Doping, l'avvocato di Cipollini: «Accuse assurde e infondate quelle della Gazzetta dello Sport a Mario»
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Mario Cipollini ha incaricato il suo avvocato Giuseppe Napoleone di diffondere il seguente comunicato.
«In nome e per conto del Sig. Mario Cipollini ed in relazione alle notizie apparse in data odierna sul sito web Gazzetta.it, riportate sull'omonimo quotidiano sportivo nazionale e riprese da diversi organi di informazione, con il presente comunicato sono a smentire categoricamente le infondate ed assurde accuse mosse al mio assistito.
I documenti pubblicati non sono in alcun modo riferibili allo stesso. Il numero di fax che compare sulla tabella incriminata, che secondo la suggestiva ricostruzione giornalistica sarebbe riconducibile al Sig. Cipollini, non è un numero di fax, bensì un numero telefonico italiano non intestato al mio cliente, peraltro annotato manualmente. A tal proposito occorre evidenziare come il Sig. Cipollini sino a tutto il 2004 fosse residente nel Principato di Monaco, come inconfutabilmente confermato nella Sentenza definitiva pronunciata dalla Corte di Appello Penale di Firenze, che ha assolto lo stesso dai reati di evasione fiscale con formula piena (art. 530 1^ comma Codice di Procedura Penale), ovvero, per insussistenza dei fatti reato contestati. In buona sostanza le copiose prove testimoniali e documentali prodotte, valutate dal collegio giudicante, hanno dimostrato senza alcun dubbio l'effettività della residenza monegasca dell'atleta. Tutto ciò è, evidentemente, inconciliabile con le notizie diffamatorie propalate.
Ma vi è di più. Nel suggestivo articolo si legge che il presunto nome in codice sarebbe "Maria" o "CP". Davvero singolare tale circostanza, ove si consideri che gli altri atleti implicati nell' Operacion Puerto sono indicati, come si evince dal testo dello stesso articolo, con un solo pseudonimo: "Birillo", "Piti", "Zapatero", El Bufalo". Mario Cipollini avrebbe addirittura due pseudonimi! L'articolo omette però di riferire che già in passato, in data 24 agosto 2006, il quotidiano Repubblica, pubblicava la notizia che l'atleta in questione avesse quale nome in codice "Pavarotti". Quindi, a questo punto gli pseudonimi forzatamente riconducibili all'atleta sarebbero addirittura tre.
Il Sig. Cipollini, quale ulteriore prova della sua estraneità ai fatti, si rende sin d'ora disponibile a qualunque verifica ematologica di confronto con le 99 sacche ancora da identificare in possesso dell'autorità giudiziaria spagnola.
In considerazione di quanto sopra, ho ricevuto ampio mandato di tutelare gli interessi del mio cliente in sede giudiziaria sia civile che penale».