Il TAS respinge il ricorso di Riccardo Riccò. Rimane la squalifica di 12 anni
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Il TAS, Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna, respinge il ricorso di Riccardo Riccò contro la squalifica comminatagli dal TNA (Tribunale Nazionale Antidoping) del CONI di 12 anni (8 per autoemotrasfusione più 4 per recidività). La difesa di Riccò si basava su due aspetti: la presenza incompatibile di un componente del collegio giudicante (un avvocato dello studio legale che è parte civile contro Riccò in sede penale) e la mancata consultazione di alcuni testi della difesa. Il giudice del TAS ha però ritenuto che Riccò «non ha adeguatamente dimostrato la mancanza di imparzialità del giudice» e non ha fornito alcuna prova per «suggerire che la mancata consultazione di alcuni dei testimoni richiesti dalla ricorrente ha portato in violazione del suo diritto di difesa». Riccò, che il 6 febbraio 2011 Riccò era stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale di Pavullo, prima di essere trasportato a Baggiovara, per un blocco renale durante un allenamento, non potrà tornare all'agonismo fino al 2024.