Poco dopo l'arrivo del 51° Trofeo Laigueglia Gianni Savio, team manager dell'Androni Giocattoli-Venezuela, se la ride sotto quei baffi che la san lunga. Eppure non hanno vinto i suoi, ma José Serpa, colombiano in forza alla Lampre-Merida. Dettaglio non da poco: Serpa è uno dei pupilli di Savio. «L'abbiamo scoperto noi, el León de Bucaramanga, come l'ho soprannominato. Oggi ha fatto una bella azione. L'abbiamo lanciato noi tra i professionisti, poi ha spiccato il volo in una grande squadra come la Lampre.
Terzo al GP Costa degli Etruschi, terzo oggi al Trofeo Laigueglia, Andrea Pasqualon può ritenersi soddisfatto di questo avvio di stagione: «Un po' deluso, ma soddisfatto: due podi in due gare per noi sono un risultato molto buono». In merito alla gara ligure, Pasqualon temeva la condizione di Ulissi e di «gente che ha corso più di me», ma alla fine per la sua AreaZero è stata una bella giornata: «Siamo una squadra Continental, giovane, italiana, e vogliamo dimostrare che anche noi siamo qui, in questo ciclismo che cambia».
Non è andata giù la sconfitta di Laigueglia, oggi, a Patrick Sinkewitz: il tedesco della Meridiana, sconfitto in uno sprint a due da José Serpa, ha espresso il suo disappunto sul podio, con un gesto plateale mentre il colombiano della Lampre andava a raccogliere l'applauso del pubblico. Il motivo del risentimento di Sinkewitz è nella scarsa - a suo dire - collaborazione ricevuta da parte di Serpa. Sì, insomma, il pollice verso è un emblematico "dagli al succhiaruote!".
José Serpa Pérez ha vinto oggi il Trofeo Laigueglia. Il colombiano della Lampre è stato bravo a battere in volata il tedesco Patrick Sinkewitz, col quale si era avvantaggiato sull'ultima asperità di giornata, il Colle Paravenna (Gpm a 32 km dalla fine): i due, scattati con Matteo Rabottini che però ha poi perso le loro ruote, hanno guadagnato oltre mezzo minuto in salita, e un altro mezzo in discesa, per poi difendersi in maniera eccellente dal tentativo di recupero di un gruppo abbastanza disorganizzato e a corto di uomini.
Sull'ultima salita verso Cima Paravenna il gruppo s'è ormai ricompattato. È allora che escono José Rodolfo Serpa Pérez, Matteo Rabottini e Patrick Sinkewitz. Guadagnano 30" sul gruppo, ma mentre Sinkewitz e Serpa continuano nell'azione, Rabottini fatica a mantenere il ritmo. Il plotone però controlla bene. Al passaggio su Cima Paravenna Sinkewitz precede Serpa, quindi Rabottini (a 34", primo del gruppo) e Damiano Cunego. Il gruppo principale è ora frammentato, ma la discesa potrebbe riunire i diversi tronconi. Sinkewitze Serpa intanto portano il loro vantaggio ad un minuto.
Penultimo passaggio al Gpm al 51° Trofeo Laigueglia. Allo scollinamento del Testico la situazione è cambiata, con Songezo Jim (MTN Qhubeka) che ha perduto terreno nei confronti degli ex compagni di fuga ed è stato riassorbito dal gruppo. Sul Testico transita per primo Christophe Laborie (Bretagne-Séché Environnement), seguito da Simone Petilli (Area Zero), quindi Robinson Eduardo Chalapud (Colombia). Gruppo che è tirato dalla Neri Sottoli-Yellow Fluo e, in fortissima ripresa nei confronti dei fuggitivi, transita a 1'12".
Entra nel vivo il 51° Trofeo Laigueglia, che dopo 103 km vede al comando sempre il quartetto formato da Simone Petilli (Area Zero), Songezo Jim (MTN Qhubeka) e Robinson Eduardo Chalapud (Colombia). Il gruppo ha imboccato Colla Micheri, il breve ma impegnativo strappo che collega Laigueglia ad Andora, tirato dalla Lampre-Merida di Diego Ulissi e dalla Neri Sottoli-Yellow Fluo, che punta molto su mauro Finetto. Superata Colla Micheri si risale verso Testico ed il vantaggio dei fuggitivi nei confronti del plotone è di 2'48" con meno di 80 km al termine.
La Cannondale che punta su Daniele Ratto (supportato oggi dalla madre, Monica Lo Verso, e dalla sorella, Rossella Ratto) schiera al via del 51° Trofeo Laigueglia un sacco di giovani. Non solo quantità, ma soprattutto qualità, con Matej Mohoric (iridato tra gli Juniores nel 2012 e tra gli U23 nel 2013), Davide Formolo e Davide Villella. Formolo, scalatore già in bella vista al GP Costa degli Etruschi, si nasconde («Non so come sto, dirlo prima di una gara è difficile. Vedremo all'arrivo»), mentre Villella e Mohoric chiariscono subito che il capitano di oggi sarà Ratto.
Diego Ulissi è l'atleta di riferimento, nella squadra di riferimento, per un Laigueglia che il ragazzo di Cecina non ha mai vinto. Ulissi è comunque fiducioso: «Sto bene, sto normale. Oggi vedremo un po' come si metterà la gara. Essendo la squadra di riferimento ci toccherà svolgere gran parte del lavoro. L'arrivo non so se è adatto a me, anzi, non credo, perché negli ultimi chilometri ho visto che si può recuperare. Spero di fare una buona prova e proseguire in crescendo verso la Sanremo e soprattutto la Tirreno-Adriatico».