Giro d'Italia 2014: Il giudice finale è lo Zoncolan - Dichiarazioni e Tweet della 19a tappa. Aru: «Non faccio promesse»

Dato il fisico da scalatore oggi il nostro uomo faro in salita sarà lui!! pic.twitter.com/R3akU5IIKR [10]

— Enrico Barbin (@barbenry) 31 Maggio 2014 [11]

Special fan directly from Japan just for @TeamSky [12] at #giro [13] Thanks for the present! pic.twitter.com/YQO3b1kihx [14]

— Dario Cataldo (@DarioCataldo) 31 Maggio 2014 [15]

Ancora Sono contento Grazie per il sostegno a tutti! I'm happy to hear people call my name from the start until top of CimaGrappa! #giro [13]

— Fumiyuki Beppu (@Fumybeppu) 30 Maggio 2014 [16]

Oggi prima della partenza rimpatriata con il nostro ex compagno @AgostiniStefano [17]! pic.twitter.com/2Rs3nouLdr [18]

— ALAN MARANGONI (@ALANMARANGONI) 30 Maggio 2014 [19]

Thx to the supporter who repaired my chain after I broke it @5km [20] from the finish! Too bad it broke again @1km [21]. Hope I make it in time #giro [13]

— Kenny Dehaes (@Kennydehaes) 30 Maggio 2014 [22]

Thx @giroditalia [23]! You've treated me like an animal on Gavia and Stelvio and now after 2 mechanicals I need to go home! Grande Giro di merda

— Kenny Dehaes (@Kennydehaes) 30 Maggio 2014 [24]

Monte Grappa???beh uno spettacolo di gente...da brividi e grazie a tutti!!!grandi tifosi e grandi appassionati...il ciclismo vi ringrazia!!

— Valerio Agnoli (@AgnoliValerio) 30 Maggio 2014 [25]

Wat een bijzondere dag gister!Bedankt voor alle felicitaties :) @josvanemden [26] @TeamBelkin [27] #kortsteaanzoekooitvolgensmy [28] pic.twitter.com/STuCuHIatH [29]

— Kimberly Herpelinck (@kherpelinck) 31 Maggio 2014 [30]

Fabio Aru (Astana): «Avevamo programmato con Paolo Slongo di non partire troppo forti in pianura. Il piano era quello di spingere a tutta negli ultimi 15 chilometri e sono contentissimo per come è andata. Faccio i complimenti anche a Quintana. Non mi aspettavo di essere già così vicino ai grandi, ho cercato di lavorare e fare le cose meglio possibile. Il secondo posto? Ho imparato che le corse a tappe finiscono all'ultimo metro dell'ultima tappa. Non faccio promesse, lo Zoncolan è una montagna durissima e io ho ancora tanta esperienza da fare».

Nairo Quintana (Movistar): «Credo di aver fatto un importante passo avanti sulla strada della vittoria di questo Giro. Oggi ho fatto tutto ciò che la gente voleva vedere, tutto quello che mi continuavate a chiedere di fare. Non volevo dirlo prima ma oggi avevo tutto quello che ci vuole per vincere la tappa e magari anche il Giro. Ho preparato questa cronometro fin nei dettagli e sono orgoglioso del grande risultato. Credo che la generazione del 1990 sia una buona annata di corridori, oltre a me, c'è Aru, ma anche Sagan che è fortissimo e Kwitakvoski. Dobbiamo continuare a migliorarci per battere tutti quelli che sono ancora al vertice in queste gare. Credo che per il momento siamo tutti allo stesso livello e possiamo migliorare ancora molto. Il Tour dello scorso anno mi ha dato molto perchè mi ha permesso di dimostrare al mondo chi è Nairo Quintana. Il Giro di quest'anno è la conferma che sono molto forte nelle gare a tappe. Sono entrambe corse molto importanti, ora il mondo sa che sono in grado di lottare per tre settimane. Il Giro d'Italia è favoloso, gli spettatori, le montagne, molto molto emozionante soprattutto per chi come me ha avuto la fortuna di indossare la Maglia Rosa. Domani sarà una tappa molto importante, ho visto lo Zoncolan, anche se non sono riuscito a provarlo tutto perchè c'era la neve. La considero una salita molto dura. Vedremo le sensazioni che avrò io e poi con la squadra decideremo la tattica. Se staremo bene potremmo anche provare a vincere la tappa, non solo con me ma anche con qualche compagno, senza dimenticare che uno dei miei compagni ha già vinto sullo Zoncolan...».

Rigoberto Urán (Omega Pharma): «Mi sono preparato per la cronometro molto bene durante la mattina, la ricognizione mi ha sicuramente aiutato. Sapevo che al primo intermedio avevo il secondo miglior tempo, è stato un ottimo tratto per me quello. Sulla salita ho preso il mio ritmo, ho dato tutto e penso di aver fatto una buona prova in questa difficilissima cronoscalata. Domani sarà un'altra giornata impegnativa. L'ultima salita non sarà facile, è ripidissima e sarà dura fare grandi distacchi su qualcuno. Vedremo domani come andrà: noi daremo il nostro meglio e daremo battaglia fino alla fine».

Stefano Pirazzi (Bardiani): «La salita finale in mezzo a due ali di folla era veramente dura. Sono salito sempre con il mio passo cercando di non strafare specie nella prima parte. Un 12° posto che mi soddisfa considerando chi mi è arrivato davanti, unico rammarico di essere arrivato a pochi secondi dalla top-10».

Domenico Pozzovivo (AG2R): «Ho fatto del mio meglio in questa cronometro e sono soddisfatto per il risultato. Ad ogni modo oggi Quintana e Aru erano inavvicinabili. Questa prova mi permette di rientrare nei primi 5 della classifica generale: cercherò di mantenere questa posizione domani sullo Zoncolan dove proverò a puntare anche alla vittoria di tappa che è uno dei nostri obiettivi in questo Giro».

Sebastian Henao (Sky): «Sono molto contento della mia gara: la salita mi piace e sono stato in grado di trovare un buon ritmo. Riuscire ad essere nei primi 10 in mezzo a tanti grandi nomi è stato fantastico. Ovviamente sono contentissimo di come è andata la corsa per me fino ad ora: è il mio primo grande giro, il mio primo anno in squadra e sono ancora molto giovane. Ho imparato tantissimo e fare un Giro con la Sky è un vero privilegio. È bello vedere così tanti colombiani sulle strade, in alcuni momenti sembra di essere a casa. Sono sicuro che il prossimo anno ci saranno ancora più tifosi colombiani al Giro».

Cadel Evans (BMC): «Tecnicamente ho fatto una cronometro abbasranza buona. Non si può mai essere perfetti ma si può sperare di esserci vicino. Per quello avevo sono riuscito ad ottenere il massimo possibile sulla strada. Lo Zoncolan non è una salita lunga ma è molto, molto impegnativa. Siamo nella terza settimana di una grande giro molto duro e può ancora succedere molto. Come abbiamo visto oggi, le piccole differenze diventano enormi in una terza settimana, specialmente in un Giro impegnativo come questo».