Tour of Beijing 2013: Un colpo di reni ed è subito Hushovd - Mezgec dietro a Thor. Petacchi ottimo 4°

La prima tappa del Tour of Beijing ci dice che Thor Hushvod, giunto alla nona affermazione stagionale, non ha certamente perso il suo spunto veloce. Con un notevole colpo di reni infatti il portacolori della BMC è riuscito a tagliare il traguardo per primo anticipando lo sloveno Luka Mezgec e Nikolas Maes. La terza edizione della corsa cinese è iniziata con 190 km da Shuyi a Huairou.

In primo piano la fuga di tre coraggiosi corridori, ben consci che nel piattone cinese la loro azione era destinata a fallire. Gli uomini in avanscoperta, Cordeel della Lotto, il belga Wauters che milita nella Vacansoleil ed infine il giapponese Nishizono, alfiere della Champion System, hanno proceduto di comune accordo fino ai -30 km, quando il corridore giapponese ha provato ad anticipare i compagni di fuga. Wauters non ha accennato una minima reazione mentre Cordeel è andato a chiudere sul tentativo di Nishizono e lo ha rapidamente staccato.

Dietro il gruppo, tirato soprattutto dalla Cannondale e dalla FDJ.fr, ha sempre tenuto gli attaccanti sotto controllo senza però mai dannarsi troppo nel tentativo di recuperare lo svantaggio. Ai meno 20 si è messa in testa la BMC di Hushovd e l'andatura è notevolmente aumentata. Sono stati così raggiunti nell'ordine Wauters e Nisihizono per poi riprendere ai -10 anche il tenace Cordeel.

Una volta che il gruppo è tornato compatto, le squadre dei velocisti si sono date battaglia per tenere le posizioni di testa, ed è in questo frangente che la Cannondale, fino a lì perfetta, si è un po' disunita lasciando solo Elia Viviani. Nella bagarre finale sono emerse l'Argos per Luka Mezgec e l'Orica per Michael Matthews.

Ai trecento metri un altro vecchietto inesauribile, Alessandro Petacchi, ha provato a sorprendere tutti lanciando il suo sprint, immediatamente seguito da Roberto Ferrari, il quale però si è piantato a differenza del giovane Mezgec. Lo sloveno ha saltato agilmente Petacchi e si stava involando verso una sicura vittoria, quando negli ultimi 50 metri è stato affiancato e superato da un inarrivabile Thor Husvod.

Il campione norvegese è stato bravo a rimanere nascosto fino all'ultimo, risparmiando energie preziose che gli hanno permesso di dare tutto negli ultimi metri per la stoccata vincente. È questa, per i giovani del gruppo, una piccola lezione su come si interpreta una volata.

Alle spalle di Hushovd e Mezgec troviamo Nikolas Maes, quindi Alessandro Petacchi, Michael Matthews, Enrique Sanz, Rüdiger Selig, Nacer Bouhanni, Jonas Vangenechten ed un altro italiano, Roberto Ferrari, a completare la top ten di giornata. Hushovd è naturalmente il primo leader della corsa.

Sicuramente il più deluso al termine della frazione sarà stato Elia Viviani, che non è riuscito a finalizzare il lavoro svolto dalla squadra, ma visto il percorso avrà sicuramente altre occasioni per rifarsi. Petacchi ha dimostrato invece di poter essere ancora competitivo, sicuramente nelle prossima stagione sarà una valida spalla per Cavendish.

Domani seconda frazione della corsa, 201.5 km con partenza da Huairou ed arrivo a Yanqing. In mezzo ci saranno quattro Gpm, uno di 3a categoria e gli altri tre di 2a. Considerando però che l'ultima asperità si trova a 51 km dal traguardo, siamo pronti ad assistere ad un altra lotta gomito a gomito tra i velocisti. E chissà che Hushovd, particolarmente brillante sulle salite non impegnative, non possa arrivare in fondo con più forse di tutti gli altri.