Tour du Limousin, il grande giorno di Pasqualon: vittoria nella seconda tappa su Sanz e Simon. Pozzo quinto
- Tour du Limousin 2013 [1]
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2013 [2]
- Big Mat - Auber 93 2013 [3]
- IAM Cycling 2013 [4]
- La Pomme Marseille 2013 [5]
- Vini Fantini - Selle Italia 2013 [6]
- Andrea Pasqualon [7]
- Antoine Lavieu [8]
- Enrique Sanz [9]
- Frédéric Brun [10]
- Giovanni Visconti [11]
- Hubert Dupont [12]
- Julien Simon [13]
- Marco Bandiera [14]
- Marco Coledan [15]
- Martin Elmiger [16]
- Matthieu Ladagnous [17]
- Mattia Pozzo [18]
- Maxime Méderel [19]
- Pim Ligthart [20]
- Ricardo García Ambroa [21]
- Stéphane Rossetto [22]
- Théo Vimpere [23]
- Yohann Gène [24]
- Uomini [25]
Una volata lunga regala ad Andrea Pasqualon la prima vittoria da professionista. Il veneto della Bardiani-CSF si è imposto ad Ambazac nella seconda tappa del Tour du Limousin, precedendo lo spagnolo Sanz, i francesi Simon e Ladagnous e l'altro italiano Mattia Pozzo della Fantini. Scorrendo l'ordine d'arrivo, troviamo pure Giovanni Visconti al settimo posto e Marco Coledan al nono. La tappa è iniziata subito con una fuga a 4 composta da García Ambroa, Gène, Vimpère e lo stagista Brun, partiti dopo 2 km. Il quartetto ha avuto un vantaggio massimo di 4'15" al km 41 (a 144 dalla fine), dopodiché Vimpère si è staccato per un problema meccanico, e il lavoro della Pomme Marseille ha riavvicinato il gruppo. Sulla Côte de Lailloux (a 90 dalla fine) i tre superstiti sono stati raggiunti, quindi un attacco di Marco Bandiera ha dato il la a un contropiede di Lavieu, Rossetto, Ligthart, Dupont e Médérel. Questi ultimi 5 hanno dato così vita alla seconda fuga del giorno, toccando un vantaggio massimo di 2'17" ai -60; quando il margine ha iniziato a scendere (dietro tirava la IAM), Rossetto se n'è andato tutto solo a 50 km dal traguardo. L'azione del corridore della Big Mat è stata notevole, visto che l'ha portato ad avere fino a 2'15" sul gruppo (ai 33 km), ma negli ultimi 15 km la riscossa del gruppo (che aveva già ripreso gli altri attaccanti) è stata impetuosa, e il transalpino è stato raggiunto a 3 km dalla conclusione. Di lì a poco, la bella volata che ha premiato Pasqualon (con dedica d'obbligo al massaggiatore della Bardiani, Doriano Cavaldonati, scomparso pochi giorni fa). In classifica Elmiger resta al primo posto e domani difenderà la leadership nella terza tappa, da Ussac a Chamboulive, 183 km aperti a più soluzioni (la fuga, o il colpo da finisseur, o uno sprint di un gruppo non troppo folto), visto il finale abbastanza mosso.