È un ceco di 25 (quasi 26) anni l'ultimo acquisto del team NetApp in vista del 2014: si tratta di Frantisek Padour, proveniente dalla Continental tedesca Bauknecht-Author, il quale andrà a raggiungere i connazionali Jan Barta e Leopold Konig. Ralph Denk, team manager della squadra, si dice fiducioso che Padour, come i due atleti della Repubblica Ceca già in organico, «sappia migliorarsi fino a diventare protagonista nelle corse che contano».
Un altro dei corridori dell'ormai ex Euskaltel è riuscito a trovare un ingaggio in una squadra per il 2014 anche se non come ciclista in questo caso: il tedesco André Schulze ha deciso infatti di ritirarsi per andare a ricoprire il ruolo di direttore sportivo al Team NetApp-Endura. Schulze, 39 anni il prossimo 21 novembre, era reduce da un'annata estremamente negativa con la squadra basca e per lui si tratta di un ritorno alla NetApp visto che vi aveva militato come corridore nel 2012 ottenendo anche tre vittorie.
Il Team NetApp-Endura ha annunciato oggi i primi due ingaggi per la prossima stagione: la formazione anglo-tedesca diretta da Ralph Denk ha messo sotto contratto il portoghese Tiago Machado e l'irlandese Sam Bennett. Machado (28 anni tra pochi giorni) arriva da quattro anni alla RadioShack e troverà in squadra il connazionale Mendes: nel 2013 Machado è arrivato 2° al Campionato Nazionale su strada e ad inizio stagione ha fatto 4° alla Tre Giorni delle Fiandre Occidentali, 6° in Algarve e 9° al Down Under.
Passaggio sul Ghisallo per il 107° Giro di Lombardia ed è Thomas Voeckler a transitare in testa con 2'49" di vantaggio sul gruppo tirato dalla Katusha di Joaquim Rodríguez (ma c'è pure Valverde pronto). Voeckler ha attaccato prima dell'inizio del Ghisallo, quando il plotone s'è fermato, permettendo al corridore dell'Europcar di guadagnare terreno senza problemi. Sulla salita del Ghisallo in difficoltà Philippe Gilbert, Damiano Cunego, Miguel Ángel Rubiano Chávez ed Albert Contador, alle prese con i crampi. Mancano 45.9 km al traguardo, ora la discesa e dopo molta, forse troppa pianura.
Il 107° Giro di Lombardia, dopo i ritiri (tra gli altri) di Sagan, Nibali, Andy Schleck e Scarponi, vede il gruppo, tornato compatto, affrontare la Colma di Sormano. Attardati Contador, Urán ed Henao tra i favoriti. Sul Muro di Sormano, che è sì a 82 km dal traguardo ma presenta punte del 25% e del 30%, il fresco iridato Rui Costa, fino a quel punto gregario di Quintana e Valverde, si defila. Plotoncino di 40 unità tirato dal colombiano della Movistar Nairo Quintana, che transita per primo allo scollinamento.
Dopo il Valico di Valcava e Colle Brianza il 107° Giro di Lombardia riserva altre sorprese. Dopo che Peter Sagan si era staccato e ritirato nelle prime battute di gara, su Colle Brianza mette il piede a terra anche Michele Scarponi, altro possibile favorito di giornata. Ma è Vincenzo Nibali a cadere insieme ad altri quando al traguardo mancano 93 km al traguardo. Brutta botta al ginocchio sinistro e ritiro del siciliano dell'Astana. In testa 21 uomini, tra cui Damiano Cunego, che stanno per essere ripresi quando inizia la salita verso la Colma di Sormano (con relativo passaggio sul Muro).
Il 107° Giro di Lombardia parte da Bergamo con il sole e vede subito all'attacco sei corridori: Fabio Felline, Alessandro De Marchi, Reto Hollenstein, Michael Albasini, Cesare Benedetti e Maurits Lammertink. Sulla prima ascesa di giornata, il Valico di Valcava, Felline ed Albasini si staccano. I quattro rimasti in testa, dal vantaggio pur minimo di poco più di 3', passano rapidamente ad avere 1'15" sul plotone. Il primo colpo di scena si vede però in coda: Peter Sagan, al primo Lombardia e dato da molti come potenziale favorito, prima si stacca, quindi si ritira.
L'arrivo in salita di Alto de Peñas Blancas, coronamento dell'ottava tappa della Vuelta a España, ha segnato oggi il primo vero faccia a faccia tra gli uomini di classifica, con tanto di ribaltone in cima alla salita andalusa, laddove la maglia rossa Vincenzo Nibali ha perso terreno nell'ultimo chilometro (patendo l'improvviso cambio di ritmo del finale, ma - pare - anche un problema meccanico), e ha ceduto secondi preziosi, e con essi il simbolo del primato, passato ora a Nicolas Roche.