Ladies Tour of Qatar WE 2014: Olds già pimpante ma Wild vince facile - Kirsten domina. Guarischi (7a) migliore delle nostre

In Qatar funziona così: si traccia col righello un triangolo, ci si ricama sopra una tappa. Si lancia un corpo solido nel deserto, e quello di Kirsten Wild ci pare discretamente solido, come corpo. Si premia l'olandese che regala la prima vittoria alla Giant-Shimano, ex Argos.

Una Wild che aveva chiuso il Ladies Tour of Qatar 2013 vincendo a Doha tappa e maglia gialla, ricomincia la stagione con gli stessi colori, le stesse vittorie, gli stessi traguardi.

A Mesaieed, va detto, la Wild non aveva mai vinto, e vuoi non colmare cotanta lacuna? È stato un giochino da ragazzi, s'è capito subito come sarebbero andati questi primi 97 km in cui le big si scontravano.

La Museum of Islamic Art-Mesaieed vedeva per un pezzo il gruppo compatto, ma al primo traguardo volante con abbuoni Kirsten Wild era già in vantaggio. Regolava Lizzie Armitstead e Melissa Hoskins, si prendeva 3" ed era già in minifuga.

Quando il vento cambiava ed il gruppo, non più compatto, vedeva una scrematura, ovvio che in testa ci fosse anche Kirsten Wild. Passati i 50 km di gara davanti troviamo queste atlete: Kirsten Wild ed Amy Pieters (Giant-Shimano), Chloe Hosking (Hitec), Lizzie Armitstead, Romy Kasper e Christine Majerus (Boels-Dolmans), Emma Johansson, Loes Gunnewijk, Melissa Hoskins e Valentina Scandolara (Orica-AIS), Trixi Worrack, Chantal Blaak, e Tiffany Cromwell (Specialized-Lululemon), Iris Slappendel (Rabo-Liv), Susanna Zorzi (Astana-BePink), Annalisa Cucinotta (Italia), Shelley Olds e Barbara Guarischi (Alé-Cipollini-Giordana) Jolien D'Hoore (Lotto Belisol) e Pascale Jeuland (Francia).

Cambi più o meno regolari, ma quella maglia giallofluo quasi sempre a fondo gruppo per un bel po' si nota: è Shelley Olds, nuovo acquisto della squadra di Alessia Piccolo, sprinter eccellente. la ritroveremo. Il gruppo deve recuperare 50" alle battistrada e non è facile. Tra le tante che hanno perso l'occasione ed almeno per oggi la tappa c'è Giorgia Bronzini (e con lei le altre cinque Wiggle Honda). La piacentina ritenterà domani.

Il secondo sprint intermedio con abbuoni non vede quasi volata, tanto Kirsten Wild è superiore. Altri 3" d'abbuono in saccoccia, regolata Shelley Olds, mentre Chloe Hosking è terza. Dietro è RusVelo, impiegando Inga Cilvinaite ed Olga Zabelinskaya, a farsi carico dell'inseguimento, ma ormai la selezione è stata fatta. Davanti Specialized-Lululemon, Boels-Dolmans ed Orica-AIS sono le formazioni più attive. Chloe Hosking, che un anno fa vinse su questo traguardo, attende a ruota di Kirsten Wild.

Shelley Olds parlotta con la compagna di squadra Barbara Guarischi, anch'essa al debutto con la maglia della Alé-Cipollini-Galassia. Negli ultimi 3 km dal primo gruppo inseguitore esce la russa Olga Zabelinskaya, prontamente stoppata dalla compagna di squadra di Kirsten Wild, la svedese Sara Mustonen.

Davanti la partita si gioca allo sprint - sai che novità - anche se ai 500 metri è Chantal Blaak a tentare l'anticipo. Il gruppo la va a prendere. Shelley Old ha trascorso le ultime fasi di gara nuovamente al risparmio e quando c'è da aprire il gas non ha problemi.

Se supera con facilità tutto il gruppetto rimasto in testa, altrettanto facile non è passare quella montagna umana che risponde al nome di Kirsten Wild, che quando vede la statunitense giallofluo partire si lancia. Già veloce per natura, l'olandese si porta saggiamente sulla parte destra della strada: Shelley Olds e Chloe Hosking, se volessero passarla, dovrebbero volare. La Wild prende la testa della volata ed in testa la conclude, esultando e vestendosi nuovamente di giallo.

Piazza d'onore per un'ottima e scaltra Shelley Olds, che tiene dietro Chloe Hosking. Ai piedi del podio la belga della Lotto Belisol Jolien D'Hoore, che precede la Campionessa britannica Lizzie Armitstead, la francese Pascale Jeuland e l'altra Alé-Cipollini-Galassia, Barbara Guarischi, oggi prima delle italiane. Melissa Hoskins, Iris Slappendel e Trixi Worrack completano la top ten di giornata. Le altre portacolori italiane in fuga oggi chiudono al 12° posto (Scandolara), 16a e 17a Zorzi e Cucinotta.

La classifica generale rispecchia l'ordine d'arrivo odierno, con la Wild già in fuga nei confronti di Shelley Olds, che insegue a 8". Chloe Hosking è 3a a 11", quindi Lizzie Armitstead a 14" e Melissa Hoskins a 15". A 16" dall'olandese della Giant-Shimano D'Hoore, Jeuland, Guarischi, Slappendel, Worrack, Johansson, Scandolara, Majerus, Kasper, Cromwell, Zorzi e Cucinotta.

Il gruppo comprendente Bronzini, Tagliaferro, Cecchini paga già 1'09", salvo miracoli si giocheranno solo qualche tappa. L'Orica è per il momento la miglior squadra nella somma dei tempi, mentre interessante la posizione della Campionessa europea Susanna Zorzi, seconda ad 1" da Melissa Hoskins (ancora Orica) nella graduatoria riservata alle giovani.

Domani seconda frazione, 112.5 km sulla punta nord-ovest della penisola del Qatar, da Al Zubara a Madinat Al Shamal. Si giocherà ancora con il vento, Kirsten Wild è ben abituata.