Mondiale Cronometro 2013: Ganna e Ratto, avanti, stupiteci! - Largo a donne (c'è pure Longo Borghini) e agli Juniores

Terza giornata dei Mondiali di Toscana 2013, quella di oggi, con le prove a cronometro degli uomini Juniores e delle donne Élite. Sarà Alexander Voloshin ad aprire le danze alle 10:00 nella gara contro il tempo degli Juniores. Stesso percorso per loro e per le donne Élite, che nel pomeriggio si sfideranno su quei 22.1 km che da Firenze-Cascine condurranno all'arrivo del Mandela Forum.

Nei primi 12.7 km, diciamo fino al primo intertempo posto a Piazza Ognissanti, si affronteranno dieci curve (di cui una a U), lunghi rettilinei e di asperità nemmeno l'ombra. Largo spazio, come del resto accaduto ieri tra le Juniores e gli Under 23, a chi va forte sul passo ed a chi sa tenere a lungo elevate velocità.

All'ingresso nel capoluogo toscano le cose si faranno più complicate, ma nemmeno troppo. Si abbandona il Lungarno e si affrontano alcune curve nemmeno troppo tecniche nel centro storico, poi si costeggia di nuovo il fiume fino a rientrare definitivamente, passare il secondo intermedio (km 17.1) di Via Piagentina e concludere sul traguardo che oggi come ieri assegnerà sei medaglie.

Gli Juniores, dicevamo: agli ultimi Campionati Europei hanno volato più di tutti Nikolay Cherkasov, il belga Igor Decraene e il francese Remy Cavagna, non andranno sottovalutati affatto. C'è poi il Campione Oceanico, Thomas Kaesler, australiano, anch'egli ambiziosissimo, mentre dalla Francia arriva un pericolo chiamato Corentin Ermenault, già ottimo interprete dell'Inseguimento in pista.

La Danimarca schiererà un valevole corridore come Krigbaum, mentre il colombiano Daniel Martinez, Campione Panamericano proprio nella prova contro il tempo, potrebbe davvero essere una mina vagante. Chi non sorprenderà di certo è il fenomeno olandese Mathieu Van Der Poel, fuoriclasse del Ciclocross (quindi abituato a sforzi intensi e relativamente prolungati), nelle ultime apparizioni su strada se l'è cavata egregiamente. Il podio è alla portata.

L'Italia schiererà Filippo Ganna ed Edoardo Affini, con la speranza di entrare nei primi 10, più probabile nei primi 15, anche se sarà davvero dura. Ganna va bene dappertutto, ha colto diverse vittorie e quest'anno ha accentuato ulteriormente le sue caratteristiche di passista (5 vittorie delle 6 ottenute le ha trovate proprio nelle crono). Edoardo Affini è anch'egli un bel passista, 4 vittorie nel 2013 di cui 3 a cronometro. Entrambi hanno corso l'Europeo, giungendo 16° (si parla di Ganna) a 1'30" da Cherkasov e 23° (Affini), distanziato di 1'48". Sarà dura ma la speranza di cogliere una bella prestazione da parte dei nostri due azzurrini c'è sempre.

Nel pomeriggio, come detto, largo alle donne Élite, con Linda Villumsen ed Ellen Van Dijk da mettere obbligatoriamente tra le primissime favorite. La danese naturalizzata neozelandese corre soltanto dal Giro Rosa, dopo una pausa post-olimpica, ed ha portato a casa la classifica finale della Route de France. Passista come ce ne sono poche al mondo, la storia iridata della Villumsen, almeno contro il tempo, ci racconta di tre medaglie di bronzo (2009, 2010 e 2013) ed un argento (2011). Manca il metallo più prezioso. Arriverà?

Ellen Van Dijk invece non è mai finita a podio nella gara Élite ma è stata Campionessa d'Europa nel 2008 a Verbania, a soli 21 anni. È una delle atlete di riferimento della Specialized-Lululemon che domenica ha bissato il successo iridato nella cronosquadre, ama spingere il rapporto lungo, va a nozze sui percorsi per ragazze potenti e quei rettilinei, specie nella parte iniziale, potrebbero favorirla non poco.

La statunitense Evelyn Stevens, altra atleta della Specialized, proverà a migliorare l'argento di Valkenburg, dove solo Judith Arndt seppe batterla. Anche la connazionale, nonché compagna di club, Carmen McNellis Small, può far molto bene, e non dimentichiamoci di Shara Gillow, atleta capace di tutto se imbrocca la giornata giusta.

Lisa Brennauer e Trixi Worrack, Germania, possono entrare nelle dieci ma non di più, così come la svedese Emma Johansson, le russe Olga Zabelinskaya e Tatiana Antoshina, l'ucraina Campionessa d'Europa Hanna Solovey (non nuova, costei, a sorprendenti exploit).

Non ci sarà, tra le tante, Marianne Vos, cannibale sì, ma che contro il tempo ha capito di non poter fare più di tanto, a meno che non si parli di prologhi discretamente tecnici (e vuol tenere tutte le cartucce per la gara in linea di sabato, chi può biasimarla?).

L'Italia non cambia rispetto a dodici mesi fa. Il Commissario Tecnico Edoardo Salvoldi schiererà Elisa Longo Borghini e Rossella Ratto. La prima è in gran ripresa dopo l'incidente dello scorso 23 giugno al Campionato Italiano, quando si fratturò la cresta iliaca, la seconda, più giovane di due anni, attraversa un ottimo momento di forma e contro il tempo non è mai andata male.

Non si può certo sperare in qualcosa di più di una top ten, parliamoci chiaro. Nel 2012 Longo Borghini fu 15a, Ratto 28a, ma era tutto un altro tipo di prova, due côtes sostituivano questo piattone. Qualsiasi risultato verrà, sia dagli Juniores che dalle ragazze, sarà ben accetto in un periodo buio per l'Italia, in cui nelle cronometro siamo ampiamente inferiori ai paesi anglosassoni (e non solo a loro).