A 41 anni compiuti, il prossimo agosto saranno 42, Davide Rebellin va a caccia di una nuova sfida nel ciclismo professionistico: dopo due stagioni in cui ha difeso i colori prima della Miche e poi della Meridiana (due vittorie nel 2011, tre nel 2012) il corridore veneto ha deciso di tentare la fortunia in Polonia firmando un contratto con la CCC Polsat.
Seconda ed ultima tappa del Tour du Gévaudan in Francia e straordinaria vittoria di Davide Rebellin che in un colpo solo s'è preso sia la tappa che la classifica finale. La frazione di oggi, con partenza e arrivo a Mende, prevedeva un tracciato impegnativo dal punto di vista altimetrico e la corsa s'è decisa a circa 20 chilometri dall'arrivo sulla celebre Montée Laurent Jalabert o Côte de la Croix Neuve: qui Rebellin ha attaccato, ha ripreso uno ad uno tutti i fuggitivi della prima ora, e poi è rimasto da solo in testa alla corsa.
Sulle strade francesi del Tour du Gévaudan Languedoc-Roussillon s'è messo in grande evidenza Davide Rebellin che ha conquistato un secondo posto nella prima tappa di questa mini corsa che terminerà domani: il corridore della Meridiana Kamen è stato tra i corridori più attivi in gara inserendosi prima in un tentativo di 11 corridori e poi in uno di 7 fin dalla prima metà della corsa (anche Sinkewitz, al rientro alle corse, s'è messo in evidenza in uno di questi tentativi).
Patrick Sinkewitz può tornare in gruppo e sin da subito. Assolto in giugno per la sua presunta positività al GH (anche se l'agenzia antidoping tedesca aveva annunciato un ricorso al TAS di Losanna), Sinkewitz è stato messo sotto contratto dalla Meridiana Kamen. Il tedesco di Fulda, la cui ultima formazione è stata al Farnese Vini-Neri Sottoli nel 2011, può dunque tornare alle competizioni con la sua nuova squadra visto che è già stato registrato all'UCI.
Vittoria di Vincenzo Nibali sul Passo della Bocchetta, con il messinese che, già leader, consolida il primato. La tappa, partita da Lazzate, prevedeva 186 km con Passo della Castagnola, Passo dei Giovi e Passo della Bocchetta da scalare. La fuga giusta ha visto andar via Sergio Laganà, Matteo Busato, Bartlomiej Matysiak, Fabian Schnaidt, Tim Mertens, Maurizio Francesco Biondo e Julian Kern. Proprio il tedesco classe '89 della Leopard Trek è stato l'ultimo a cedere alritorno del gruppo sulle prime rampe della Bocchetta.
Il Giro di Padania s'è aperto questa mattina con una semitappa di 83.2 chilometri da Sant'Agostino a Bondeno: la vittoria è andata al romagnolo Enrico Rossi al settimo centro in stagione. Il corridore della Meridiana ha preceduto Massimo Graziato della Lampre ed il velocista della Utensilnord Filippo Baggio. La tappa è stata caratterizzata da diverse cadute causate dalla pioggia e da un finale abbastanza impegnativo e pericoloso. Oggi pomeriggio è in programma una cronometro a squadre di 18.8 chilometri.
Prenderà il via domani con due semitappe (la Sant'Agostino-Bondeno e la cronosquadre San Giovanni Persiceto-Crevalcore) il Giro di Padania. Cinque giornate di gara, sei frazioni ed il finale con gli arrivi sul Passo della Bocchetta ed a Frabosa Soprana decideranno chi sarà l'erede di Ivan Basso, vincitore della corsa nel 2011. Dorsale numero 1 al tricolore Franco Pellizotti, uno dei possibili vincitori finali.
Il Giro del Veneto - Coppa Placci vedrà al via tanti ottimi corridori, italiani (la maggior parte) e non. Il percorso prevede 233 km con partenza da Abano Terme, subito il Valico del Roccolo ed arrivo ad Imola dopo la duplice scalata del Colle dell'Osservatorio. Con il numero 1 Vitaliy Buts in una Lampre che vedrà al via anche gli stagisti Michele Viola e Luca Wackermann, quest'ultimo in grande spolvero alla Tre Valli Varesine. Sella, Felline, Ferrari ed il Campione italiano Pellizotti per l'Androni-Venezuela, mentre Betancur, Reda e Napolitano saranno i fari dell'Acqua e Sapone.
È il toscano della Lampre-ISD Diego Ulissi il vincitore del GP Industria Commercio Artigianato Carnaghese. Il ragazzo di Cecina ha vinto in volata precedendo un gruppo forte di una trentina di corridori. Dopo una fuga iniziale in cui si trovavano Favilli, Berdos, Lang, Shushemoin e Richeze, nel finale sono rimasti in avanscoperta il kazako Alexandre Shushemoin ed Elia Favilli. Quest'ultimo attaccava poco prima della flamme rouge ma il gruppo sopraggiungeva.