Juan Manuel Rodríguez Bastida è un medico sportivo che ha portato a processo la Xacobeo, squadra galiziana che ha chiuso i battenti ma i cui dirigenti dovranno affrontare parecchi strascichi giudiziari. Il dottore seguiva il team nel 2009, quando, a Vuelta a España in corso, venne licenziato.
Oltre allo stop inflitto ad Alberto Contador giunge anche la notizia che David García Dapena, 11° nella generale all'ultima Vuelta a España, corsa con i colori della Xacobeo-Galicia, è stato sospeso per due anni. Il corridore 33enne era stato trovato positivo per due volte ravvicinate, entrambe durante la corsa spagnola: nella prima la sostanza riscontrata aveva la funzione di coprente, nella seconda, invece sono state riscontrate tracce di EPO.
Secondo quanto dichiarato a El Correo Gallego, Francisco Pacheco Torres avrebbe denunciato all'UCI l'inadempienza della sua squadra, la Xacobeo Galicia, nel pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi. «Pare che ci stiano prendendo in giro. Io ho bisogno di quei soldi ed è una fortuna che mia moglie abbia un lavoro, in caso contrario la mia situazione sarebbe quasi tragica» ha denunciato il vincitore del Circuito de Getxo.
Un altro russo alla corte di Tchmil alla Katusha. Si tratta del 24enne Vladimir Isaichev, nelle ultime tre stagioni alla Xacobeo Galicia che, intervistato da Biciciclismo.com ha fatto sapere che in questi giorni firmerà un contratto annuale con la squadra di Pippo Pozzato, pur continuando a vivere a Vigo dove si è stabilito da tempo.
Secondo quanto riporta Marca.com la WADA avrebbe comunicato a Ezequiel Mosquera (positivo all'amido idrossietilico all'ultima Vuelta) di non aver riscontrato alcuna sostanza dopante nei suoi campioni di sangue analizzati al laboratorio di Colonia. L'amido idrossietilico, infatti, non è una sostanza dopante di per sé, ma potrebbe essere usata per coprire gli effetti di altri composti.
Biciciclismo.com informa che due corridori ispanici hanno trovato una sistemazione per il 2011: il primo è una vecchia conoscenza del ciclismo italiano, il colombiano Iván Ramiro Parra Pinto, grande protagonista al Giro d'Italia 2005 con la Selle Italia di Gianni Savio, che militerà nella UNE-EPM dopo aver passato il 2010 nel team élite GW Shimano. In Portogallo invece la Boavista fa spesa in ciò che resta della Xacobeo: già certo l'approdo di Delio Fernández, molto probabile quello di Gustavo Domínguez.
Aria nuova in Spagna in tema di doping: dopo anni di reticenze, le forze dell'ordine si muovono anche in quel paese, e ad esempio la Xacobeo-Galicia si ritrova sotto indagine in seguito agli ultimi casi di positività in squadra.
Un altro corridore rimasto libero dopo la fusione tra Cervélo e Garmin trova una sistemazione per il 2011: l'irlandese Philip Deignan, infatti, correrà nella prossima stagione con la maglia del Team RadioShack. Deignan è reduce da una stagione decisamente opaca specie se rapportata all'ottimo 2009 in cui vinse una tappa alla Vuelta concludendo anche in nona posizione nella generale.
Da un comunicato diffuso dall'Unione Ciclistica Internazionale si apprende che il corridore spagnolo David García Dapena è stato provvisoriamente sospeso per essere risultato positivo all'EPO dopo un controllo effettuato il 13 settembre scorso durante la Vuelta a España. Questa positività segue quella all'amido idrossietilico rilevata qualche giorno fa in un campione prelevato il 16 settembre. La sospensione rimarrà in vigore fino a che la Federazione Spagnola avrà stabilito se i risultati delle analisi possono dimostrare una violazione delle leggi antidoping.
As.com indica in García Dapena l'altro corridore che sarebbe risultato positivo ai test antidoping durante l'ultima Vuelta a España: il compagno di squadra di Mosquera (anch'egli positivo), classe '77, era giunto all'11esimo posto della classifica finale risultando il miglior gregario per il proprio capitano. Interpellato in merito, Álvaro Pino - tecnico che già in passato ha avuto le sue noie con la Kelme e soprattutto con la Phonak - è caduto dalle nuvole: «Non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito.