Dilettanti 2013: Medio Brenta, tutto a Rocchetti - L'internazionale veneta al professionista su Collodel e Turrin

Un week end ricco di appuntamenti di cartello quello appena proposto dal calendario dilettantistico nostrano (verrebbe anche da chiedersi come mai tante corse importanti siano concentrate in un unico fine settimana, mentre in altri vi è stata una certa penuria ma quando si deve far fronte anche ad improvvise cancellazioni di gare già stabilite diversi mesi prima ne deriva da sé che si assista a situazioni di sbilanciamento), poche volte così contrassegnato, qualitativamente parlando, con una gara internazionale e ben tre gare nazionali, senza tralasciare il sempre sentitissimo appuntamento con il campionato regionale toscano.

I fari principali erano tutti puntati su Cittadella, sede del 28esimo Giro del Medio Brenta, gara internazionale che in passato ha più di una volta sperimentato la formula Open. In linea con quanto si era già visto in questa stagione anche la gara padovana non ha fatto eccezione ed ha visto schierarsi al via formazioni come la Ceramica Flaminia e l'Utensilnord. Alla fine ad esultare è stata proprio la squadra diretta da Fabio Bordonali, in cui si è finalmente sbloccato Federico Rocchetti, che non alzava le braccia al cielo dal 2010, quando nell'ultima stagione tra i dilettanti in maglia Casati si aggiudicò quattro gare tra cui il campionato italiano degli Élite Senza Contratto.

Se vogliamo gare di questo tipo rappresentano quasi quell'ideale compromesso che si va cercando da tempo con la Federazione, con l'opportunità per le formazioni Continental di non restare a spasso nell'attesa di un invito in corse professionistiche sparse per il mondo e per le formazioni dilettantistiche di avere una competizione ancora più elevata in quel percorso che un giorno potrebbe portare le principali squadre del panorama nostrano a diventare esse stesse delle Continental in grado di svolgere un'attività a più ampio raggio e di permettere quindi ai giovani talenti di esprimersi su terreni ben più qualificati.

Tornando al Medio Brenta la gara ha visto vari tentativi, con Marchiol e Zalf a cercare spesso l'azione decisiva (nel team di Rui in evidenza Gianluca Leonardi, autore di un bel tentativo esauritosi a soli cinque chilometri dall'arrivo), prima che nel finale un drappello di cinque atleti arrivasse a giocarsi la vittoria: a prevalere, come anticipato, è stata la maggior esperienza di Rocchetti, il cui spunto non ha lasciato scampo a tutti gli altri. Molto buona comunque la prova di Matteo Collodel, tra i più attivi in giornata e vicinissimo a centrare una nuova prestigiosa vittoria in quest'annata finora molto positiva per lui, classificatosi al secondo posto. Per la Zalf invece l'amarezza per il mancato successo è stata mitigata dal terzo posto conquistato da Alex Turrin, al primo podio stagionale dopo il serio infortunio occorsogli ad inizio stagione, quando in una caduta in allenamento si era procurato la frattura di un femore che l'aveva costretto a saltare i primi mesi di gara. Un'arma in più per la squadra trevigiana per i prossimi appuntamenti mentre a Cittadella non è bastata la buona prova corale (oltre a Turrin nei dieci anche Berlato, Penasa e Basso, rispettivamente quinto, sesto e settimo) per ottenere il successo. L'ordine d'arrivo è stato poi completato dagli altri due professionisti Mucelli e Balloni (il primo quarto a 2", il secondo ottavo a 26"), da Roberto Giacobazzi giunto nono e da Raffaello Bonusi che ha invece conquistato la decima piazza mentre tutti gli altri sono giunti decisamente più staccati.

È stato invece un fine settimana da protagonista assoluto quello vissuto da Gianfranco Zilioli, che tra sabato e domenica ha portato in dote al Team Colpack ben due successi: nel pomeriggio di sabato 6 infatti il bergamasco, vincitore nelle scorse settimane della Parma-La Spezia, è stato il più rapido nella 30esima edizione della Cronoscalata che da Gardone Val Trompia conduce ai Prati di Caregno, coprendo i tradizionali 9,4 chilometri di ascesa in 25'41" ad una media oraria di 21,960 km/h. Al secondo posto ha concluso un bravo Simone Sterbini della Palazzago, distanziato di 13" mentre per il terzo gradino del podio ottima prestazione di Stefano Nardelli, staccato di 25" ma capace di far meglio di due secondi rispetto ad Ilia Koshevoy, vincitore in stagione del Gran Premio Liberazione. Quinto posto per Alessio Marchetti, staccato di 31", nei dieci per la Colpack anche Manuel Senni (settimo a 1'06") e Fausto Masnada (ottavo a 1'13"), con la top-ten chiusa dal primo anno abruzzese Giulio Ciccone della Palazzago, decimo a 1'22".

