Parole pesanti, quelle spese in un'intervista a La Tribuna di Treviso da Maurizio Fabretto, patron della Pasta Zara-Cogeas-Manhattan, una delle squadre italiane del ciclismo femminile; il tema della discussione è lo stato del nostro movimento "rosa", col GiroDonne che rischia la chiusura se qualcuno non lo terrà in vita dopo la gestione triennale della Epinike di Sara Brambilla: «Siamo stati noi, grazie a Diadora e Pasta Zara, a salvare il Giro negli ultimi 5 anni, organizzando peraltro 5 tappe. Ed è arrivato il momento di dire: basta.
Al termine del 23° Giro Donne, il secondo consecutivo che finisce a Marianne Vos, così parla la maglia rosa: «Sono felicissima. Ho vinto 5 tappe ma la concentrazione era tutta rivolta a tenere la maglia rosa. Sono contenta inoltre di aver avuto una condizione in crescendo durante il Giro, che appunto mi ha permesso di portare a casa la maglia rosa. Ho rotto una clavicola 50 giorni fa e quando ho visto le lastre ho pensato che per le Olimpiadi di Londra avrei avuto difficoltà a ritrovare la forma. Il Dottore mi ha detto che potevo farcela e che forse avrei anche potuto correre il Giro.
Marianne Vos ha vinto il suo secondo Giro d'Italia e, proprio come l'anno scorso, la fuoriclasse olandese ha chiuso la corsa rosa con cinque vittorie di tappa più quella della classifica generale. Nell'ultima tappa c'è stata grande battaglia fin dall'inizio ma sul primo gran premio della montagna, quello di Bianzano, sono scattate Marianne Vos, Emma Johansson ed Emma Pooley che hanno fatto il vuoto alle loro spalle arrivando a guadagnare quasi tre minuti su un primo gruppetto di inseguitrici.
«Una grande emozione che non dimenticherò mai», così Rossella Ratto, giovane promessa del ciclismo italiano, sintetizza il suo approccio col Giro d'Italia, per la prima volta disputato dalla 18enne della Vierinlegno-Fabiani: «Non immaginavo, sin da Napoli, tanta attenzione anche per le donne». La piemontese, che auspica ulteriori miglioramenti futuri sia per quanto la riguarda (è comunque 15esima in classifica) sia per organizzazione e pubblico della corsa, si scioglie poi quando si parla di... gelati: «Con le focacce, sono la mia passione...
L'ottava tappa del Giro Donne, 116 km tutti varesini tra Crugnola di Mornago e Lonate Pozzolo, va alla solita Marianne Vos. Dopo una partenza movimentata va all'attacco Linda Villumsen, che guadagna 30" sul gruppo. Arriva a 1'20" ma viene presto ripresa dal gruppo. La caravatese Valentina Carretta (MCipollini-Giambenini-Gauss) vince il traguardo volante davanti a Linda Villumsen (Orica-GreenEDGE) e Charlotte Becker (Specialized-Lululemon). Ai -20 km allungano Vos, Arndt e Stevens. Prova ad inseguire Emma Pooley, subito riassorbita dal plotone.