Superprestige Middelkerke 2016: Van Aert, collana di successi con un piccolo brivido - Rimonta dal fondo e chiude 3° l'ultima tappa: suo il Superprestige. Altra vittoria per Van Der Poel

Un po' di thrilling c'è stato, in questo finale di Superprestige. E vedendo Wout Van Aert farsi una buona parte di tracciato bici in spalla al terzo giro, ripartendo dalle retrovie, in molti avranno pensato: verrà fuori un bel finale, questo Superprestige il ragazzino se lo dovrà sudare. Macchè: dopo 2 giri era già tra i primi 10, e nel finale si è permesso anche di sverniciare Sven Nys e riportarsi sul podio. Signore e signori, siamo di fronte a un fenomeno: Wout Van Aert quest'anno ha vinto quasi tutto, mancando soltanto l'Europeo battuto da uno scaltro Lars Van Der Haar. Il passaggio di consegne con Sven Nys è ormai ufficiale, solo una cosa gli manca ancora per eguagliare il più grande campione della storia recente del ciclocross: il grande carisma e il richiamo che lo stesso Sven ha catalizzato su di sè, trasformandolo in santità in un paese dove il ciclocross ha un che di sacrale. Un problema non da poco, visto che gli organizzatori temono l'influsso negativo del ritiro di Sven Nys sulla partecipazione del pubblico e sugli ascolti televisivi.

Partenza thrilling, e Van Der Poel va già via
Il successo finale di Van Aert e l'ultima gara del Supeprestige di Sven Nys (l'addio definitivo avverrà domenica prossima, con l'internazionale di Oostmalle) oscurano l'ennesimo successo di Mathieu Van Der Poel, che ha recentemente manifestato la volontà di concorrere per un posto alle olimpiadi di Rio nella prova di Mountain Bike, andato via alla sua maniera già nel secondo dei 7 giri previsti sul lungo tracciato di Middelkerke, sabbia e fango molto bagnate dalla pioggia non lontano dal mare tra Koksjide e Ostenda. Nonostante l'estrema scivolosità del tracciato, che lo ha portato più volte a cadere e a limitare la sua potenza, Van Der Poel ha imposto il suo ennesimo soliloquio, l'undicesimo stagionale su venti gare disputate: una media di poco più di 1 vittoria ogni 2 gare, l'anno prossimo Van Aert non avrà vita così facile. La partenza è stata fatale a uno dei possibili protagonisti, Laurens Sweeck, che ha forato di botto proprio alla partenza, mentre Wout Van Aert rovina la trasmissione urtando un paletto verso la fine del secondo giro: tanto il terreno a piedi per arrivare ai box, ripartirà ben oltre la trentesima posizione ad 1'30" di distanza da Van Der Poel.

La rapida rimonta di Van Aert, Meeusen ancora brillante
All'inseguimento di Van Der Poel, o, per meglio, dire in lotta per la seconda posizione si formava subito un gruppetto di contendenti: primo escluso Michael Vanthourenhout, caduto dolorsamente sulla discesa di un pontile nel terzo giro ed anch'egli fuori dai giochi. Restavano dunque Tom Meeusen, Van Der Haar e Toon Aerts, con Sven Nys e Klaas Vantornout poco distanti. A metà gara Tom Meeusen, in netta crescita in questo finale di stagione, dimostrava anche stavolta la sua brillantezza andando a prendersi in solitaria il secondo posto; in lotta per la terza piazza restavano Sven Nys e Lars Van Der Haar, ma con l'incombenza di un Wout Van Aert che in un giro aveva già recuperato 20 posizioni e all'inzio dell'ultimo giro era in quinta, pronto a mangiarsi in un sol boccone anche Sven e Lars, dileguando presto la possibilità di un Superprestige vinto a sorpresa da Sven Nys nell'ultima tappa: d'altronde già negli ultimi 2 mondiali Van Aert aveva dimostrato che non è il tipo che si scoraggia di fronte agli intoppi e alle difficoltà, ma reagisce più forte di prima.    

Sven Nys perde il podio nel finale
Lars Van Der Haar, come spesso gli capita, crolla nel finale, lasciando Van Aert e Nys a contendersi il terzo posto: non c'è storia, il giovincello sorpassa senza pietà l'uomo di 18 anni più anziano di lui e lo tributa sull'arrivo con un cenno che sa più di compassione che di rispetto. Meeusen giunge a 22" da Van Der Poel, a 43" c'è Van Aert, a 49" Nys, Toon Aerts a 1', Van Der Haar a 1'20" e Vantornout a 1'39". Altra gara orrenda di uno scarichissimo Kevin Pauwels, solo quattordicesimo. 

Il Supeprestige è anche di Sanne Cant ed Eli Iserbyt
La classifica finale vede Wout Van Aert vincere con la bellezza di 107 punti, Sven Nys orgogliosamente secondo a 99 e Lars Van Der Haar terzo a 87, passando nel finale il disastroso Pauwels. Sono belgi anche i vincitori al femminile e tra gli under 23: Tra le donne Sanne Cant non ha fatto altro che confermare il suo dominio, vincendo anche questa prova battendo sempre Sophie De Boer (21") e Nikki Harris (27"), e confermando la sua predilezione per la sabbia. Più acceso il duello tra gli under 23, con Eli Iserbyt che aveva solo un punto di vantaggio su Quinten Hermans ed ha dovuto tenerlo a debita distanza.