Sono poi trascorse appena 24 ore, si è passati dalla Lombardia alla Toscana ma il copione non è cambiato, con Zilioli ancora primo sul traguardo di Rigutino per andare a conquistare il 54esimo Giro delle Valli Aretine. Il 23enne di Casnigo, su un percorso già abbastanza nervoso fino a quel momento, ha scelto le dure rampe del muro di Cortona, con pendenze prossime al 20%, per sferrare l'attacco decisivo e prodursi così in uno splendiso assolo solitario. Una doppietta che permette a Zilioli, già vincitore del Gran Premio di Capodarco lo scorso anno, di restare assolutamente alla ribalta e di attirare ancor più di sè le attenzioni di qualche formazione professionistica. Per la seconda posizione è occorso attendere 1'15" per vedere i più immediati inseguitori disputare lo sprint: a spuntarla è stato Ricardo Pichetta, che ha regolato un bravissimo Mirko Trosino, a cui è andata la terza piazza e lo svedese figlio d'arte Kim Magnusson, già autore di un buon Giro delle Pesche Nettarine in questa stagione. A 1'33" si è piazzato al quinto posto Luca Cingi, tra i protagonisti nella prima fase di gara mentre la volata per la sesta posizione è stata appannaggio di Paolo Totò, che a 2'03" ha regolato nell'ordine Villella, Bettiol, Tedeschi e Anichini.

Proprio Alberto Bettiol aveva conquistato nel pomeriggio di sabato il 72esimo Giro delle Due Province, gara valevole per l'assegnazione delle maglie di campione toscano, aggiudicandosi così oltre al successo anche il titolo regionale degli Under 23. La gara, dopo un tentativo di fuga molto interessante promosso da Pierpaolo Ficara e Davide Martinelli, riusciti a resistere nell'azione fino all'ultimo chilometro, si è decisa allo sprint e l'atleta della Mastromarco si è dimostrato nuovamente il più veloce di tutti, andando così a conquistare la sua quarta vittoria stagionale. Ancora un secondo posto invece per Thomas Fiumana della Petroli Firenze, che però ha potuto consolarsi con la conquista del titolo toscano Elite mentre in terza posizione si è piazzato Luca Benedetti, uno dei plurivittoriosi di questa stagione, che ha colto il primo piazzamento con la nuova maglia del Futura Team Matricardi. Il team di Franco Chioccioli ha infatti tesserato l'atleta trentino dopo le vicende che avevano coinvolto la Bedogni nelle scorse settimane di cui avevamo già parlato su queste pagine (ottavo invece Devid Tintori, altro ex atleta della squadra monsummanese, che si è accasato al Gragnano). Podio sfiorato invece per l'altro atleta della Mastromarco Gianni Bellini, classificatosi in quarta posizione davanti a Stamegna.

Infine l'altra gara nazionale in programma nella giornata di domenica, vale a dire il 26esimo Gran Premio Vini DOC Valdadige ha regalato il secondo successo stagionale ad Andrea Toniatti, primo al termine di un finale emozionante e incertissimo. Gara difficile anche dal punto di vista atmosferico quella di Rivalta nel veronese, con un violento acquazzone che ha costretto la giuria ad accorciare la prova di una tornata e, quando alla conclusione di giri ne mancavano due, sono stati Cecchinel e Toniatti a tentare il colpo a sorpresa ed il corridore trentino è stato capace di resistere fino alla fine al gruppo lanciato in forte rimonta, riuscendo a prevalere per questione di centimetri. Secondo posto per un sempre costante Nicola Ruffoni mentre il podio è stato completato da Fabio Chinello, indi Gomirato, Forner, Milani, Chianese, Dal Cappello, Gaggia e Corrà.

Settimana molto importante quella che ci si appresta a vivere, in quanto scatterà quest'oggi a Pont Saint Martin con un cronoprologo di 2.5 chilometri il Giro della Valle d'Aosta, la gara a tappe più attesa dell'anno vista anche la cancellazione del GiroBio. Una sfida che chiamerà come sempre all'azione i migliori grimpeur su un percorso che si presenta come sempre molto duro e spettacolare e che rivelerà chi succederà nell'albo d'oro a Fabio Aru, dominatore delle ultime due edizioni.