Ciclocross del Ponte 2013: Il francese Francis sfranse Franzoi - Vittoria netta di Mourey, secondo l'azzurro. Lechner tra le donne

È vero che a prima vista può sembrare quella vecchia storia di quello che viene da fuori e fa il gradasso con le ragazze del nostro saloon, ma il nostro western del Ponte necessita di qualche distinguo. Disputato come ogni anno nel giorno dell'Immacolata (che stavolta, cadendo di domenica, aveva ben poco di pontesco), l'appuntamento di ciclocross di Faè di Oderzo aveva al via non soltanto il meglio del movimento italiano (con l'eccezione di Marco Aurelio Fontana, che, complice anche qualche malanno, ancora non si decide a scendere in gara per la stagione 2013-2014), ma anche un paio di professionisti della strada come Matteo Trentin (già visto nelle ultime due tappe del Giro d'Italia Cross) e Davide Malacarne, tornato per un giorno all'antico amore.

Oltre a loro, si segnalava la presenza di un terzo professionista della strada, che però continua a dividersi anche col cross e ad ottenere buoni risultati in inverno: il francese Francis Mourey. Ecco, proprio lui è lo straniero dagli occhi di ghiaccio che ha dominato in lungo e in largo la prova di Faè. Troppo distante la qualità dei nostri dal transalpino? In parte sì, la distanza (non foss'altro che per l'abitudine a gareggiare ad alti livelli nel cross, laddove quasi tutti i nostri si limitano all'attività in Italia) esiste; ma bisogna anche segnalare che il nostro capofila, Enrico Franzoi, non ha avuto dalla sua la possibilità di fare una gara liscia, senza intoppi, e qui troviamo quei distinguo cui accennavamo in apertura.

Cosa è capitato al veneto della Selle Italia-Guerciotti? Partito con un dolore al polpaccio frutto dello scivolone di sabato a Rossano Veneto, Enrico è caduto un'altra volta, nella prima parte della gara, e ciò l'ha obbligato a fare corsa di rimonta. Nel frattempo Mourey non aveva certo perso tempo e sin dalla seconda metà del primo giro ha preso margine rispetto a tutti gli altri. Un margine che poi non ha fatto altro che salire fino a un paio di tornate dal termine, quando il corridore della FDJ ha toccato il punto massimo con un minuto di vantaggio.

Da lì in poi da un lato è subentrata la volontà, da parte del battistrada, di gestire le risorse per chiudere in tranquillità la corsa e portare a casa la vittoria senza problemi e forzature di sorta; dall'altro lato, è successo che Franzoi, dopo aver inseguito a lungo, è rientrato sul gruppetto comprendente Tabacchi, Bertolini, Silvestri, Paccagnella, Luca Braidot, il rientrante Cominelli, Fruet, Nicolas Samparisi e pure un paio di "ospiti" come il belga Verschueren e l'olandese Al (tra gli stranieri al via, ricordiamo pure Miguel Martinez e Vincent Baestaens). E a quel punto il veneto si è messo in testa al drappello, imponendo un'andatura che ha limato secondi di distacco dal primo, e ha inevitabilmente frantumato il gruppetto stesso.

Solo Tabacchi e un sempre più convincente Bertolini hanno resistito all'azione di Franzoi, e questo terzetto è andato a giocarsi la piazza d'onore alle spalle di Mourey: lo sprint ha premiato Franzoi, che ha preceduto Tabacchi (a 40" dal vincitore), mentre Bertolini ha ceduto 4" nel finale; al quinto posto Paccagnella - che correva in casa, visto che difende i colori della Sportivi del Ponte, società organizzatrice della gara - ha preceduto Fruet e Cominelli (sempre nell'ambito del minuto di ritardo da Mourey), poco più distanti Samparisi, Braidot e Silvestri che hanno completato la top ten, con Trentin appena fuori, in undicesima posizione (invece Malacarne ha faticato un po' di più e ha chiuso al 22esimo posto).

Tra le donne, al termine di una gara che non ha visto una grande selezione e che è stata condotta in quartetto da Eva Lechner, Alice Maria Arzuffi, Nicoletta Bresciani ed Elena Valentini: non è un caso che le elenchiamo in quest'ordine, visto che proprio così sono transitate al traguardo, dove lo sprint è stato vinto agevolmente dall'altoatesina. Tra le Juniores la vittoria è andata a Chiara Teocchi (atleta di punta della categoria) sulle sue rivali abituali Chiara Galimberti e Rebecca Gariboldi, mentre tra gli Juniores Moreno Pellizzon, spesso vincitore delle prove di categoria, è caduto in avvio, facilitando così la vita ai suoi avversari, che hanno controllato fino alla fine, fino ad uno sprint che ha premiato Stefano Sala su Igor Smarzaro e sullo stesso Pellizzon.

La stagione del cross italiano è quantomai nel vivo, domenica prossima la penultima tappa del GiroCross vedrà impegnati tutti a Fanzolo di Vedelago, ancora in Veneto, mentre bisognerà aspettare una settimana in più per ritrovare le challenge più importanti del cross internazionale, a partire dal GP Rouwmoer di Bpost Bank Trofee sabato 21, e dalla Coppa del Mondo a Namûr domenica 22.