'unica prova contro il tempo del Giro Donne sarà già al secondo giorno. Quella di Roma sarà una cronometro mozzafiato perché nessuna corsa femminile al mondo potrà mai pareggiare questo percorso: la partenza sarà davanti alle Terme di Caracalla, poi si attraverseranno le Mura Aureliane ricalcando buona parte del circuito del Trofeo Liberazione degli Under 23 fino alla Piramide Cestia; da qui si risalirà andando a toccare il Circo Massimo per poi affrontare una curva a 180° proprio sotto al Colosseo prima di ritornare alle Terme di Caracalla dove sarà posto anche il traguardo. Il percorso misura solo 7200 metri ma non sarà facile da interpretare vista la presenza di alcuni piccoli dislivelli che comunque si faranno sentire e di molte curve dove andrà rilanciata l'andatura: i distacchi tra le favorire saranno abbastanza limitati ma in un Giro senza salite durissime la differenza tra un terzo e un quarto posto finale potrebbe passare proprio da qui.

Dal Lazio il Giro Donne si sposta in Toscana per una due giorni ricca di salite e che farà capire chi è la grande favorita per la vittoria finale. La partenza di questa terza tappa (che in origine doveva essere la quarta ma è stata poi scambiata con quella di Montecatini) sarà da Vernio, in provincia di Prato: nei primi chilometri si passerà da Vaiano, sede dell'omonima squadra, per poi ritornare verso Vernio ed affrontare la salita di Montepiano, 10 km con una pendenza media del 4.5%. Il tratto più impegnativo di questa ascesa di seconda categoria sarà quello centrale con un chilometri dalle pendenze molto arcigne, sempre attorno all'8%. La successiva discesa porterà il gruppo nel Mugello si farà una sorta di circuito che da Barberino costeggerà il Lago del Bilancino per poi passare da Scarperia e di nuovo indietro verso il lago e Barberino del Mugello: qui la strada inizierà già a salire verso il secondo gpm di giornata, il Passo della Futa. Questa salita, di prima categoria, è caratterizzata da alcune contropendenze nella prima parte ma poi ci saranno almeno quattro chilometri duri, con pendente tra il 7% e l'8%: dalla vetta all'arrivo ci saranno solo 14 km, 6 di discesa e quindi ancora gli strappi di Baragazza prima e quello finale verso Castiglione dei Pepoli poi. Le scalatrici non potranno fallire questa tappa anche perché di pianura ce n'è poca e negli ultimi 25 km sarà soprattutto una gara di gambe senza molta tattica.

Frazione interamente toscana che si snoderà tutta attorno a Montecatini Terme attraverso le province di Pistoia e Firenze. La tappa è non è particolarmente lunga (98 km) ed i primi 65 km saranno soprattutto una sorta di riscaldamento prima del gran finale. Dopo tanta pianura e alcuni brevi strappetti, inizierà infatti la salita di Goraiolo che andrà a coprire un dislivello di 678 metri in 10.7 km: la pendenza media è vicina al 6.5%, la massima è molto più alta e dalla cima mancheranno 21 chilometri all'arrivo. Tra selezione naturale e attacchi ci saranno già dei bei distacchi anche perché tra la fine della discesa e l'inizio della salita finale verso Montecatini Alto il tratto favorevole alle inseguitrici è molto breve. Se davanti ci sarà, come probabile, un gruppetto ristretto, tutto si giocherà sul duro strappo verso Montecatini Alto, un'ascesa di 3 km dove in alcuni tratti le pendenze vanno anche in doppia cifra.

Dopo un inizio di Giro molto intenso con una cronometro e due tappe di montagna ecco arrivare nuovamente un'occasione per le velociste pure: la partenza è da Polesella (Rovigo) e l'arrivo è a Molinella (Bologna) dopo 118.7 km ed un percorso che sulla cartina assomiglia ad una S. Interamente in Pianura Padana, la tappa è completamente piatta tanto che l'altitudine massima non arriverà a 10 metri slm: impossibile sfuggire alla squadre delle velociste. Da segnalare il passaggio attraverso il centro di Ferrara.

