Giro di Svizzera 2014: Fulmine Cavendish, Degenkolb si perde - Mark sprinta su Lobato e Sagan. Modolo buon 4°
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- Team Giant - Shimano 2014 [6]
- Tinkoff - Saxo 2014 [7]
- Wanty - Groupe Gobert 2014 [8]
- Alexander Kristoff [9]
- Daniel Teklehaymanot [10]
- Danny Van Poppel [11]
- Davide Appollonio [12]
- Jonas Vangenechten [13]
- José Joaquín Rojas Gil [14]
- Juan José Lobato del Valle [15]
- Laurens De Vreese [16]
- Mark Cavendish [17]
- Matthew Harley Goss [18]
- Peter Sagan [19]
- Sacha Modolo [20]
- Tom Dumoulin [21]
- Tony Martin [22]
- Uomini [23]
Mark Cavendish non è facile da battere. Non parliamo poi sui 200 metri, è impresa improba. Oggi il britannico dell'Isola di Man l'ha dimostrato nuovamente, come se servissero ulteriori prove, mettendo tutti in riga sul traguardo leggermente a salire di Ossingen, in una tappa decisamente da velocisti.
Erano 202.9 i chilometri da Heiden ad Ossingen, non un metro di pianura, è vero, ma nemmeno troppa salita. Costanti mangia e bevi, due Gpm di quarta categoria, un circuito nel finale, con la salita di Benken. I fuggitivi non chiedevano niente di meglio, così dopo 26 km vanno via l'eritreo della MTN Qhubeka Daniel Teklehaymanot ed il belga della Wanty-Groupe Gobert Laurens De Vreese.
Guadagnano un paio di minuti, arriveranno ad un massimo di quattro dopo 60 km. Il più classico dei copioni delle tappe da velocisti. Dietro Giant-Shimano, Tinkoff-Saxo ed Omega Pharma-Quick Step gestiscono e controllano, allungano o rallentano, giusto per non arrivare troppo presto (o troppo tardi) sui due battistrada.
Praticamente non partito Daniele Ratto: il corridore della Cannondale cade nel tatto neutralizzato prima della partenza. Di proseguire, non se ne parla, tanto è il dolore. Si va in ospedale, la diagnosi è spietata: frattura scomposta pluriframmentaria della clavicola destra, verrà operato domani a Brescia. Tornando in corsa, a 70 km dal termine la coppia di testa conserva sempre 2'31", non succede un granché nel gruppo.
Al primo passaggio sul Gpm di Benken Teklehaymanot precede De Vreese, mentre al terzo posto c'è Niki Terpstra, fresco di rinnovo con l'Omega Pharma-Quick Step, che porta a casa un punticino. L'ultimo passaggio sul traguardo di Ossingen vede Teklehaymanot e De Vreese con 1'09" nei confronti del gruppo. Lì una caduta manda a terra un CCC Polsat e Bradley Wiggins, che si rialza senza fretta per poi ripartire.
Davanti si lotta per riprendere Teklehaymanot e De Vreese, che ai -16 vedono il gruppo alle loro spalle: tirano Tinkoff-Saxo ma soprattutto Omega e Giant-Shimano. Teklehaymanot viene staccato da De Vreese ma ai -14 il gruppo è finalmente compatto. Si vola verso Ossingen, verso una volata atipica. L'arrivo con la strada leggermente ascendente chiama a raccolta i velocisti à la Sagan, ma la Giant-Shimano tira, tira e tira. Degenkolb, purtroppo per gli olandesi, non c'è.
Se la ride Cavendish, che viene portato fuori benissimo dal fido Renshaw, poi vede che Lobato sta per partire ed anche Modolo è lì in agguato. E allora dà una sgasata delle sue. Nessuno resiste all'uomo più veloce dell'Isola di man, che batte Juan José Lobato e Peter Sagan. Ai piedi del podio Sacha Modolo, poi Alexander Kristoff, Danny Van Poppel, Jonas Vangenechten, Davide Appollonio, José Joaquín Rojas e Matthew Goss. Undicesima piazza per Jacopo Guarnieri.
Tony Martin conserva la leadership con 6" su Tom Dumoulin e 10" su Sagan, poi Mollema a 17", Slagter a 23", Formolo e Ion Izagirre a 27", Kreuziger a 28", Frank, Cattaneo e Kennaugh a 29". Domani altra tappa tranquilla, 183.6 km da Ossingen a Büren an der Aare. Saliscendi con quattro Gpm, due di terza categoria (Bözbergstrasse e Staffelegg), altrettanti di quarta (Zurzibergstrasse e Biezwilerstrasse). L'arrivo in volata è praticamente già scritto. Il vincitore, forse, anche.