Pubblicato il report della CIRC: «Doping sempre presente, ma meno efficace»

È stato pubblicato la scorsa notte il report della Cycling Independet Reform Commission (CIRC), un documento fortemente voluto dall'UCI di Brian Cookson per aiutare a fare chiarezza su molti aspetti oscuri del passato in tema di doping e non solo, andando anche a valutare quella che è la situazione attuale del ciclismo. Il documento è basato sulle testimonianze di 174 persone, una quarantina delle quali rimasta anonima, tra politici, corridori in attività e non, team manager, direttori sportivi, esperti di antidoping, dottori, scienziati, giornalisti, organizzatori e avvocati: in tutto sono 227 pagine divise in tre grandi argomenti.

Sulla parte del doping il report della CIRC evidenzia come questo sia sempre presente nel gruppo grazie all'uso delle micro-dosi, con testimonianze che svariano dal 20% al 90% di diffusione: rispetto al passato viene posto l'accento sul fatto che ora, grazie alle misure intraprese come il Passaporto Biologico e altre, il margine di incremento delle prestazioni è notevolmente ridotto e che i corridori puliti possono essere competitivi ai massimi livelli. Rispetto al passato il doping non sarebbe più gestito direttamente dalle squadre ma sarebbe più che altro frutto di organizzazioni individuali: accanto a molte notizie comunque risapute nel report viene anche indicato come, nonostante la squalifica, Eufemiano Fuentes sarebbe ancora in attività, in particolar modo in Sud America secondo una testimonianza.

Per quanto riguarda invece le accuse di corruzione dell'UCI in passato non sono emerse prove tangibili anche se più di una volta la dirigenza ha infranto le sue stesse regole, in particolar modo riguardo alcune delle vicende che hanno coinvolto Lance Armstrong. Sulla positività al clenbuterolo di Alberto Contador invece viene indicato come non ci sia stato un tentativo di insabbiamento ma solo un trattamento di favore nei confronti del corridore spagnolo nella comunicazione del risultato avverso del test.