Tour e media: telecamere sulle bici, monitoraggio via satellite dei corridori e non solo per l'edizione 101

Dieci tappe trasmesse per intero, 90 ore di trasmissioni in 190 Paesi diversi: è il Tour de France, che per l'edizione 101 introdurrà alcune novità apparentemente stimolanti, che aiuteranno lo spettatore a calarsi nella corsa, talvolta proprio in gruppo, per vivere tre settimane magiche.

DALLA POLTRONA ALLA STRADA
Gli spettatori potranno fruire di un numero di informazioni che permetteranno di passare dal salotto di casa alle salite di Alpi e Pirenei. Nelle tappe di montagna, per esempio, apparirà la pendenza del tratto affrontato in quel determinato momento dai corridori. Nelle altre frazioni sarà possibile tener sotto controllo direzione e forza del vento, nonché velocità istantanea del gruppo. Nel finale la distanza che separa i corridori dal traguardo sarà rappresentata in centinaia di metri e si potrà controllare la velocità massima degli sprinters nella volata. Ultimo ma non meno importante, la posizione dei corridori sarà segnalata via satellite.

IMPARIAMO A STARE IN GRUPPO!
Chi non sa pedalare nella pancia del gruppo si attrezzi. Come già accaduto in altre corse in via del tutto sperimentale, durante ogni tappa quattro corridori di due formazioni differenti monteranno sulla loro specialissima una bike-cam, leggerissima telecamera che permetterà di mostrare agli spettatori le fasi salienti della tappa. A fine giornata, verrà pubblicato un video sul sito ufficiale del Tour de France. Occhio quindi a stare a ruota e ben coperti!

La grandeur, insomma, anche (soprattutto) nei media e nelle riprese. Non più una semplice trasmissione delle tappe, ma un racconto che con le nuove tecnologie ed i giusti mezzi proverà a portare gli spettatori dalla poltrona di casa al sellino.