Diego Ulissi è tornato a far parlare di sé dopo un anno di calvario per un caso di doping quantomeno controverso. E lo ha fatto al termine di una volata strana, in cui la Lampre ha lavorato per Modolo con il treno di Ferrari e poi di Richeze. Ma Ulissi è tornato colui che aveva battuto Contador a Superga e oggi ha impostato uno sprint dalla parte opposta rispetto a quella dei suoi compagni di squadra. Geniale.
Alberto Contador ha confermato ancora una volta quanto siano fachiri i corridori. Pochi altri atleti sarebbero stati disposti a soffrire per sei ore di agonismo con una spalla e un braccio in condizioni precarie. La storia insegna che ci sono stati anche corridori capaci di portare a termine corse o tappe pur accusando fratture agli arti inferiori, che più di ogni altra parte del corpo sono sollecitati nella pedalata. Eroico.
Rigoberto Urán ha già inaspettatamente perso 1'22" da Alberto Contador, ma continua a distinguersi per una coinvolgente simpatia in seno alla sua Etixx: negli alberghi si diletta con mini-elicotteri telecomandati che svolazzano nei corridoi. Se poi gli hotel hanno un parco, "Rigo" si isola e va ad avvolgere gli alberi, standosene lì alcuni minuti per trovare una perfetta sincronia con la natura. Naif.
Tom Boonen era molto atteso sul traguardo di Fiuggi, che teoricamente è molto adatto a scattisti veloci come il fiammingo. Anche il suo entourage della Etixx gli aveva dato carta bianca. E invece l'uomo delle classiche del Nord s'è alzato a 20 km dal traguardo. Davvero incolore sin qui la prima adesione di Tom alla Corsa Rosa. Vacanziero.
Marco Bandiera è uno degli uomini di Gianni Savio nell'Androni Sidermec e come tale si vede spesso all'avanguardia, secondo la filosofia arrembante del "Principe" torinese. Bandiera, poi, oltre ad andare in fuga oggi si è reso protagonista di un gesto commovente: ha atteso che la moto Rai fosse nei pressi e ha tirato fuori un foglietto con scritta a pennarello, mettendolo in favore di telecamera: "auguri papà, rimettiti in fretta, ti voglio bene". Semplice e toccante. Tenero.
Damiano Cunego non si è fatto vedere neppure oggi, su un traguardo che qualche anno fa lo avrebbe visto trionfare con una gamba sola. Segno evidente che il veronese è ancora alla ricerca di se stesso. Riuscirà nell'impresa? Smarrito.