Kristoffer Skjerping e lo scherzo di quei mattacchioni dei suoi compagni: e le sconcezze volarono via Twitter...
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Kristoffer Skjerping è un 22enne norvegese che nel ciclismo deve ancora dimostrare tutto, ad eccezione del fatto di essere un po' pollo: quello l'ha confermato ieri sera con un tweet in cui candidamente il corridore della Cannondale, entusiasta per la vittoria del suo compagno Slagter, annunciava piani di battaglia in vista della seconda tappa dell'Haut Var: "So nice to be a part of a winning team. Ready to fist myself in the front of the peleton tomorrow!".
Messaggio molto significativo, "è così bello far parte di un team vincente. Sono pronto a... davanti al gruppo domani!". A...??? Fist myself! I frequentatori di certi siti (e non fingete di distogliere lo sguardo fischiettando, parliamo proprio di tutti voi!) avranno già capito il crinale scivolosissimo che prende la vicenda... a tutti gli altri consigliamo di evitare ricerche su Google, qualcuno potrebbe ritrovarsi la digestione disturbata... perché, insomma, sì, ecco... diciamo che, malgrado la stupefacente elasticità dei tessuti umani, specie di certi tessuti, non è detto che una mano chiusa a pugno debba per forza essere infilata laddove non si penserebbe mai che possa entrare... e abbiamo detto già troppo!
Insomma, cosa è successo? Che il buon Kristoffer ha chiesto agli anglofoni della squadra di tradurgli qualcosa come "battagliare", e quei burloni l'hanno convinto che il termine fosse proprio quel "fist myself" (fist significa pugno, peraltro, quindi uno che non conosce il linguaggio gergale può anche farsi trarre in inganno...). Quindi Skjerping ha twittato bel bello una frase dal senso di "domani... mi farò questa cosaccia... davanti al gruppo"... Subissato dagli ululati di scherno di mezzo mondo, stamattina il norvegese ha rettificato: "Sorry for my language last night. I just meant today is gonna be a tough one. Learnt my lesson. Dont let teammates help me tweet #flicked"... "perdonate il mio linguaggio di ieri sera, volevo dire che oggi sarebbe stata una giornata difficile. Ho imparato la lezione. Non mi devo far aiutare a twittare dai miei compagni #colpito". E affondato, aggiungiamo!