La sesta tappa si correrà interamente in Emilia e, oltre ad essere molto sentita dalla Campionessa del mondo in carica Giorgia Bronzini, sarà anche un'occasione per ricordare le vittime dei violenti terremoti che hanno colpito la regione pur non attraversando direttamente i comuni più colpiti dalle scosse. Dopo la partenza da Modena si passerà per Formigine, Sassuolo, Felino, Collecchio e Noceto, un centinaio di chilometri senza asperità ma con brevi sali-scendi che potrebbero invogliare qualche atleta a mettersi in mostra con una fuga da lontano. In ogni caso la tappa si animerà assai negli ultimi 20 chilometri perché poco prima di Salsomaggiore Terme andrà affrontata la salite di Tabiano Terme che potrebbe scombinare un po' il lavoro delle squadre per le loro velociste. Chi avrà lavorato tanto in precedenza si staccherà e sarà più difficile tenere il gruppo compatto. La volata resta l'esito più probabile ma un'azione da finisseur non è da scartare a priori.

Dopo un centinaio di chilometri di trasferimento la carovana rosa si sposterà da Salsomaggiore a Voghera per una tappa che si annuncia altamente spettacolare nel finale e se la classifica sarà ancora piuttosto corta potremmo assistere anche a qualche sorpresa. Dopo la partenza da Voghera il gruppo troverà tanta pianura nell'attraversare Tortona e Alessandria, ma da Nizza Monferrato il profilo cambierà abbastanza radicalmente con strappi e collinette che appesantiranno le gambe delle ragazze. Dopo il traguardo volante di Santo Stefano Belbo, posto al km 111.6, inizierà la salita più dura di giornata, quella di Camo: saranno circa 4 km con molti tornanti in sequenza ed una pendenza che oscillerà dal 7% al 10% (media intorno all'8%). Nei dieci chilometri finali non ci sarà molto margine per recuperare e quindi scollinare con una decina di secondi di vantaggio potrebbe essere decisivo: non ci saranno distacchi da tappone alpino ma spazio per inventare qualcosa di bello c'è. Non va sottovalutato inoltre il chilometraggio che alla settima tappa avrà il suo peso.

Tappa da fuga o tappa da volata? L'ottava frazione del 23° Giro Donne si può dividere sostanzialmente in due parti: la prima, interamente nella provincia di Varese, è caratterizzata da un circuito di 17.5 km con la salita di Casale Litta da ripetere 3 volte; per i primi 60 km non ci sarà un metro di pianura ed in testa alla corsa potrebbe anche formarsi un bel drappello di gente fuori classifica. Se le attaccanti riusciranno a guadagnare un buon margine sarà difficile poi andarle a riprendere anche se la seconda parte (tra le province di Varese e Milano) sarà tutta in pianura. Nella seconda metà di tappa ci saranno anche due traguardi volanti, uno a Busto Arsizio davanti alla sede TMC, l'altro a Castano Primo dove c'è il Maglificio MB che realizza la maglia rosa.

L'ultima tappa del Giro Donne si correrà tutta nei dintorni di Bergamo per concludersi proprio nella città lombarda. Non si può definire certo un'impegnativa tappa di montagna, tuttavia potrebbe offrire a chi sta indietro in classifica un'ultima opportunità per rimontare. Per riuscirci però servirebbe un'azione di squadra da lontano ed una giornata nera della leader e delle sue compagne: dopo 40 km in pianura, infatti, inizierà la salita di Bianzano (circa 5 km al 5.5%) catalogata come Gpm di seconda categoria. Nei 60 chilometri conclusivi ci saranno poi tanti altri brevi tratti all'insù, i più impegnativi saranno quelli di San Rocco e soprattutto il Colle dei Pasta, salita di 4 km che finirà a 12 km dal traguardo. Sull'andamento di questa tappa influirà molto la classifica del mattino: se i distacchi non saranno nell'ordine dei minuti la maglia rosa non potrà certo sentirsi tranquilla.

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