Giro del Trentino-Melinda 2015: Pozzovivo, il primo dei Mòcheni - Il lucano s'impone su Landa. Porte leader

Domenico Pozzovivo ha un più che discreto feeling con il Giro del Trentino. Nella corsa che, insieme al Romandia, riscalda definitivamente i motori in vista del Giro d'Italia, il lucano ha ottenuto due vittorie di tappa, nel 2010 all'Alpe di Pampeago e nel 2012 a Punta Veleno, anno in cui si aggiudicò la classifica finale. Altre tre volte (2008, 2010 e 2014) Pozzovivo è andato a podio. Oggi conquista la terza vittoria parziale sul traguardo di Fierozzo, in Val dei Mòcheni, con un'azione solitaria maturata negli ultimi chilometri. Se ieri il corridore dell'AG2R La Mondiale aveva lasciato 1'26" sulla via di Brentonico, oggi s'è rifatto, pur senza interessi. Un centro che vale molto, perché proietta il lucano, nell'immediato, tra i protagonisti della Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, già annusata un anno fa, e verso il Giro d'Italia, dove andrà per l'ennesima volta con ambizioni altissime. Proprio lui che ad ogni vitoria esulta rimarcando la sua altezza, in un'imitazione del calciatore Sebastian Giovinco che francamente denota limiti di fantasia, per Domenico.

Maxi fuga sin da subito: ci prova anche Bardet
Non prendono il via Linus Gerdemann, Alexander Komin e Mikel Nieve, prezioso uomo di fatica per il nuovo leader, Richie Porte. Dopo 15 km si forma la prima fuga, con all'interno Paul Voss (Bora-Argon 18), Hubert Dupont (AG2R La Mondiale), Simone Andreetta (Bardiani-CSF), Gustav Erik Larsson (Cult), Omar Fraile (Caja Rural-Seguros RGA) e Lukas Pöstlberger (Tirol). Si uniscono subito Hugo Houle (AG2R La Mondiale), Davide Malacarne (Astana), Nathan Brown (Cannondale-Garmin), Marco Frapporti e Fabio Taborre (Androni Giocattoli-Sidermec), Mauro Finetto (Southeast), Artem Ovechkin (RusVelo), Natnael Behrane (MTN Qhubeka) e Cesare Benedetti (Bora-Argon 18). Anche Jorge Camilo Castiblanco (Colombia) prova a ricongiungersi, ma viene ripreso dal plotone di Richie Porte. Il vantaggio dei fuggitivi è di 1'14", ma dal gruppo principale prova ad uscire il francese dell'AG2R La Mondiale, Romain Bardet. Guadagna un minuto sul gruppo di Porte e si avvicina ai battistrada. Arriverà a 30", poi verrà ripreso dalla Sky, per nulla intenzionata a lasciar campo libero al transalpino (in classifica generale ha solo 1'30" da Porte). A Borgo Valsugana il gruppo deve recuperare ai battistrada 3'15", al Gpm di Montagnaga è Pöstlberger a precedere Malacarne e Dupont. Il gruppo scollina a 2'32". Si avvicina il Passo Redebus e restano davanti solo in dieci: Dupont, Houle, Malacarne, Brown, Berhane, Larsson, Benedetti, Voss, Fraile e Pöstlberger. Il vantaggio sul gruppo del leader è di 1'08".

Sul Redebus la Nippo tira, davanti restano in sei
Iniziato il Redebus, nel plotone principale è la Nippo-Vini Fantini di Damiano Cunego a fare l'andatura, mentre davanti rimangono Hubert Dupont, Davide Malacarne, Natnael Berhane, Cesare Benedetti, Paul Voss ed Omar Fraile, con 47" sul plotone. Francesco Manuel Bongiorno allunga insieme a Rodolfo Andrés Torres, andando a riprendere Hugo Houle, staccatosi nel frattempo. Il forcing dell'Astana preannuncia una bell'azione di Diego Rosa, che si porta dietro Torre, Dupont e Bardet. Al Gpm Torres precede di 12" proprio Rosa, Dupont e Bardet, mentre il gruppo di Porte è a 40". Inizia la discesa verso Canezza, da dove inizia l'ascesa finale verso Fierozzo. Mancano 15 km alla fine ed il gruppo principale, con la Sky al lavoro per Porte, è distante solo 45" dal quartetto di testa. Sulla salita finale il primo a perdere contatto dai battistrada è Dupont, raggiunto da Porte, Cunego, Meintjes e Pozzovivo. Siutsou, come accaduto già ieri sul Santa Barbara, si sobbarca gran parte del lavoro di inseguimento e così arriviamo ai -4 con il terzetto di testa a soli 29". Scattano intanto dal plotone di Porte Louyis Meintjes (ripreso), poi Edoardo Zardini. Ci prova anche Damiano Cunego, che si porta dietro Stefano Pirazzi ed il leader Richie Porte.

Pozzovivo va via ai -2 e non lo rivedono più
I battistrada vengono ripresi e Domenico Pozzovivo, riportatosi sugli attaccanti, allunga ulteriormente ai -2, andandosene da solo. È uno scatto che fa male, quello del lucano, il cui vantaggio aumenterà sempre leggermente, ma in maniera costante. E sul traguardo di Fierozzo, così come già accaduto a Pampeago e Punta Veleno, è Pollicino ad esultare. Alle spalle del lucano si piazza Mikel Landa, che chiude a 5" davanti a Richie Porte, Romain Bardet e Damiano Cunego. Sesto a 13" Rodolfo Andrés Torres, poi Dario Cataldo a 15", con Diego Rosa, mentre Louis Meintjes paga 17", chiudendo insieme a Leopold König, José Mendes ed Edoardo Zardini. La classifica generale vede al comando sempre Richie Porte, che ora vanta 22" su Mikel Landa e 58" su Leopold König. A 1'11" Dario Cataldo, con Damiano Cunego a 1'13", José Mendes a 1'15", Domenico Pozzovivo a 1'32", Louis Meintjes a 1'33", Romain Bardet a 1'34", Edoardo Zardini a 1'37". Rodolfo Andrés Torres mantiene il primato tra gli scalatori, respingendo l'attacco di Lukas Pöstlberger, mentre tra i giovani Louis Meintjes è saldamente al comando (ha 5'38" su Merhawi Kudus e 5'57" su Emanuel Buchmann).

Nell'ultima tappa spazio alla fantasia
Domani quarta ed ultima tappa, la meno complicata di quelle in linea: saranno 161.5 km da Malè a Cles, con due salite di seconda categoria, quella di Fondo dopo 73.1 km ed il Passo Predai a 60 km dal traguardo. Arrivo su cui si transiterà due volte e che i corridori avranno modo di studiare a memoria; non sarà pianura, dopo il Passo Predaia, ma tanti su e giù che potrebbero favorire l'imboscata di chi ne avrà forze e voglia. O, più verosimilmente, concedere un'opportunità ad attaccanti parecchio coraggiosi.