Tre Giorni di La Panne 2015: Wiggins chiude in bellezza - È sua l'ultima crono della vita. Al mattino Kristoff al millimetro

Alexander Kristoff e Bradley Wiggins, due corridori dallo stato d'animo profondamente diverso, ma forse non si può dire lo stesso della condizione fisica. Intendiamoci: il norvegese è in stato di grazia, vince la sua prima Tre Giorni di La Panne conquistando tre tappe su quattro e si presenta al Fiandre di domenica come strafavorito - non è detto sia un bene. Il britannico è al tramonto della sua carriera su strada, visto che dopo la Parigi-Roubaix, primo obiettivo stagionale del Sir, si dedicherà completamente alla pista. Oggi ha vinto la cronometro conclusiva della Tre Giorni di La Panne, l'ultima disputata con la maglia iridata guadagnata a Ponferrada, e tra due domeniche sarà in prima fila per la classica del pavé. Kristoff e Wiggins sono sicuramente gli atleti ed i personaggi della giornata di oggi. Due semitappe, due grandi atleti. Al mattino è stato il norvegese a portarsi a casa la terza tappa della Tre Giorni di La Panne, primo atleta a farlo. Dopo le vittorie di Zottegem e Koksijde, poteva rilassarsi e godersi la sua maglia di leader. Invece no. Ha tenuto dietro André Greipel per pochissimo, tre decimillesimi di secondo. In pratica sei millimetri.

Al mattino fuga a 12: anche Pozzo, Tedeschi e Zhupa
Nella mattinata 114.4 km attorno a De Panne, solita fuga, appunto del mattino, e chiusura in volata. Subito davanti Kenny De Ketele (Topsport Vlaanderen-Baloise), Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert), Timothy Stevens (Vastgoedservice-Golden Palace), Antoine Warnier (Wallonie-Bruxelles), Julien Vermeulen (Etixx-QuickStep), Pim Ligthart (Lotto-Soudal), Morgan Lamoisson (Europcar), Troels Rønning Vinther (Cult), Mattia Pozzo (Nippo-Vini Fantini), Ivar Slik (Roompot), Mirko Tedeschi ed Eugert Zhupa (Southeast). Hanno subito un bel gruzzoletto, 1'20" sul plotone, che però non sale troppo. Li terranno sempre lì, con un minutino di vantaggio, perché Kristoff vuole anche questa volata.

Van Melsen ci prova, Kristoff al millimetro su Greipel
Vengono ripresi ai -10, ma Kevin Van Melsen riparte ai -5, provando l'azione solitaria. Resiste fino ai -3, arrivando ad avere 25" sul gruppo tirato dalla FDJ, ma ai -2 siamo di nuovo tutti insieme. La volata è lanciata da Alexander Kristoff, che come di consueto parte davanti. Al suo fianco Andrea Guardini, a ruota André Greipel. Il veronese dell'Astana non tiene la velocità del norvegese mentre il Gorilla rimane al coperto più tempo possibile, poi ai 50 metri lancia la sua rimonta. Colpo di reni, parità. Chi ha vinto? Nemmeno il fotofinish riesce a stabilirlo. Alla fine la spunta Kristoff per un niente, tre decimillesimi, sei millimetri, più o meno. In terza piazza un buon Sacha Modolo, quindi Andrea Guardini, l'ottimo Jakub Mareczko, Raymond Kreder, Dylan Gronewegen, Marc Sarrau, Enrique Sanz ed Antoine Demoitie. Alexander Kristoff partirà per ultimo nella crono, con un vantaggio di 22" su Stijn Devolder e 23" su Lars Ytting Bak. Il temibile Bradley Wiggins è lontano, a un minuto dal norvegese.

Sergent e Van Keirsbulck, buoni tempi nella crono
La crono è la solita, 14.2 km nell'abitato di De Panne. Bradley Wiggins parte da favorito, e perché la condizione sta ineluttabilmente salendo in ottica Roubaix, e perché sarà l'ultima prova disputata fasciato dall'iride. Il primo tempo di riferimento è di Jesse Sergent, che stacca un 18'17" buono, non buonissimo. Gli serve comunque per tenere Jens Mouris a 13" e Danny Van Poppel a 45". Con un 18'25" Mads Pedersen strappa il terzo posto al giovane Van Poppel, portandosi a 30" da Sergent. Il neozelandese della Trek cade allorché il vincitore della Tre Giorni di La Panne 2014, Guillaume Van Keirsbulck, migliora di 10" il suo tempo: 18'07" e primo posto provvisorio. Molto provvisorio, dato che sta per partire Bradley Wiggins. La sua prova è da... Wiggins. Pulito, schiena parallela all'asfalto, stile impeccabile, velocità ottima. E poi quell'iride, come brilla nel sole belga. Il britannico chiude la sua ultima crono in 17'49", primo a scendere sotto i 18'. Ora sono pochi coloro i quali possono impensierirlo.

Wiggins corre da Wiggins, Kueng lo impensierisce
Luke Durbridge nel 2014 chiuse quarto proprio in questa crono, ad appena 7" dal vincitore Maciej Bodnar, ma l'australiano è lontano parente di quello di dodici mesi fa. Parte forte ma chiude a 31" da Wiggins. Meno uno. Chi invece va fote, e nemmeno troppo sorprendentemente, è Stefan Kueng. Lo svizzero della BMC nel 2014 è stato Campione europeo di specialità, guadagnandosi anche un bel bronzo a Ponferrada, sempre nella crono. Oggi prende il via a tutto gas e l'intertempo gli dà ragione: è ad appena 6" da Wiggins e ci crede. Al traguardo sarà secondo a soli 10" dal Sir: se la vittoria di peso tra i pro' non arriva oggi, non è lontana. Stijn Devolder ed Alexander Kristoff lottano per la generale, separati da 22": il belga della Trek sembra avere un buon passo ma chiude male, staccato di 19" da Wiggins. Alexander Kristoff invece, come se non avesse corso in mattinata (e non avesse un Fiandre davanti) piazza lì un 18'07" che gli vale il terzo posto. Non solo uomo da volate, né da classiche, né da crono. Un uomo per tanti terreni.

Alexander Kristoff 3° nella crono: la Tre Giorni è sua
La classifica finale della prova vede Bradley Wiggins prevalere su Stefan Kueng per 10", poi un superbo Alexander Kristoff a 18", stesso distacco di Guillaume Van Keirsbulck, quarto. Quinta piazza riservata a Stijn Devolder a 19", seguito da Jesse Sergent a 28", Luke Durbridge a 31", Julien Vermote a 34", Yves Lampaert a 35", Jens Mouris a 41". La classifica generale finale premia un grandissimo Alexander Kristoff, primo norvegese a portarsi a casa la Tre Giorni di La Panne. Lascia a 23" Stijn Devolder, a 42" Bradley Wiggins, a 50" Stefan Kueng, a 58" Sean De Bie, a 59" Lars Ytting Bak, a 1'13" Luke Durbridge, a 1'16" Julien Vermote, a 1'17" Yves Lampaert, a 1'20" André Greipel. Con un Alexander Kristoff con questa gamba ed un Bradley Wiggins completamente concentrato sulla sua ultima apparizione su strada della vita, la Parigi-Roubaix che si correrà tra dieci giorni, e senza contare la marea di protagonisti che non hanno corso o si sono nascosti in questi tre giorni di vento, pavé, muri, ventagli, volate, agguati e prove di forza sul passo, lo spettacolo per la Settimana Santa sembrerebbe assicurato.