«Ciao, sono Alan Marangoni e come saprete corro nel team Cannondale. Domenica al Giro delle Fiandre ho tagliato il traguardo ma non avevo trasponder e numero sul telaio perché avevo cambiato bici e ho fatto l'errore di non scoprire il numero sulla maglia. Al mio posto (65°) è stato così classificato il mio compagno Bodnar che si era ritirato».
Quando ieri, sul podio del Giro delle Fiandre, Peter Sagan ha toccato il sedere di una miss che stava premiando Cancellara, non immaginava che quel gesto avrebbe scatenato un piccolo putiferio. Sessista, maschilista, maleducato, lo slovacco se ne è sentite dire di tutti i colori sui vari social network e su diversi organi di informazione. Ma anche all'interno della Cannondale ci si è resi conto che Peto stavolta l'aveva fatta un po' grossa.
È Fabian Cancellara il vincitore del 97° Giro delle Fiandre, quello del centenario. L'elvetico ha accelerato sull'ultimo Oude Kwaremont, portandosi dietro Sagan che nell'ultima parte del penultimo muro spende troppo. Succede così che Cancellara piazza l'affondo sul Paterberg. Sagan tiene ma negli ultimi trenta metri si deve arrendere alla superiorità dell'elvetico. Sagan e Roelandts inseguono ma la Locomotiva di Berna è ormai lanciata verso la vittoria (curiosamente anche nel 2010, quando Cancellara s'impose nel suo primo Fiandre, era Pasqua). A podio Sagan che batte Roelandts.
Mentre sull'ultimo Oude Kwaremont resta in testa Jürgen Roelandts da solo, da dietro scatta finalmente Fabian Cancellara. Sagan non molla la ruota dell'elvetico ed i due fanno la differenza. Kwiatkowski si aggrega ai due ma alla fine dell'Oude Kwaremont Cancellara dà un'altra sgasata. Sagan fa un fuorigiri per rientrare sulla Locomotiva di Berna ma si riporta alla sua ruota. Mancano 14 km all'arrivo ed il solo Paterberg, in testa Roelandts, Sagan e Cancellara hanno 18" sugli immediati inseguitori, ormai tagliati fuori.
Dopo il secondo passaggio nel circuito formato da Oude Kwaremont e Paterberg, con il 15° muro di Hoogberg/Hotond a chiudere la tornata, troviamo in testa al Giro delle Fiandre Kwiatkowski e Selvaggi. Dietro s'è formato un gruppo inseguitore con Offredo, Roelandts, Turgot, Hinault e Tjallingii, che ai -28 km si porta su Selvaggi e Kwiatkowski, andando a formare un gruppo di 7. Dietro il plotone con tutti i più forti sulla carta hanno 18". Selvaggi si rialza e quando mancano 8 km all'ultimo Oude Kwaremont restano in testa Kwiatkowski, Offredo, Roelandts, Turgot, Hinault e Tjallingii.
Entra nel vivo il Giro delle Fiandre del centenario, con i primi passaggi su Oude Kwaremont e Paterberg. Il primo viene preso in testa da Maarten Tjallingii, Michal Kwiatkowski, Laurens De Vreese, Jetse Bol, Marcel Sieberg ed André Greipel. Bol si stacca e così restano in sei davanti. Sul Paterberg non accade nulla di che ma va segnalata la posizione arretrata di Filippo Pozzato, l'ultimo dei big (transita attorno alla 60a posizione). Sul Koppenberg i sei battistrada filano via mentre dietro una caduta spezza il gruppo.