Vuelta al País Vasco 2016: Altro giro, altra corsa ma per Cummings stessa storia - Il britannico vince ancora da finisseur. Felline terzo precede Brambilla e Visconti, Landa resta leader
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L'ultima esibizione era ancora fresca, essendo stata realizzata meno di un mese fa; allora lo scenario era la quarta frazione della Tirreno-Adriatico, sulle strade umbre che portano a Foligno. Oggi Stephen Cummings si è ripetuto in Spagna, dando ancora una volta dimostrazione della specialità della casa, gli attacchi da finisseur; l'ex tra le altre di Barloworld e Landbouwkrediet ha approfittato dell'anarchico finale, andando così a prendersi la dodicesima affermazione della carriera. Niente male, per uno passato professionista nel silenzio generale e che ha faticato molto per imporsi ad un livello importante.
Cinque in fuga, Denifl si ripete
La terza tappa della Vuelta al País Vasco ha preso il via dall'importante centro di Vitoria, nota in basco come Gasteiz e capoluogo della comunità autonoma, per giungere poi dopo 193 km a Lesaka, piccolo municipio al di fuori della regione basca (si trova in Navarra). A differenza della giornata di ieri, la fuga prende piede già dopo 5 km: a comporla sono il portoghese Domingos Gonçalves (Caja Rural-Seguros RGA), il francese Blel Kadri (AG2R La Mondiale), l'olandese Sam Oomen (Team Giant-Alpecin), l'eritreo Daniel Teklehaymanot (Dimension Data) e l'austriaco Stefan Denifl (IAM Cycling), già protagonista dell'azione che ha caratterizzato la frazione poi vinta da Mikel Landa.
Il vantaggio aumenta rapidamente, con il gruppo che, almeno per la prima fase, lascia fare: al km 25 è di 2'40, al km 42 è di 4'20", al km 64 è di 5'. Il picco a 5'24" viene raggiunto poco prima del traguardo volante di Lekunberri (km 87), dove Teklehaymanot passa davanti a Denifl e Gonçalves. Imminente è l'inizio del primo gpm di giornata, a Uitzi, alla cui cima (km 95) Gonçalves precede Denifl e Kadri; il gruppo transita a 4'28". Dopo una breve discesa è la volta della seconda salita di giornata, a Usategieta (km 105), con Denifl che scollina davanti a Gonçalves e Teklehaymanot. Nel gruppo, tirato in questa fase dalla Orica GreenEDGE, da segnalare solamente un cambio di bicicletta per Nairo Quintana (Movistar Team).
La Orica punta alla vittoria e contrattacca, Cataldo ancora protagonista
Il vantaggio inizia a calare nel lungo tratto pianeggiante che conduce sino alla terza asperità di giornata, ad Aritxulegi (km 165): la Orica GreenEDGE e soprattutto la Trek-Segafredo si incaricano di riprendere i battistrada, portando il gap dai 3'45" dei meno 60 km, ai 3'20" dei meno 50 km fino a 1'40" dei meno 40 km. Le gambe dei cinque davanti iniziano ad indurirsi sempre più, tanto che allo sprint intermedio di Oiartzun (km 156), dove Gonçalves precede Denifl e Kadri, il margine sul plotone è di poco superiore a 1'. Teklehaymanot è il primo a staccarsi all'inizio del terzo gpm, seguito quasi immediatamente da Kadri. Poco dopo alza la bandiera bianca anche Gonçalves, incapace di resistere l'andatura di uno scatenato Denifl.
La Orica GreenEDGE prende a tutta la salita e presto si comprende il motivo: dopo un paio di km si lancia all'attacco l'esperto Michael Albasini su cui cercano di riportarsi Dario Cataldo (Astana Pro Team), Laurens De Plus (Etixx-Quick Step) e Daniel Navarro (Cofidis, Solutions Crédits). Il quartetto si forma a circa 1 km dalla vetta; in cima, dove Denifl transita per primo, gli immediati inseguitori vantano un ritardo di 40", mentre il gruppo scollina una quindicina di secondi dopo. All'imbocco della salita di Agiña in due rientrano sul gruppo dei primi inseguitori: si tratta di Pierre Rolland (Cannondale) e Adam Yates (Orica GreenEDGE), il secondo dei quali prende il posto dell'esperto compagno di team Albasini, che si stacca dopo aver tirato una volta che il britannico si è ricongiunto col suo plotoncino.
