Parigi-Nizza, quarta tappa ad Albasini. Gasparotto 4°, Ulissi 5°. Talansky resta maglia gialla
- Paris - Nice 2013 [1]
- Astana Pro Team 2013 [2]
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- Cannondale Pro Cycling Team 2013 [4]
- Garmin - Sharp 2013 [5]
- Lampre - Merida 2013 [6]
- Team Europcar 2013 [7]
- Andrew Talansky [8]
- Diego Ulissi [9]
- Enrico Gasparotto [10]
- Francisco Javier Moreno Allue [11]
- Gianni Meersman [12]
- Hubert Dupont [13]
- Ivan Basso [14]
- Johann Tschopp [15]
- Maxim Iglinskiy [16]
- Michael Albasini [17]
- Michael Christiansen Morkov [18]
- Nairo Alexander Quintana Rojas [19]
- Peter Velits [20]
- Philippe Gilbert [21]
- Richie Porte [22]
- Romain Sicard [23]
- Sylvain Chavanel [24]
- Thomas Voeckler [25]
- Warren Barguil [26]
- Uomini [27]
La quarta tappa della Parigi-Nizza, 199 km da Brioude a Saint-Vallier con 7 Gpm, va allo svizzero dell'Orica-GreenEDGE Michale Albasini, che in una volata ristretta regola Maxim Iglinskiy e Peter Velits. Dopo 8 km attaccano Javier Moreno, Gianni Meersman e Johan Tschopp. Moreno si stacca presto e così Voeckler si porta sui primi due: ad inseguire Hubert Dupont, Romain Sicard, Michael Morkov e Warren Barguil. Mentre Favilli e Fuglsang abbandonano, davanti si forma un gruppo di 7: Voeckler, Dupont, Meersman, Sicard, Morkov, Barguil e Tschopp. Arrivano a guadagnare 3'20" sul gruppo tirato dalla Lampre-merida, che sulla Côte de Talencieux lancia Diego Ulissi. Contrattacca Nairo Quintana mentre Ivan Basso è in difficoltà. Davanti Dupont e Voeckler allungano sugli ex compagni di fuga: nella discesa si forma un quartetto: Voeckler, Dupont, Meersman e Tschopp, con 25" sul gruppo tirato dalla BMC. Manca la sola Côte de la Sizeranne, dove viene fatta una discreta selezione. Si staccano, tra gli altri, Quintana, Basso e Gilbert, con Monfort che scatta nel finale, come Scarponi. Richie Porte agisce sempre da stopper. Scatti e controscatti nel finale, con Chavanel che prova a tenere le ruote di chiunque. La frazione si decide con uno sprint ristretto vinto da Michael Albasini su Maxim Iglinskiy e Peter Velits mentre Gasparotto chiude 4°. Il 6° posto di Talansky fa sì che lo statunitense mantenga anche oggi la maglia gialla.
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