Seconda vittoria stagionale per il murciano Luis León Sánchez che oggi ha conquistato la terza ed ultima tappa della Vuelta a Castilla y León. La frazione, con traguardo finale a Bembibre, è stata caratterizzata da innumerevoli tentativi di fuga e capovolgimenti di fronte: fin dai primi chilometri si sono trovati in avanscoperta ben 31 uomini tra cui gli italiani Ciavatta, Chinello, Leonardi, Mengardo, Petilli, Chirico e Lasca; nella fase centrare s'è visto molto Paolo Ciavatta (Area Zero) che s'è portato in testa alla corsa assieme al basco Carlos Barbero.
Nella tappa regina della Vuelta a Castilla y León successo per David Belda, appartenente alla continental spagnola Burgos BH: lo spagnolo scatta negli ultimi 5 km dell'arrivo in salita sull'Alto de Lubián ed impone pesanti distacchi al resto degli avversari. Secondo giunge Marcos García (Caja Rural) a 53", di poco seguito di Sylwester Szmyd (Movistar) a 55". Lontani gli italiani in gara, il migliore Busato 16° a 2'27". La classifica generale ricalca quella di tappa, con García a 57" e Szymd a 1'01" dal leader.
Ritorno alla vittoria dopo di 774 giorni di digiuno per José Joaquín Rojas. Il velocista della Movistar supera tutti nella prima tappa della Vuelta a Castilla y León, partita da Ciudad Rodrigo e conclusa a Zamora dopo 161 km. Il ventottenne murciano, al quinto successo in carriera, ha preceduto il russo Sergey Shilov (Lokosphinx) e lo spagnolo Carlos Barbero (Euskadi). In casa Italia buone prestazioni di Francesco Lasca (Caja Rural), Filippo Baggio (Nankang) e Luca Chirico (Mg.Kvis), rispettivamente quarto, nono e decimo.
Al via domani l'edizione numero 29 della Vuelta a Castilla y León, corsa di tre tappe di categoria 2.1. Alla partenza una sola squadra World Tour, la Movistar, e una Professional, la Caja Rural, le altre 14 squadre sono tutte Continental. Tra queste sono ben tre le formazioni italiane: Area Zero Pro Team, Nankang-Fondriest e Mg.Kvis-Trevigiani. L'anno scorso vinse Rubén Plaza davanti a Francisco Mancebo (entrambi assenti in quest'edizione) e Francesco Lasca.