Critérium du Dauphiné 2015: Kennaugh, che numero! - Vittoria da finisseur ad Albertville. Modolo 2° regola il gruppo

Un tracciato in circuito, per una tappa breve, facile, ma non facilissima. Sono questi gli ingredienti che hanno contribuito a uno dei più bei successi nella sua carriera al Giro del Delfinato per Peter Kennaugh, alfiere del team Sky proveniente dall'isola di Man, con un passato su pista fatto ben valere nel presente, che lo prospetta come gregario di Chris Froome con licenza di azioni personali. E si mangia le mani Sacha Modolo, il quale ha mantenuto l'ottima gamba del Giro ed è riuscito a sprintare con successo, ma per il secondo posto. 

Pronti? via! Volano gomito e clavicola di Dockx 
Tracciato breve, come dicevamo, quello della Ugine - Albertville, appena 131,5 km: di questi, 33 per arrivare ad Albertville, poi un primo circuito di 19 km ed un secondo di 15,5 da ripetere 5 volte con l'asperità della Côte du Villard, uno strappo di poco più di un chilometro all'8,7%, con discesa non immediata che finisce a più di 10 km dal traguardo. Un tracciato irregolare, ma la volata sembra l'esito più probabile. Alla partenza la caccia alla fuga fa subito una vittima: è Gert Dockx, 27enne della Lotto-Soudal: la sua corsa finisce dopo appena 3 km con una clavicola ed un gomito rotto.

Una fuga a 4 che darà non poche noie
Al km 11 va via la fuga a 4 che caratterizzerà la tappa. C'è un fugaiolo aficionado come Björn Thurau (Bora), c'è l'eritreo Daniel Teklehaymanot (MTN), che con tutta probabilità diverrà il primo eritreo al Tour de France in luglio, c'è l'olandese Maarten Wynants (Lotto NL) e c'è Romain Guillemois (Europcar). Il quartetto riesce a raggiungere il vantaggio massimo di 7'20" quando si sta per entrare nel primo circuito più lungo, intorno al km 30, poi Lampre, Cannondale e Cofidis terranno sotto controllo l'azione mantenendola riportandola sotto i 3 minuti di margine a 50 km dall'arrivo. A fare la parte del leone è Teklehaymanot, che colleziona più punti di tutti sui GPM arrivando a vestire la maglia a pois.

Ultimo scollinamento: ci prova anche Oss
Al penultimo passaggio sulla Côte du Villard Tekle e Thurau lasciano i compagni di fuga e innestano un altro passo, rendendo l'inseguimento più difficile: approcciano l'ultimo scollinamento con più di un minuto di margine sul gruppo. In molti però vogliono fare la corsa, e così mentre Thurau stacca inesorabilmente Teklehaymanot, dietro comincia una serie di accelerazioni, dalle quali parte un contropiede di Daniel Oss (BMC) che in breve si avvantaggia sul gruppo e riesce a riportarsi sull'eritreo. Dopodichè, a 11 km dal termine, quando il falsopiano dopo lo scollinamento sta per finire, è Gorka Izagirre (Movistar) a muoversi, portando via un quartetto comprendente Peter Kennaugh (Sky), Marcel Wyss (IAM) e Andrey Grivko (Astana). Questi quattro riprendono Oss (mentre Teklehaymanot non ce la fa più) e si lanciano all'inseguimento di un insistente Thurau, distante una ventina di secondi.

Poca collaborazione, Kennaugh prova l'assolo
Il quintetto è sempre a vista del gruppo, il quale però complice l'andatura sostenuta dell'ultima côte non è ben organizzato per riprenderli. Anche loro, d'altro canto, non vanno avanti con la migliore collaborazione, tant'è che riescono ad arrivare su Thurau soltanto a 3 km dal termine. E qui, complice l'Orica GreenEdge in testa per Gerrans, l'azione dei corridori in fuga sembra ormai finita: Peter Kennaugh non ci sta e rompe gli indugi con un'azione dapprima sorniona.

Colpaccio da finisseur, Modolo secondo per un soffio
Pian piano però il completo corridore mannese riesce a migliorare la sua progressione e a prendere il necessario vantaggio sul gruppo. Dennis (BMC) tenta un insegumento ma si ferma presto. Ai 200 metri è chiaro ormai che la MTN sta lanciando una volata solo per il secondo posto: Kennaugh può esultare per quella che è la sua prima vittoria stagionale, la quinta da professionista (dopo gli exploit della scorsa stagione alla Coppi & Bartali e al Giro d'Austria). Dietro Boasson Hagen dovrà cedere il secondo posto a un brillante Sacha Modolo, mentre manifesta un ottimo stato di forza Tiesj Benoot (Lotto Soudal), rivelazione della campagna del nord 2014, quarto oggi davanti a Simon Gerrans e Nacer Bouhanni.

Domani la possibile rivincita dei velocisti
Nel gruppo di 96 unità ci sono tutti i favoriti della vigilia: nessuno ha pagato le asperità odierne. Molto attenti in particolare Nibali, nelle prime posizioni sull'ultimo scollinamento del Villard, e Valverde, ottavo nello sprint finale. Domani si prospetta una tappa più tranquilla: la frazione che dalla Savoia ci porterà nell'Ain prevede sì due GPM, uno di prima e uno di seconda categoria, ma entrambi nelle fasi iniziali della tappa. Gli ultimi 60 km che portano a Villars-Les-Dombes sono pressochè pianeggianti e per Modolo sarà l'occasione di conquistare la quarta vittoria stagionale.