Tre movimenti di mercato "minore" riguardano un canadese, un olandese e un francese: il nordamericano è il campione canadese in carica Routley che lascia la Jelly Belly per accasarsi nella SpiderTech di Steve Bauer, ds che ha guidato Routley nelle corse Pro Tour disputatesi a Québec e Montréal con la Selezione canadese; la SpiderTech nel 2011 dovrebbe diventare Professional e l'ambizione è di approdare nel Pro Tour in tempi stretti. L'olandese è il 20enne Asselman, che passa dalla Van Vliet alla "corazzata" Rabobank Continental per le prossime due stagioni.
5° nell'ultimo Europeo Under 23 a cronometro, il francese classe '88 Nicolas Bonnet passerà professionista nel 2011 con il team Continental francese Roubaix Lille Metropole. A favorire la trattativa ci sarà stato sicuramente lo zampino di papà Patrick, già corridore dell'attuale team manager Cyrille Guimard.
Le due formazioni Continental francesi che ambiscono al salto di categoria tra le Professional mettono a segno due colpi niente male: la Bretagne-Schuller ingaggia il classe '85 Blot dalla Cofidis, mentre la Big Mat-Auber 93 si è assicurato il classe '88 Molmy dalla Roubaix, corridore veloce che quest'anno ha vinto una tappa all'Etoile de Bessèges ed ha colto numerosi piazzamenti nelle corse francesi.
Al Tour de France, come ogni anno, si intensificano le operazioni di mercato, tra accordi veri, parlati, firmati o soltanto chiacchierati: le due notizie di oggi - lette su Tuttobiciweb.it - ci portano in Francia, con Amaël Moinard che si starebbe accasando alla BMC con un contratto biennale, mentre Cédric Pineau raggiungerebbe il padre Franck (direttore sportivo) alla Française des Jeux.
Il ventiquattrenne francese Mickaël Larpe, appartenente al team Continental Roubaix Lille Métropole, è risultato positivo all'EPO dopo un test eseguito lo scorso 10 marzo dall'AFDL, l'Agenzia Francese Antidoping. Il test è stato effettuato dopo la Cholet - Pays de Loire. Il Presidente della Federazione ciclistica francese, David Lappartien, ha criticato aspramente l'operato dell'AFDL, definendolo illegale, in quanto spetterebbe solo all'UCI eseguire i test antidoping in Francia. La stessa UCI ha però riconosciuto la validità dei test eseguiti dall'AFDL.