17° nel 2011
Best: 6° nel 2009
Rilanciato dalla Vuelta, trova il percorso sognato: ora tocca solo a lui
Non class. nel 2011
Best: 2° nel 2005
Prima alternativa al vallone, per fondo, scatto, velocità. Grande Vuelta per lui
12° nel 2011
Best: 12° nel 2011
Se tiene fino alla fine dopo una stagione stancante, son dolori per tutti
79° nel 2011
Best: 10° nel 2009
In Canada ha fatto da spauracchio, può continuare a Valkenburg
8° nel 2011
Best: 8° nel 2011
Una corrente di pensiero vede gli Sky al suo servizio. O di Nordhaug
98° nel 2011
Best: 67° nel 2009
Supercapitano francese con licenza d'attacco. Ci sarà. Magari con Gallopin
Non class. nel 2011
Best: 2° nel 2009
Ha un feeling particolare col Mondiale, ha lanciato segnali a Montréal
9° nel 2011
Best: 1° nel 2004
In aprile sul Cauberg quasi gli arrivava la fuga. Contador altra freccia spagnola
Non class. nel 2011
Best: 40° nel 2010
Voleva far la Vuelta per trovare la gamba, ha vinto il Padania. Molto temibile
Non class. nel 2011
Best: 1° nel 2005
Se la corsa va in un certo modo, diventa lui il favorito. Il Belgio ha pure Van Avermaet
Non class. nel 2011
Best: 3° nel 2009
Lui e Moreno, la colonna Katusha di Spagna, qualcosa s'inventeranno
Non class. nel 2011
L'azzurro più atteso, ha una sparata vincente. Se resiste, occhio anche a Gatto
Non class. nel 2011
Best: 7° nel 2008
Buono in Canada, sa correre le gare che contano. Degenkolb se sarà corsa morbida
Non class. nel 2011
Best: 27° nel 2009
Dopo il bronzo a cronometro, può estrarre dal cilindro la fuga della vita
29° nel 2011
Best: 29° nel 2011
Olanda malmessa, lui è capitano con poche chance. Ten Dam è l'altro da seguire
Non class. nel 2011
Tra lui, Urán (argento olimpico) e Betancur (il più adatto) sarà super Colombia
15° nel 2011
Best: 15° nel 2011
Emerge in questa fase della stagione, è un "seconda schiera" molto pericoloso
Non class. nel 2011
Mezza incognita, può far grandi cose o fallire. Wiggo-Froome al lavoro per lui
51° nel 2011
Best: 51° nel 2011
Nell'Irlanda a due punte è lui che sembra messo meglio di Daniel Martin
Non class. nel 2011
Best: 78° nel 2005
Risvegliatosi di recente dopo i fasti del Giro. Il Canada ha pure Veilleux
Non class. nel 2011
Non un Mondiale per gli Usa, ma Phinney, Talansky e lui han dalla loro la gioventù
62° nel 2011
Best: 62° nel 2011
Chissà che l'aria di casa non rilanci lui o l'altra Rabodelusione Gesink
Non class. nel 2011
Best: 2° nel 2010
In crescita nelle ultime settimane, l'aria del Mondiale lo rende esuberante
Non class. nel 2011
Best: 33° nel 2007
Tra i tanti comprimari che sognano l'iride, lui - dopo la Vuelta - ha più fondo di altri
Una delle gare più attese dell'anno, forse in assoluto la più attesa. A differenza del 2011, avremo un percorso veramente degno, su cui potrà succedere qualsiasi cosa, con il Cauberg a fungere da giudice supremo delle fasi calde della corsa. La partenza è fissata a Maastricht, dopo un ampio giro nel Limburgo (106.4 km) si arriva sul circuito finale, 16.1 km da ripetere 10 volte, per una lunghezza totale di 267.4 km. Sono tanti i pretendenti al successo o al podio, anche se i favoriti sono chiaramente individuabili. 14 anni fa, su un circuito praticamente identico, si impose un outsider come Camenzind. A differenza di allora, le squadre più forti potranno schierare solo 9 corridori (e non più 12 come in passato), e ciò renderà ancora più difficile il controllo della corsa. Alcune nazionali sono delle vere corazzate (Spagna e Belgio su tutte), ma bisognerà vedere anche come interagiranno le varie punte al loro interno. L'Italia, dopo le tante polemiche legate alle convocazioni, schiera una formazione comunque interessante, che avrà in Nibali e Moser i due capitani: se per il primo c'è il dubbio che possa essere vincente in un arrivo di gruppetto (il siciliano non è molto veloce in volata, e dovrebbe arrivare in solitaria per essere certo della vittoria), per il secondo c'è qualche incertezza riguardo alla tenuta su una distanza così lunga. Del resto, non è un caso che la Nazionale azzurra, pur pericolosa come sempre per tradizione, non sia stavolta in primissima linea nel dover fare la corsa: alla fin fine, questo potrebbe essere anche un risvolto positivo per gli uomini di Bettini.