Il corridore russo Denis Menchov, ritiratosi improvvisamente a metà della passata stagione, è stato squalificato per due anni fino al 9 aprile 2015 a causa di alcune irregolarità nel suo passaporto biologico. Le uniche notizie sulla squalifica arrivano dalla pagina dell'UCI su cui vengono indicati tutti i corridori sospesi e da qui si evince che le irregolarità di Menchov sarebbero relative ai Tour de France del 2009, del 2010 e del 2012.
In una cerimonia tenutasi a Mondorf-lès-Bains, città natale di Andy Schleck, il corridore lussemburghese ha ricevuto ufficialmente la maglia gialla del Tour de France 2010. La squalifica di Alberto Contador per il caso del clenbuterolo ha portato infatti a riscrivere la classifica e il minore dei due fratelli Schleck s'è quindi ritrovato vincitore del suo primo grande giro della carriera: a consegnare la maglia gialla è stato il patron del Tour de France, Christian Preudhomme.
Il Consiglio del Ciclismo Professionistico, riunitosi a Ginevra nelle giornate di ieri ed oggi sotto la Presidenza di Vittorio Adorni, ha posto in deciso di chiedere alla Commissione Licenze di pronunciarsi in merito alla posizione della Saxo Bank. La squadra di Bjarne Riis, perduto almeno fino al 5 agosto Alberto Contador, potrebbe infatti vedersi sottrarre la licenza di squadra World Tour.
Arriva anche il commento di Eddy Merckx a séguito della sentenza sul caso Contador. «È un male per tutti, per il ciclismo, per la sua reputazione, per gli sponsor. È come se qualcuno volesse la morte del nostro sport - ha detto il Cannibale ai microfoni di Eurosport. Solo nel ciclismo si cerca di rilevare tracce infinitesimali di una qualsiasi sostanza vietata. Mi piacerebbe fare lo stesso in altri sport. L'anno scorso Contador ha vinto il Giro dopo aver subito controlli quasi quotidiani e non è mai stato trovato nulla. Tutto ciò è molto brutto, è terribile.
Andy Schleck si ritrova il Tour de France 2010 in tasca, poco dopo mezzogiorno. La prima vittoria alla Grande Boucle, eppure non è felice come una maglia gialla qualsiasi. D'altronde il Tour non si vince a Febbraio né in un'aula di tribunale: «Non c'è alcun motivo per essere contenti - ha dichiarato il minore degli Schleck. Mi sento invece molto triste per Alberto, che ho sempre creduto innocente. È un giorno molto cupo per il ciclismo, la sola buona notizia è che, dopo 565 giorni di incertezza, siamo arrivati ad un verdetto.