Tour de Langkawi 2015: Reguigui in salita, mani sulla corsa - Agnoli e Chirico si piazzano a Bukit Fraser

Ora che la tappa regina del Tour de Langkawi 2015 è andata in cassazione, a un giorno dalla fine della corsa malese possiamo dire che sarà difficile che qualcuno tolga la vittoria a Youcef Reguigui. Algerino, 25enne, il corridore della MTN-Qhubeka ha vinto l'arrivo in salita di Bukit Fraser (o Frasers Hill, se vogliamo dirla all'ammeregana) regolando un gruppetto in volata, e grazie ai 10" di abbuono che ha così conquistato ha messo abbastanza spazio (10", appunto...) tra sé e i suoi immediati inseguitori nella generale.

Domani, nel "tappino" conclusivo da Kuala Kubu Bharu alla capitale Kuala Lumpur (neanche 100 km) sarà molto difficile che qualcuno possa guadagnare abbastanza abbuoni da colmare il gap rispetto al nordafricano (il finale in volata è abbastanza scontato, e in precedenza ci sono in palio al massimo 9" di bonus ai traguardi volanti). Edizione in tono minore, questa del Langkawi, visto che in una corsa già di suo molto piana, quando viene a mancare l'unico traguardo significativo (quello di Genting Highlands, saltato per lavori stradali sulla salita simbolo del TDL), è fatale che i valori si appiattiscano ancor più del solito.

Vittoria comunque significativa per la MTN, che rinverdisce la tradizione sudafricana nella corsa (nel 2005 e nel 2006 vinsero Ryan Cox e David George, appunto sudafricani), ma importante soprattutto per Reguigui, che è al successo principale di una carriera in cui fin qui si era segnalato più che altro come velocista. Aver tenuto su un'ascesa di 30 km (in realtà tutta un falsopiano, appena più duro negli 8 km finali) rappresenta comunque un buon salto di qualità per il ragazzo.

Chicchi e Bertazzo in fuga, ma la Sky non perdona
Francesco Chicchi e Liam Bertazzo sono i due italiani che si sono inseriti nella fuga del giorno. Partita al km 14 e composta anche dal coreano Sung Baek Park e dal malese Azman Zulkifli, l'azione è passata da un vantaggio massimo di 7'40" al km 30, ma è poi stata limitata dal lavoro svolto principalmente dalla Sky in testa al gruppo.

La formazione britannica aveva in animo di mettere Sebastián Henao nelle migliori condizioni per colpire, e ciò ha prodotto uno svolgimento della tappa a dir poco noioso: una volta annullata la fuga lungo l'ascesa di Bukit Fraser (Bertazzo è stato l'ultimo a mollare, dopo aver allungato sugli altri attaccanti della prima ora a 50 km dalla fine), quello cui si è assistito è stata una processione nerazzurra.

Tirando incessantemente il gruppo, la Sky l'ha via via selezionato fino a una decina di unità, e nessuno è riuscito a evadere dal ferreo controllo dei compagni di Henao e a proporre qualche attacco alternativo. Va detto che le caratteristiche della salita mettevano la Sky decisamente al riparo da sorprese: anche volendo, sarebbe stato difficile per chiunque imbastire un'azione di rottura, visto che le pendenze erano proprio adattissime al tipo di interpretazione imposto dal team di Brailsford.

Agnoli e Chirico ottimi piazzati nella volata di Reguigui
Si è arrivati così in una decina di uomini - come detto - all'ultimo chilometro. In testa c'era Ian Boswell, sempre al servizio di Henao. Ai 500 metri Pieter Weening ha tentato un bell'anticipo, ma non ha avuto spazio perché Valerio Agnoli tra gli altri ha impedito che si creasse un buco. Ai 300 metri, come una scheggia, Youcef Reguigui è uscito dalle retrovie del drappello ed è andato a imporsi con grande autorità, prendendo la testa prima della chicane conclusiva, su cui gli è stato sufficiente assecondare le traiettorie per chiudere in maniera naturale il passaggio a chicchessia.

Henao si è dovuto accontentare del secondo posto, e al terzo si è inserito Agnoli, precedendo Luca Chirico, autore di una buona prestazione. Il 22enne della Bardiani aveva anche tentato di seguire Weening ai 500 metri, ma ha dovuto poi limitarsi a gestire il finale, chiudendo al quarto posto. Al quinto posto si è piazzato Paco Mancebo, al sesto Weening, quindi troviamo con lo stesso tempo del vincitore anche Jacques Janse Van Rensburg, Rodolfo Torres, Jesper Hansen e Pierre-Luc Périchon, decimo e ultimo del drappello di testa (Boswell ha perso qualche metro nella volata).

Tutto ciò porta a una classifica in cui Reguigui comanda con 10" su Henao, Périchon e Mancebo, 12" su Agnoli, 16" su Chirico, Hansen, Torres e Janse Van Rensburg, 22" su Boswell e 28" su Weening; l'ex leader Caleb Ewan come da pronostico è naufragato sulla salita finale. In ogni caso, avremo una corsa di 8 giorni che andrà a chiudersi con 11 corridori nello spazio di mezzo minuto: onestamente speriamo che in futuro la gara asiatica riesca a proporre uno spartito un po' più intrigante, al di là delle tante volate che si susseguono come da tradizione.