Coppa del Mondo Cauberg WE 2013: Vos, giochi chiusi dopo mezzo giro - Compton e Harris a podio. Valentini 14a, Arzuffi 19a

Per essere una che di qui a poco si opererà alla schiena, Marianne Vos non ha corso poi una brutta gara all'esordio in Coppa del Mondo, sul "suo" Cauberg, lo stesso che nel 2012, su strada, la lanciò nuovamente verso il titolo mondiale.

Si era già esaltata, la Cannibale, al Grote Prijs van Brabant, lo scorso 12 ottobre, ma che ovunque la si mette sta (e soprattutto va) non era poi questa scoperta. Anche oggi la gara vera è durata non più di un paio di minuti, e forse non è un bene, ma così va, da tanti anni a questa parte.

Le avversarie dovranno approfittare del periodo di riposo della Vos per levarsi le soddisfazioni, fissare i loro obiettivi, dato che l'olandese è più Cannibale sul fango che sull'asfalto. Sul veloce e tecnico circuito di Valkenburg la Vos non ha avuto pazienza di aspettare le altre.

Al via è concentrata come se si stesse giocando la gara della vita, la partenza è buona, anche se la Campionessa Europea in carica Helen Wyman fa meglio. Ed è proprio con la Wyman che Marianne Vos resta subito o quasi da sola. Le altre annaspano. Se ssi poteva già sospirare dopo un quarto di circuito, pensando ad una gara finita, chiusa, blindata, si doveva ancora vedere il primo passaggio sul terrapieno.

Lì la Wyman pare meno brillante di una Vos che allunga con la bici in spalla. La discesa seguente la affronta già da sola in testa, questo è quanto. La gara tecnicamente termina dopo nemmeno metà del primo giro, la contesa si sposta dalla gara per la vittoria alle spallate per gli altri due gradini del podio.

Dopo un giro Marianne Vos ha a 18" un bel quartetto: la statunitense Katie Compton, la coppia britannica composta da Nikki Harris ed Heken Wyman, quindi Christel Ferrier-Bruneau. Nel secondo giro è la detentrice della Coppa del Mondo, Katie Compton, a provare l'inseguimento di una Vos che rilancia appena possibile.

Inseguimento vano, visto che il vantaggio dell'iridata sulla statunitense alla fine della seconda tornata sarà di 37", mentre Wyman, Harris e Ferrier-Bruneau sono a 46". Non cambia troppo nella terza tornata, con Vos che incrementa il vantaggio su una Compton in leggero affanno. A due giri dalla fine perde terreno Christel Ferrier-Bruneau, l'unica che non accusa è Marianne Vos.

Sul traguardo, al suono della Campanella, l'olandese transiterà con 1'07" su Katie Compton, 1'38" su Nikki Haris, andata a caccia del bronzo, 1'41" sulla Campionessa d'Europa Helen Wyman, 1'45" su Christel Ferrier-Bruneau, che prova a riagganciarsi al treno delle immediate inseguitrici.

Il finale è poco più che una passerella, con Marianne Vos che spinge fino all'ultima curva, mentre Compton ha tirato i remi in barca e bada più a difendere la iazza d'onore dall'assalto di una Nikki Harris uscita alla distanza. Sul traguardo Marianne Vos esulta davanti al tifo di casa, dopo aver corso la sua più tipica gara, sempre all'attacco, anche quando il margine tra lei e la seconda superava il minuto. Alle sue spalle c'è Katie Compton a 1'35", quindi Nikki Harris a 1'52".

Ritardo di 2'04" per Helen Wyman, 2'11" per Christel Ferrier-Bruneau, 2'20" per Pavla Havlikova, 2'29" per Ellen Van Loy, vincitrice qui nel 2013. Sanne Cant è a 2'53", Annefleur Kalvenhaar a 3'05", la francese Caroline Mani a 3'30". Migliore delle nostre Elena Valentini, 14a a 4'10", mentre Alice Maria Arzuffi chiude 19a a 5' netti.

La classifica di Coppa del Mondo vede Vos subito in testa con 60 punti, Compton con 50, Harris con 45, Wyman a quota 40, Ferrier-Bruneau a 35 e via finao alla trentesima, la svedese Asa Maria Erlandsson. Sabato prossimo a Tabor (Repubblica Ceca) sarà già tempo di rivincita per Katie Compton, con la seconda tappa di Coppa delle sette in programma. Certo è che con una Vos così in palla non c'è gara, ma dove sarebbe la novità?