Madrid Challenge by La Vuelta 2015: Olds, volata calcolata. Bronzini s'accontenta - Shelley sprinta bene nella prima edizione del criterium. Giorgia è seconda

Una statunitense, compagna di vita di un catalano (Manel Lacambra, professione direttore sportivo), fa festa a Madrid. Shelley Olds, classe '80, aveva iniziato la stagione con la maglia della Bigla, squadra svizzera dai grandi fasti. A metà annata la Olds è passata alla squadra italiana (ancora per poco?) Alé-Cipollini-Galassia ed oggi eccola lassù, sul gradino più alto del podio, davanti a buona parte del ciclismo che conta, maschile e femminile. Trionfa nella Madrid Challenge by La Vuelta a España con una volata imprendibile, forse, anche per una Giorgia Bronzini sempre nascosta nel gruppo e sul traguardo autrice di una rimonta tanto bella quanto incompleta.

15 squadre al via, Bronzini e Cecchini tra le favorite
Prima edizione della Madrid Challenge by La Vuelta a España, criterium nato sull'onda de La Course by Le Tour de France, che fa da preludio alla passerella parigina della Grande Boucle ormai da due anni. Un buon inizio - ed era ora - per mettere sempre più in vetrina il ciclismo femminile. In programma per le quindici squadre (88 atlete al via) il circuito madrileno che ruota attorno a Plaza de Cibeles: si tratta di 5.8 km da ripetere 15 volte, per un totale di 87 km.Tra le favorite Kirsten Wild, Shelley Olds, Lucy Garner e le nostre Giorgia Bronzini ed Elena Cecchini.

Valsecchi prima attacante, poi Hagiwara
Non passa che un giro ed a 79 km dal termine, all'interno della seconda tornata, tenta la fuga la passista della BePink-LaClassica Silvia Valsecchi. La Campionessa italiana a cronometro viene raggiunta al successivo passaggio sul traguardo.

A 72 km dal termine parte in contropiede la Campionessa giapponese della Wiggle-Honda Mayuko Hagiwara. Vincitrice di una tappa al Giro Rosa, in quel di Morbegno, la Hagiwara è una delle più tenaci in gruppo. Verrà ripresa dopo poco più di una tornata e non vi saranno attacchi decisi.

Escono in dieci a 60 km dall'arrivo
Bisogna aspettare i -60 perché si sganci un gruppetto assai interessante. Al suo interno Lucy Garner, Julia Soek e Willeke Knol (Liv Plantur), Tatiana Guderzo (Hitec), Carlee Taylor (Lotto Soudal), Alice Algisi e Beatrice Bartelloni (Alé-Cipollini-Galassia), Amelie Rivat (Poitou-Charentes.Futuroscope.86), Jessy Druyts (Topsport Vlaanderen-Pro-Duo), Amy Roberts (Wiggle-Honda). Troppo pericolose, queste dieci, perché il gruppo le lasci andare, e così vengono risucchiate a 54 km dall'arrivo.

È allora che riparte la Hagiwara, ma si tratta di un fuoco di paglia, così come quello della bella lussemburghese Chantal Hoffman (Lotto-Soudal), che è più un rilancio per tenere alta l'andatura: la squadra, infatti, lavora per portare allo sprint la Campionessa d'Italia Elena Cecchini, reduce da un Lotto Ladies Tour dove ha ben figurato.

Valsecchi ancora al vento a sei giri dal termine
È proprio la Cecchini, a 40 km dalla fine, a sfruttare lo slancio dello sprint intermedio per provare a portar via un gruppetto, ma la tricolore è troppo pericolosa e controllata per prendere il largo. Ci riprova a 6 giri dal termine colei che aveva acceso la miccia, Silvia Valsecchi; il suo passo straordinario le consente di stare al vento per una tornata intera ed arrivare al passaggio dal traguardo - sono cinque i giri da percorrere - con un margine di 12" sul gruppo.

La lecchese di Costa Masnaga in forza alla BePink-LaClassica aumenta il ritmo e rosicchia altri due secondi, mentre la coppia Lointek, Cristina Martínez ed Aurore Verhoeven, resta attardata per una foratura. Il ritmo si alza in gruppo, visto che la Lotto-Soudal di Elena Cecchini spinge, ma la Valsecchi resiste ed a 23.5 km dall'arrivo (4 giri) la lecchese ha una trentina di secondi da gestire.

Cecchini chiude in prima persona, Zorzi rilancia
La gamba di Elena Cecchini è, a dir poco, fenomenale. Appena superato il traguardo è la friulana, dolce metà di Elia Viviani, che chiude in prima persona su Silvia Vasecchi. La coppia tricolore, l'una in linea, l'altra a crono, resta al vento per pochi secondi, prima che il gruppo si rifaccia sotto e spenga, per il momento, ogni iniziativa della Ceck. La Lotto-Soudal manda avanti ai -19 Susanna Zorzi, passista della Madonna, mentre nelle retrovie Shelley Olds fora e rischia di veder compromessa la sua gara.

Ultimi due giri, la corsa s'accende per davvero
Gara che s'accende negli ultimi due giri, con una fuga corposa che prende diverse decine di secondi al gruppo. Le battistrada sono Charlotte Becker, Lauren Kitchen e Tatiana Guderzo (Hitec), Kelly Van der Steen e Nel De Crits (Topsport Vlaanderen-Pro-Duo), Willeke Knol e Sara Mustonen (Liv Plantur), Beatrice Bartelloni (Alé-Cipollini-Galassia), Amelie Rivat (Poitou-Charentes.Futuroscope.86), Amy Roberts (Wiggle-Honda) e Susanna Zorzi (Lotto-Soudal). Il gruppo cincischia per qualche momento, poi si decide e riprende le undici pian piano. Giusto in tempo per l'ultima tornata.

Kirsten Wild lanciata, Olds e Bronzini la superano
Nei 5800 metri decisivi il gruppo non lascia andar via nessuna atleta, la Hitec Products di Kirsten Wild si mette in testa a tirare e lancia la possente sprinter olandese. Non una volata velocissima, né delle migliori per la Wild, che viene passata a destra da Shelley Olds ed a sinistra da Giorgia Bronzini.

La piacentina della Wiggle-Honda forse parte in ritardo e di certo deve rimontare la Olds; probabile però che contro la non più giovane atleta della Alé-Cipollini-Galassia oggi non ci fosse nulla da fare.

Olds su Bronzini e Wild è il podio, con la francese Roxane Fournier ottima quarta e Lucy Garner che è quinta. Al sesto posto la polacca Eugenia Bujak, subito davanti ad Elena Cecchini, vincitrice della classifica a punti. Kelly Druyts si colloca tra la friulana della Lotto-Soudal e la giovane Arianna Fidanza, con Sheyla Gutierrez decima.