Ha centrato il terzo gradino del podio Alejandro Valverde nella prova in linea ai mondiali di Ponferrada. È la quarta medaglia di bronzo, dopo quelle di Salisburgo 2006, Valkenburg 2012 e Firenze 2013, la sesta medaglia mondiale della sua carriera (2 argenti li aveva vinti a Hamilton 2003 e Madrid 2005). «Avevo una missione e l'ho conquistata» ha dichiarato a Biciciclismo, poco prima di salire sul podio, il corridore della Movistar: «Mi sentivo bene, avevo buone sensazioni ma era molto complicato. Mi sarebbe piaciuto vincere la medaglia d'oro, però ho conquistato sei medaglie mondiali.
Raggiunto dai microfoni di RaiSport, il ct Davide Cassani è dispiaciuto, per non essere riuscito a centrare un obiettivo importante, ma non deluso dai suoi azzurri che ci hanno messo tanto impegno e non si sono risparmiati durante la corsa di oggi. «Lo avevamo detto che non avevamo un finalizzatore e che avremmo dovuto tentare qualcosa prima del finale. I ragazzi comunque sono stati bravissimi. Hanno corso da squadra. Hanno onorato la maglia e hanno onorato Alfredo (Martini, storico ct della nazionale di ciclismo, scomparso lo scorso 26 agosto). Hanno attaccato e non si sono risparmiati.
Subito dopo il titolo mondiale conquistato, Michal Kwiatkowski: «Ringrazio la squadra, tutti i miei compagni che hanno lavorato tanto all'inizio. Sapevo in partenza che avrei dovuto rischiare, per forza. Così ho fatto, ho vinto. Avevo visto cos'era successo nella gara degli Under 23, sapevo che transitando da solo sul Mirador si poteva evitare di arrivare con un piccolo gruppo. All'ultima salita, perciò, avevo già un piccolo vantaggio, tutto ciò è incredibile! Avevo detto ai miei compagni di sentirmi bene, gliel'ho confermato a metà corsa, così la squadra è stata davanti.
È il polacco Michal Kwiatkowski il nuovo Campione del Mondo, che con uno spunto nel finale ha anticipato lo sprint, tagliando il traguardo da solo, con appena un secondo sul primo gruppo inseguitore. Nel penultimo giro sono andati via sulla salita di Confederación Alessandro De Marchi (Italia), Cyril Gautier (Francia) e Michael Valgren Andersen (Danimarca) poi raggiunti sul traguardo dal bielorusso Vasili Kiryienka.
Partito all'inizio del dodicesimo giro, Tony Martin ha disputato una cronometro individuale fino allo scollinamento del Mirador, quando è stato Sep Vanmarcke a riportare il gruppo di testa sul Panzerwagen. A due giri dal termine troviamo in testa Giampaolo Caruso e Giovanni Visconti (Italia), Christopher Juul Jensen (Danimarca), Simon Geschke e Tony Martin (Germania), Edvald Boasson Hagen (Norvegia), Sep Vanmarcke (Belgio), Yury Trofimov (Russia), Peter Kennaugh (Gran Bretagna), Michael Albasini (Svizzera), Rein Taaramäe (Estonia) e Daniel Navarro (Spagna).
Nell'undicesimo giro l'Italia anima ancor più della tornata precedente la corsa, mandando in fuga Giovanni Visconti e Giampaolo Caruso. Con lui Christopher Juul Jensen (Danimarca), Simon Geschke e Tony Martin (Germania), Edvald Boasson Hagen (Norvegia), Sep Vanmarcke e Tim Wellens (Belgio), Yury Trofimov (Russia), Peter Kennaugh (Gran Bretagna), Michael Albasini (Svizzera) e Daniel Navarro (Spagna). A fine tornata allunga Tony Martin e guadagna subito 8": gruppo a 30". Mancano tre giri al termine.