Il gruppo, tirato dal Team Sky, sale ad una discreta andatura, ma non tale da provocare perdita di contatto da parte di chicchessia. I due in testa mantengono un esiguo vantaggio, merito principalmente di un Denifl tornato finalmente ai buoni livelli dopo il fastidioso problema al ginocchio che l'ha condizionato nell'ultima stagione. Poco prima dello scollinamento l'austriaco stacca l'olandese, il quale si accoda ai quattro inframezzati e, assieme a questi ultimi, riprende Denifl nei primissimi metri di discesa. Ai meno 20 km i sette ora al comando viaggiano con 25" sul plotone guidato dal solito Vasil Kiryienka. Vanno forte quelli davanti, capaci di non perdere nulla nella discesa pedalabile che affrontano per approssimarsi prima all'ultimo traguardo volante a Lesaka (km 181) e poi all'ultima salita, quella di La Piedad.
Navarro allunga, ma viene ripreso. Non così per Cummings
Lo sforzo del Team Sky, con l'iridato della crono aiutato da Philip Deignan, si riavvicina prepotentemente agli attaccanti, che paiono terminare il loro tentativo: non ha intenzione di cedere senza battagliare Navarro, che attacca ai meno 11 km e scollina sugli ex compagni con una quindicina di secondi di margine. Dal gruppo intanto si avvantaggia Gianluca Brambilla (Etixx-Quick Step) ma lo scalatore vicentino viene ripreso poco prima della cima dai primi del gruppo, con Thibaut Pinot (FDJ) che prova a testare l'altrui condizione, ricevendo pronte risposte dai vari Contador, Rui Costa, Landa, Quintana e Samuel Sánchez. Da buon discesista Navarro imposta bene le traiettorie, permettendogli di avere 22" ai meno 6 km sul gruppo; in mezzo è sempre presente il quartetto composto da Cataldo, De Plus, Rolland e Yates, che vantano 10" di ritardo ai meno 4 km (mentre il gruppo è sempre a 20").
Ai meno 3 km Rolland attacca, riuscendo a riportarsi, assieme a Yates, in scia a Navarro mezzo km più tardi; al cartello dei 2000 metri dal termine anche Cataldo e De Plus si ricongiungono mentre dal gruppo si muove Diego Ulissi (Lampre-Merida). Il tentativo del toscano è di buona fattura e riesce a portarsi a ridosso del drappello al comando; tuttavia, il gruppo della maglia gialla si riporta sotto ai meno 1.4 km dalla conclusione. Pare essere giunta l'occasione di assistere alla prima volata in questa edizione della corsa, ma così non è: merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) di Stephen Cummings che si muove poco prima dell'arco dell'ultimo km per rispondere ad un tentativo di un uomo della Cofidis, Solutions Crédits e, una volta ripreso l'atleta transalpino, prosegue nella sua corsa.
Ancora bene Felline, al quale si aggiungono Brambilla e Visconti
Il gruppo tentenna e questo è quanto di più errato ci sia nei casi in cui uno come l'ex pistard sia in movimento. Una splendida azione quella di Cummings, che per il trentacinquenne della Dimension Data porta al secondo successo in stagione, permettendogli di impreziosire ancor più un palmares di buon livello. Sul secondo gradino del podio sale l'australiano Simon Gerrans (Orica GreenEDGE), che mostra di essere in crescendo di condizione in vista degli appuntamenti sulle Ardenne; gare queste che interessano anche il terzo, il quarto ed il quinto arrivato, vale a dire il piemontese Fabio Felline (Trek-Segafredo), il veneto Gianluca Brambilla (Etixx-Quick Step) e il siciliano Giovanni Visconti (Movistar Team).
Completano la top 10 l'australiano Simon Clarke (Cannondale), il francese Tony Gallopin (Lotto Soudal), lo spagnolo Pello Bilbao (Caja Rural-Seguros RGA), il russo Sergei Chernetckii (Team Katusha) e il colombiano Sergio Luis Henao (Team Sky). Immutata la situazione in classifica con Mikel Landa (Team Sky) a comandare con 1" su Wilco Kelderman (Team LottoNl-Jumbo), 5" su Henao, 9" su Samuel Sánchez (BMC Racing Team) e 11" su Alberto Contador (Tinkoff); fra gli uomini di classifica gli unici a perdere terreno, uscendo dalla lotta per le prime dieci piazze, sono stati Tom Jelte Slagter (Cannondale), Daniel Martin (Etixx-Quick Step) e Igor Antón (Dimension Data), rispettivamente quattordicesimo, ventiquattresimo e venticinquesimo alla partenza. Domani quarta tappa, da Lesaka a Orio di 165 km, con sei gpm da affrontare e numerosi altri strappetti, l'ultimo dei quali a poco più di 1 km dal termine.