Tirreno-Adriatico 2014: Gara che vince non si cambia - Percorso simile alle ultime edizioni per la Corsa dei Due Mari
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Sfruttando il traino mediatico del mondiale toscano RCS Sport ha provveduto oggi a rivelare il percorso della prima prova italiana del calendario World Tour 2014, in anticipo di quattro mesi rispetto a quanto fatto per nella stagione che sta volgendo al termine: se per la rinnovata Milano-Sanremo l'azienda milanese aveva sfruttato il web, per la Tirreno-Adriatico edizione 2014 è stata scelta come location Montecatini Terme, sede di casa Italia per questa settimana iridata.
Le sette tappe che compongono la corsa si disputeranno da mercoledì 12 a martedì 18 marzo. A prima vista la quarantanovesima "Corsa dei due mari" pare meno complicata di quanto non fosse l'ultima edizione che ha visto il secondo trionfo consecutivo di Vincenzo Nibali.
Per la quarta volta consecutiva la prima frazione sarà una breve cronometro a squadre e, come avvenuto negli ultimi due anni, il tracciato si snoderà lungo le strade livornesi: l'abituale percorso San Vincenzo-Donoratico di 16,9 km verrà riproposto invertendo le località, con il via dato da Donoratico. Favorita d'obbligo l'Omega Pharma-Quick Step campione del mondo e vincitrice lo scorso 6 marzo.
La seconda tappa prevede la partenza a San Vincenzo e l'arrivo a Cascina dopo 173 km: con tre Gpm di ridotta difficoltà, per di più posti lontano dal traguardo, la frazione livornese-pisana darà spazio alle numerose ruote veloci che parteciperanno. Nel finale verrà percorso due volte un circuito di 10 km attorno alla cittadina d'arrivo, permettendo così al gruppo di conoscere al meglio gli ultimi km.
Venerdì 14 sarà la volta della Cascina-Arezzo di 206 km: frazione che entra nel territorio aretino passando dal Chianti fiorentino con due innocui Gpm. Anche in questo caso circuito finale da ripetere con la linea d'arrivo situata dopo un breve strappetto. Tappa aperta a differenti scenari pur, tuttavia, adattissima a finisseur di rango.
La frazione più lunga della Tirreno-Adriatico sarà quella di sabato 15, la Indicatore-Cittareale di 237 km. Dopo i primi 160 km senza grosse asperità fra Toscana e Umbria l'ultimo terzo di gara prevede pochissima pianura in quanto saranno le salite a farla da padrona: Forca di Cerro e Forca di Capistrello, quest'ultima lunga ben 20 km, decimeranno il gruppo che, entrato nella provincia di Rieti, dovrà ancora affrontare l'ascesa finale verso i 1535 metri s.l.m. di Cittareale-Selvarotonda. La salita è lunga 17 km ed ha una pendenza media di poco superiore al 7%. Arrivo simile, per certi versi, a Prati di Tivo.
Domenica 16 sarà teatro della seconda ed ultima tappa di montagna con i 190 km che separano Amatrice a Guardiagrele che saranno decisivi per la vittoria finale. Dopo le prime pedalate nel reatino tutti i restanti 180 km si svolgeranno in Abruzzo fra l'aquilano, il pescarese ed il chietino. La tappa può benissimo essere divisa in due parti: la prima, comprendente i primi 140 km, è caratterizzata da un andamento ondulato ma agevole. La seconda e conclusiva parte inizia in prossimità del bivio per Manoppello: da lì, infatti, il gruppo imboccherà la strada che porta a Passo Lanciano, una delle salite appenniniche più difficili, con 22 km da percorrere prima dei 1306 metri slm della vetta.
La lunga discesa arriva fino alle porte di Guardiagrele verrà affrontato l'inedito muro finale che prevede una pendenza massima del 25%. Come nell'ultima edizione la penultima tappa si concluderà a Porto Sant'Elpidio ma sarà radicalmente diversa dalla frazione vinta da Peter Sagan: l'altimetria dei 187 km che partono da Bucchianico è paragonabile ad un encefalogramma piatto, ad esclusione di tre Gpm di ridotta difficoltà. Questa tappa abruzzese-marchigiana lascia l'amaro in bocca ripensando alla bellissima tappa del 2013 e ha tutta l'aria di essere stata mal disegnata. L'ormai tradizionale finale con la cronometro individuale di San Benedetto del Tronto si ripete con i canonici 9.2 km da affrontare lungo le strade del comune piceno.
I giochi per il re dei due mari verranno probabilmente decisi qui come accaduto nelle ultime edizioni: Nibali cercherà di completare il tris per issarsi indisturbato al secondo posto dei vincitori della corsa, alle spalle dell'inavvicinabile Roger De Vlaeminck che comanda con sei titoli consecutivi. Se il parterre fosse all'altezza di quello visto nell'ultima edizione ci sarà da divertirsi e potrà essere il primo antipasto della sfida Contador-Froome-Nibali che verrà poi replicata al Tour de France.