Tour of Turkey 2014: Gioiellino Yates, grinta Formolo - Adam vince e scavalca Taaramäe in classifica
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2014 [1]
- Cannondale Pro Cycling Team 2014 [2]
- Orica - GreenEDGE 2014 [3]
- Adam Hansen [4]
- Adam Yates [5]
- Cameron Wurf [6]
- Davide Formolo [7]
- Davide Rebellin [8]
- Rein Taaramäe [9]
- Valerio Conti [10]
- Uomini [11]
dal nostro inviato
Tappa e maglia. Come solo i più forti corridori sono in grado di fare. Oggi, in cima alla salita che sovrasta le rovine di Efeso, a cogliere l'accoppiata vincente è stato davvero il più forte: Adam Yates. Il corridore dell'Orica ha infatti conquistato meritatamente in un colpo solo la 6a tappa del Giro di Turchia e la maglia simbolo del suo primato. La prima per un paio di secondi mentre la seconda per un solo misero secondo.
Il giovane corridore britannico (deve ancora compiere 22 anni), che ha anche anche centrato il primo successo tra i pro', ha preceduto sul traguardo di Selçuk due italiani: il coetaneo Davide Formolo e l'eterno Davide Rebellin che ai tempi in cui Yates emetteva i primi vagiti aveva già corso un'Olimpiade (Barcellona 1992).
Il Tour of Turkey si è così trasformato per un giorno, dopo le nefaste edizioni dell'ultimo biennio, in una ribalta per giovani speranze. Sia Yates che Formolo l'anno scorso sono infatti stati protagonisti al Tour de l'Avenir dove hanno chiuso rispettivamente in 2a e in 6a posizione nella generale.
Formolo e Rebellin, note positive in casa azzurra, hanno migliorato il piazzamento centrato ad Elmali. Soprattutto Formolo ha mostrato per la prima volta tra i pro' le doti che tutti gli riconoscono. Nonostante un lungo periodo lontano dalle gare e una recente fastiodiosa varicella, la giovane speranza della Cannondale ha infatti incassato la fiducia dei suoi compagni che hanno lavorato per lui (ancora una volta encomiabile Wurf) ed è stato autore di un bel finale con una progressione che ha quasi colmato il gap con Yates e soffiato il secondo posto a una vecchia volpe come Rebellin.
Ad avere la peggio nello showdown di Selçuk è stato però l'ex leader della corsa Rein Taaramae. Quando Yates è partito a poco più di un chilometro dal traguardo, dopo che Adam Hansen e l'ottimo Valerio Conti avevano acceso la miccia, si è capito che l'estone non ne aveva e che l'unica possibilità di tenere la maglia era limitare i danni entro un margine di soli 6". Taaramae si è difeso con le poche forze rimaste senza trovare collaborazione e alla fine, stremato, non è riuscito a seguire Formolo e Rebellin nello sprint per il 2° posto e ha pagato a Yates un ritardo beffa di 7" che lo relega in 2a posizione in classifica a un solo secondo dal giovanotto dell'Orica.
La situazione di classifica lascia però ancora qualche speranza all'uomo della Cofidis e l'incertezza che regnerà fino alla tappa finale di Istanbul rende ancora più interessanti le ultime due tappe anche se favorevoli ai velocisti. Purtroppo non ci sono abbuoni ai traguardi volanti (un peccato visto che domani ce n'é uno posto in cima a uno strappo dopo neanche 10 km di corsa) quindi per Yates basterà stare attento negli sprint e non incappare in qualche buco che ribalterebbe le sue sorti in classifica. Comunque vada, oggi è nata una stella. Anche se Adam Yates continua a ripetere che la vera stella è il fratello gemello Simon. Secondo il vincitore della tappa di oggi, Simon avrebbe potuto tranquillamente vincere la tappa di Elmali se non fosse stato costretto a ritirarsi dopo una rovinosa caduta.