Critérium del Delfinato 2014: Trofi alpestre, che fuga saporita! - Trofimov a Gap in solitaria, Caruso ottavo

Se si arriva a Gap, chi l'ha detto che non debba esserci distacco tra il primo e chi insegue? Così accadde lo scorso anno al Tour, nella sedicesima tappa, partenza da Vaison-la-Romaine e vittoria di Rui Alberto Faria da Costa. Così accade nella quarta frazione del Critérium del Delfinato, 167.5 km da Montélimar a Gap.

Non tocca a Rui Costa stavolta, ma a Yury Trofimov, classe '84, russo dal raro entusiasmo, sarà perché di alzare le braccia al cielo non gli capitava dal lontano 7 aprile 2009: era la seconda tappa della Vuelta al País Vasco, regolò Rein Taaramäe e Ben Swift in quel di Villatuerta.

Viene dalla MTB (argento ai Mondiali di Kaprun 2002 tra gli Juniores, oro a Livigno 2005 da Under 23), passa all'Omnibike Dynamo Moscow, poi nel 2008 Evgeny Sokolov, membro della Vendee U, lo segnala a Jean-René Bernadeau. Trofimov si accasa per tre anni alla Bouygues Télécom. La Katusha se lo prende nel 2011 ma il rendimento non è esattamente quello che ci si aspettava.

Trofimov prova, riprova, ma questa vittoria proprio non arriva. Oggi ha provato ad andare in fuga, per l'ennesima volta, ed ha estratto un numero mica male: allungo sull'ultima salita di giornata, il Col de Manse, e via da solo fino al traguardo.

Faceva parte di un gruppo di 13 uomini partiti dopo 21 km dei 167.5 previsti nella Montélimar-Gap, due soli colli da scalare, la Côte de Rosans dopo 80 km ed il Col de Manse a 12 km dall'arrivo. In fuga con Yury Trofimov troviamo Andriy Grivko (Astana), Christian Meier (Orica-GreenEDGE), Imanol Erviti (Movistar), Maxime Bouet (AG2R), Romain Sicard (Europcar), Pim Lightart (Lotto), Gustav Erik Larsson (IAM), Damiano Caruso (Cannondale), Bob Jungels (Trek), Peter Velits (BMC), Jan Bakelants (Omega Pharma-Quick Step) e Lars-Petter Nordhaug (Belkin).

Il vantaggio sale ma non troppo, 4'50" il margine massimo dopo 60 km, poi la Sky di Chris Froome prende in mano la situazione ed il margine scende. Non basterà per ricongiungere gruppo maglia gialla e fuggitivi. Sulla Côte de Rosans il primo a passare è Bakelants su Jungels e Grivko, gruppo a 4'25". La maglia a pois di Kévin Réza è al sicuro anche per oggi. Bakelants si prende anche il traguardo volante di Veynes su Meier ed ancora Grivko, il gruppo è a poco meno di 4'.

Froome fora e Geraint Thomas si ferma fedele ad attenderlo. Rientrerà senza problemi. Inizia il Col de Manse e davanti accelerano Caruso, Bouet e Velits. Li riprendono. Dietro invece esce dal gruppo Thomas Voeckler, si accoda Tony Gallopin. Non durerà molto neanche la loro avventura, gli Sky sono ben svegli in testa la plotone, che ora ha solo 2'18" dai fuggitivi. In testa non si placano scatti ed accelerazioni, con Damiano Caruso che ci prova, Yury Trofimov che segue il siciliano della Cannondale (ma in predicato di passare alla BMC) e se ne va.

Dietro altra accelerata, stavolta è il turno della coppia AG2R LA Mondiale formata da Jean-Christophe Péraud e Romain Bardet, Si accodano Tejay Van Garderen, ormai fuori classifica, e Ryder Hesjedal, anch'egli non pericoloso per Froome. Un rilancio proietta Bardet all'immediato inseguimento dei tredici fuggitivi, con Van Garderen ed Hesjedal che raggiungono il francesino. Davanti Trofimov guadagna terreno e scollina da solo, poi Bakelants, Velits, Caruso e gli altri a seguire. Gruppo a due minuti e mezzo.

Nella discesa Trofimov prende qualche rischio ed al primo tornante è vittima dell'asfalto in via di scioglimento, scivoloso. Va un po' lungo ma resta in piedi. Cadranno invece, poco più giù, Erviti e Jungels. Nel gruppo tira la Sky ma anche una volta terminata la discesa Trofimov resiste e ai contrattaccanti e al gruppo.

Vittoria in solitaria, braccia alzate e zip completamente aperta, per la felicità di Katusha, Itera, Gazprom e compagnia. A 23" il secondo classificato, lo svedese della IAM Gustav Erik Larsson, a 25" Pim Ligthart, a 28" Lars Petter Nordhaug, Peter Velits, Maxime Bouet, Jan Bakelants e Damiano Caruso. A 1'31" Andriy Grivko, Ryder Hesjedal, Christian Meier, Romain Sicard, Imanol Erviti, Romain Bardet e Tejay Van Garderen. A 2'10" il gruppo, regolato dal belga dell'Orica Jens Keukeleire.

Classifica generale immutata, con Froome che conserva 12" su Contador, poi Kelderman a 21", Talansky a 33", Van den Broeck a 35", Nibali a 50", Bouet a 1'01", Zubeldia e Fuglsang a 1'22", Adam Yates a 1'31". Domani quinta tappa, 189.5 km da Sisteron a La Mure. Sarà una frazione molto movimentata, con sei Gpm ed un circuito finale sulle alture della Matheysine. Chi vorrà provare a mettere in difficoltà Froome ed i suoi Sky avrà dalla sua il terreno. E le gambe?