Eneco Tour 2015: E Tom Boonen si riscopre sprinter - Démare audace ma beffato negli ultimi metri, Viviani terzo. E Asselman tiene la maglia un altro giorno
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- Edward Theuns [12]
- Edward Theuns [13]
- Elia Viviani [14]
- Frederik Veuchelen [15]
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- Hugo Houle [17]
- Jean-Pierre Drucker [18]
- Jesper Asselman [19]
- Matti Breschel [20]
- Nathan Haas [21]
- Pieter Vanspeybrouck [22]
- Roy Jans [23]
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- Sacha Modolo [25]
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Un tempo Tom Boonen era anche, se non soprattutto, uno sprint di successo, capace anche di 21 vittorie stagionali e di portarsi a casa la maglia verde del Tour de France, nell'ormai lontano 2007. Poi col tempo, l'età, la pancia piena ed una squadra ricca di velocisti, la voglia di buttarsi a testa bassa nelle volate di gruppo è scemata, limitandosi a pochi ricerrcati eventi, lontano dai GT. Ma la cattiveria agonistica di Tommeke in questi frangenti non è sparita del tutto, e oggi ha dato sfoggio di una volata magistrale in quel di Ardooie, beffando in esperienza un giovane oggi generoso ma non sufficientemente accorto quale Arnaud Démare, sconfitto già una volta quest'anno al Giro del Belgio, nell'altra occasione stagionale nella quale Boonen ha saputo vincere allo sprint.
Una fuga con risvolti polemici
Si entra provvisoriamente in Belgio, per la Beveren - Ardooie, ma la terza tappa si risolverà come previsto come una semplice transumanza dalle Fiandre Orientali a quelle Occidentali. La caduta di ieri nel finale di gara ha lasciato strascichi: non parte Vanspeybrouck e si ritira in corsa Matti Breschel, uno degli outsider per la vittoria finale. Nessuna asperità o particolare difficoltà è prevista in zona. Sicchè va via una fuga a lunga gittata, controllata a distanza per obbligo di maglia dalla Rompoot Oranje. La particolarità della fuga, che comprende 2 belgi di vecchissima guardia (Frederik Veuchelen della Wanty e David Boucher della FDJ) e un giovane protagonista delle classiche nel nord, Edward Theuns (Topsport Vlaanderen), sta nella presenza di Boucher, presenza non molto gradita dalla squadra visto che il suo ruolo è far da chioccia a Démare. Sta di fatto che a fine corsa Boucher ha annunciato il ritiro forzato dalla corsa, che probabilmente sarà l'ultima in magllia bianco-azzurra visto il mancato rinnovo del contratto.
Izagirre, botta in testa ma solo spavento
La frazione odierna ha visto una sola caduta, ma abbastanza rovinosa, frutto di un banale contatto tra Hugo Houle (Ag2r) e Gorka Izagirre (Movistar) quando mancavano 48 km al termine. È stato il basco ad avere la peggio, battendo la testa violentemente contro un cartello stradale. Soccorso e trasportato in ospedale, le sue condizioni non destano preoccupazioni: gli accertamenti clinici non hanno rilevato danni. Questa l'unica turbativa della corsa prima di entrare nel circuito finale di 15 km da ripetere 2 volte: i 3 attaccanti vengono ripresi poco dopo il Golden Km, collocato a 24 km dal termine. Poco prima del secondo passaggio sulla linea del traguardo Nathan Haas (Cannondale) tenta un attacco, ma risulta puramente velleitario.
Démare audace, Boonen perfetto
Nell'ultimo giro le maglie della Rompoot lasciano il posto alle squadre dei velocisti, con la Lotto-Soudal maggiormente impegnata a tenere alto il ritmo nel plotone. Ma la miglior interprete della volata è la Etixx, che col suo trenino quasi spezza il gruppo e fa deragliare su una S a 2 km e mezzo dal termine. Il piano per portare Boonen al successo è ostacolato solo dalla sparata, violenta e bellissima, di Arnaud Démare ai 200 metri, all'altezza dell'ultima semicurva prima della linea d'arrivo. Ed è in questo frangente che Tommeke sfoggia tutta la sua esperienza: si mette in scia, accelera poco alla volta e lo passa negli ultimi 50 metri, andando a vincere anche nettamente. Ben lontani tutti gli altri: Elia Viviani sulla terza raccoglie il terzo posto superando all'ultimo un Andrea Guardini non ancora convincente, mentre Groenewegen sfoggia una delle sue migliori volate stagionali e si permette di sorpassare Greipel, anche oggi poco lucido quando le carte si son sparpagliate. Segue un altro tedesco, Selig, poi Sacha Modolo, Danny Van Poppel e Roy Jans.
E Asselman tenne la maglia per un altro giorno
Il risultato finale è perfetto per Jesper Asselman: nonostante gli abbuoni conseguiti dai primi tre, il 25enne di Wateringen, sobborgo de L'Aia, potrà fregiarsi della maglia di leader ancora per un giorno. Boonen e Viviani si fermano infatti in classifica alle sue spalle, distanziati di un solo secondo. Sarà dunque l'ultimo a partire nella crono di Hoogerheide, 13,9 km: percorso circolare da passisti puri, con finale in leggerissima salita che porterà non pochi crampi. La classifica praticamente non è delineata, e quasi tutti gli atleti son racchiusi in un fascio di 15": il vincitore della crono sarà anche il primo vero leader della corsa del Benelux. Occhi puntati sugli olandesi: Lars Boom e soprattutto Niki Terpstra vanno a nozze su questo tipo di prove.