Giro d'Italia 2014: Giornata lunga verso Montecassino - Dichiarazioni e Tweet della 5a tappa. Ulissi: «Cerco seconda vittoria»

Yeah today's stage is only 257 km! Plus 6 k neutral and 10 k after the stage to the bus !!!

— Dylan van Baarle (@DylanvanBaarle) 15 Maggio 2014 [10]

Forgot how long a K is;) bit early + quick reaction from bunch! #willTryAgain [11]

— Nicholas Roche (@nicholasroche) 14 Maggio 2014 [12]

Diarrhea and racing a grand tour, is not a good combination and sure not for 2 days in a row. Suffered like a pig!

— Tom Stamsnijder (@Tom_Stamsnijder) 14 Maggio 2014 [13]

Direi non troppo fortunato come inizio di Giro..caduta in Irlanda...bronchitina...mi cadono davanti in salita...cado io in discesa..basta??

— Enrico Gasparotto (@enrigasparotto) 14 Maggio 2014 [14]

Diego Ulissi (Lampre): «Sono davvero molto contento, per un italiano è bellissimo vincere al Giro e per è già la seconda volta, dopo Tirano nel 2011. Sono anche riuscito a dimostrare che qualcosa di buono forse so farlo anch'io. Sono rimasto attardato ai meno 17 dall'arrivo in seguito alla caduta. I miei compagni però mi hanno aiutato tantissimo e sono riuscito a rientrare velocemente. Poi il finale avevo un'ottima gamba, ci ho creduto ed è andato tutto per il meglio. Ieri sera prima di andare a letto pensavo e sognavo questo finale, poi tra pensarlo e farlo ce ne passa, però sono molto contento per come sono riuscito a correre oggi. Era una tappa che avevo messo nel mirino perchè il finale mi piaceva molto, i pronostici mi davano favorito per cui anche voi ci credevate! L'obiettivo era vincere una tappa e ci sono riuscito. Adesso cercherò di vincere la seconda e se fosse necessario potrei anche aiutare i miei due compagni Cunego e Niemec. Ho ancora 24 anni, ne compierò 25 a luglio, ho vinto 16 corse di cui 2 tappe al Giro e altre corse World Tour, penso che più di così in questi primi anni da professionista non avrei potuto ottenere. Il processo di crescita deve essere tranquillo ma costante, questa è la cosa che più mi importa e credo che continuerò a lavorare con questo obiettivo».

Michael Matthews (Orica): «Oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra molto forte che merita questa Maglia Rosa per tutto il lavoro fatto oggi per tenere la corsa. Nel finale non è andata esattamente come mi aspettavo. Molti erano stanchi, gli scalatori non attaccavano, Quintana ha avuto un problema alla ruota, io non sono riuscito a lanciare la volata che avrei voluto lanciare ma va benissimo così, sono riuscito ad arrivare a ruota dei primi e indosso ancora la Maglia Rosa. Il mio obiettivo prima del Giro era di provare a tenere la Maglia fino alla tappa di domani. Certo, facendo bene oggi, potrei anche fare bene domani, però non è scontato. Da dopo domani invece, considerato il disegno delle tappe, potrebbe diventare più difficile per la squadra controllare la corsa per tenere la Maglia Rosa. Di certo daremo il massimo per tenerla il più a lungo possibile.».

Ivan Basso (Cannondale): «Era la prima tappa di media montagna, con arrivo un nervoso, e sono contento di aver chiuso davanti. Queste frazioni, anche se non determinano in maniera netta la classica, non sono mai da sottovalutare. È stata anche una giornata dura per il vento e la pioggia nel finale. Le sensazioni sono buone e migliorano, questo è ciò che conta ora. Ogni giorno buono è un'iniezione di fiducia per il morale. Avanti così».

Elia Viviani (Cannondale): «Il disappunto di ieri è stata la molla per inventarmi qualcosa oggi. L'obiettivo era solo il traguardo intermedio per vestire la maglia rossa, non certo la vittoria di tappa. Sono contento di esserci riuscito e di aver in parte riscattato la delusione di ieri. Volevo dare un segnale di carattere. Non sono tipo che si piange addosso per la sfortuna, bisogna essere pronti a rialzarsi e ripartire. Un po' come ieri. Ora cercherò di tenere la maglia rossa il più possibile, ma il primo obiettivo rimane comunque una vittoria di tappa»

Cadel Evans (BMC): «Dopo giorni di pioggia e freddo le mie gambe non sono al loro meglio. Nel finale sono rimasto un po' chiuso ad un chilometro dall'arrivo e non ho avuto aiuto. Ma sono riuscito a riportarmi davanti e a piazzarmi secondo. Alla fine sono contento per questo risultato».

Rigoberto Uran (Omega Pharma): «Anche oggi non è stata una tappa facile con il vento e pioggia nel finale. Io mi sentivo bene in salita ma mi sono trovato benissimo anche in discesa grazie alla nostra bici. Nel finale ho provato a prendere qualche secondo di abbuono ma non ce l'ho fatta: sono comunque contento per le sensazioni. Non era proprio un finale da scalatori, assieme agli uomini di classifica c'erano davanti anche corridori molto veloci. Vediamo cosa potremo fare giorno per giorno: ho fiducia e la squadra sta facendo un lavoro perfetto».

Gianluca Brambilla (Omega Pharma): «Oggi sono stato benissimo per tutto il giorno, mi sentivo con molte energie. Nonostante le condizioni della discesa sono riuscito ad affrontarla a tutta, sono riuscito a guadagnare anche un buon vantaggio ma sull'ultima salita c'era un forte vento contrario: era molto difficile riuscire a resistere alla forza del gruppo, forse senza vento avrei potuto fare meglio. La cosa più importante però è che mi sono sentito proprio bene e sono pronto ad aiutare Uran nei prossimi giorni. Sono contento di essere di nuovo lì davanti».