Al Tour de l'Avenir arriva la fuga. Il danese Mads Pedersen vince la tappa mentre lo svizzero Tom Bohli balza in vetta alla classifica
- Tour de l'Avenir 2015 [1]
- Cult Energy Pro Cycling 2015 [2]
- Aksel Nõmmela [3]
- Daniel Lehner [4]
- Dylan Page [5]
- Imanol Estévez Salas [6]
- José Luis Rodríguez Aguilar [7]
- Mads Pedersen [8]
- Patryk Stosz [9]
- Stan Godrie [10]
- Tom Bohli [11]
- Pianeta giovani [12]
Nella seconda tappa in linea del Tour de l'Avenir, da Avallon a Arbois, una fuga a sette ha caratterizzato la giornata: nello sprint a quattro la vittoria è andata al danese Mads Pedersen che si è imposto sull'estone Aksel Nömmela, sul cileno José Luis Rodríguez e sullo svizzero Tom Bohli. Per il ventenne Pedersen, talento messosi in mostra quest'anno con la Cult Energy, si tratta del secondo stagionale; secondo successo danese in tre giorni di gara, evento che mai realizzato dalla nazione nordica nelle sue precedenti partecipazioni alla corsa.
A 4" ha tagliato il traguardo lo spagnolo Imanol Estévez, a 10" lo statunitense William Barta e a 16" l'austriaco Daniel Lehner. Il gruppo, giunto a 1'43", è stato regolato dall'olandese Stan Godrie davanti allo svizzero Dylan Page e al polacco Patryk Stosz. Tutti gli atleti italiani hanno concluso senza problemi nel gruppo principale, con Giulio Ciccone 18° come miglior classificato.
Grazie alla fuga arrivata in porto Tom Bohli prende la vetta della classifica con 9" su Rodríguez e 13" su Estévez. Domani altra tappa pianeggiante, da Champagnole a Tornus, per complessivi 137 km, ultimo appuntamento prima delle grandi salite.