Giro di Lombardia, Nibali e l'Astana distruggono il gruppo sul Muro di Sormano. In testa restano Kwiatkowski e Wellens con 30" di margine a 40 km dalla fine
- IL LOMBARDIA 2015 [1]
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- Cesare Benedetti [4]
- Daniel Martin [5]
- Daniel Martin [6]
- Daniel Moreno Fernández [7]
- Diego Rosa [8]
- Johan Esteban Chaves Rubio [9]
- Michal Kwiatkowski [10]
- Mikel Landa Meana [11]
- Mikel Nieve Ituralde [12]
- Philippe Gilbert [13]
- Philippe Gilbert [14]
- Rafal Majka [15]
- Rafal Majka [16]
- Robert Gesink [17]
- Robert Gesink [18]
- Rui Alberto Faria da Costa [19]
- Rui Alberto Faria da Costa [20]
- Thibaut Pinot [21]
- Tim Wellens [22]
- Tom Jelte Slagter [23]
- Tom Jelte Slagter [24]
- Vincenzo Nibali [25]
- Warren Barguil [26]
- Warren Barguil [27]
- Wouter Poels [28]
- Uomini [29]
Il Muro di Sormano ha rappresentato il capolinea delle ambizioni di moltissimi possibili protagonisti del Giro di Lombardia 2015: l'Astana con Diego Rosa (che ha tirato a lungo sulla rampa), Mikel Landa e Vincenzo Nibali (autore di una trenata in cima al Muro) ha letteralmente fatto a pezzo il gruppo, riducendolo a una decina di unità: coi tre corridori del team kazako hanno resistito Daniel Moreno (Katusha), Thibaut Pinot (FDJ), Esteban Chaves (Orica), Alejandro Valverde (Movistar), Wouter Poels (Sky), e nei pressi del Gpm sono stati raggiunti Cesare Benedetti (Bora), Robert Gesink (Lotto NL) e Tom Jelte Slagter (Cannondale), che erano andati all'attacco in precedenza; nei primi metri di discesa sono poi rientrati Warren Barguil (Giant) e Mikel Nieve (Sky), mentre uomini come Philippe Gilbert e Daniel Martin sono rimasti pesantemente attardati. Altri gruppetti alle spalle del drappello Nibali hanno mancato la possibilità di rientrare in discesa (tra questi un plotoncino con Rafal Majka, Rui Costa e Damiano Cunego).
Al comando della corsa ci sono due uomini: Michal Kwiatkowski (Etixx) e Tim Wellens (Lotto Soudal), andati all'attacco con altri corridori prima del Ghisallo e avvantaggiatisi su tutti sul Muro di Sormano. Transitati in vetta con 10" sul gruppetto Nibali, hanno aumentato il loro vantaggio fino a 30" quando mancano 40 km (e due salite: Civiglio e San Fermo della Battaglia) alla conclusione.
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