Campionati Italiani 2013: C'è ancora Zordan davanti a Villella - Lo Zalf tra gli Under 23. A Colonna il titolo degli Élite s.c.
- Campionato Nazionale Élite s.c. su strada - Italia 2013 [1]
- GP Città di Felino - Campionato Nazionale su Strada - Italia Under 23 2013 [2]
- G.S. Podenzano [Dilettanti] 2013 [3]
- Malmantile - Romano Gaini - Taccetti [Dilettanti] 2013 [4]
- Mastromarco Sensi Dover Benedetti [Dilettanti] 2013 [5]
- Team Colpack [Dilettanti] 2013 [6]
- Zalf Euromobil Désirée Fior [Dilettanti] 2013 [7]
- Alberto Bettiol [8]
- Andrea Barbetta [9]
- Andrea Cardinali [10]
- Andrea Toniatti [11]
- Andrea Zordan [12]
- Davide Formolo [13]
- Davide Villella [14]
- Francesco Sedaboni [15]
- Giacomo Berlato [16]
- Giuseppe Cicciari [17]
- Graziano Di Luca [18]
- Ignazio Moser [19]
- Iuri Filosi [20]
- Leonardo Pastorino [21]
- Luca Cingi [22]
- Manuel Senni [23]
- Matteo Draperi [24]
- Matteo Gozzi [25]
- Nicola Gaffurini [26]
- Nicola Ruffoni [27]
- Paolo Colonna [28]
- Simone Sterbini [29]
- Valerio Conti [30]
- Ciclismo femminile [31]
Disgregato il discorso della settimana tricolore, Élite e Under 23 si sono dati appuntamenti in luoghi separati per duellare all'inseguimento dei titoli italiani. Alla fine i pronostici sono stati abbastanza rispettati, con due dei favoriti (Colonna e Zordan) che hanno conquistato i rispettivi titoli a seguito di gare discretamente combattute.
Il titolo Under 23 è stato consegnato sulle strade del Gp Città di Felino, in quel di Parma, percorso da scattisti caratterizzato dall'ascesa di Barbiano, da ripetere cinque volte nei giri finali. La prova è stata inizialmente caratterizzata da un'azione di 14 uomini, tra i quali erano presenti due nostri atleti che corrono all'estero, Matteo Draperi ed Ignazio Moser.
La fuga prende un vantaggio di due minuti e mezzo, ma non riesce a guadagnare oltre e subisce la rimonta del gruppo, guidata dalla Zalf che prova anche a mandare Berlato in avanscoperta. A 42 km dal termine il gruppo torna compatto, gli ultimi a cedere sono Andrea Cardinali (Monturano) e Leonardo Pastorino (Gallina).
A questo punto è Bettiol (Mastromarco) a provare l'azione da lontano, andando via con Manuel Senni (Colpack), scatenando l'uscita di un gruppo di 22 unità. Potrebbe essere una fase decisiva della gara, ma ancora una volta la Zalf non perde il controllo e ricuce. Si arriva dunque all'ultimo giro con Luca Cingi (Malmantile) e Yuri Filosi (Viris) in avanscoperta, ma raggiunti ai piedi dell'ultima ascesa a Barbiano.
In salita si tenta di isolare Zordan, con Simone Sterbini (Palazzago) che compie un attacco; pronta la risposta di Sedaboni (Marchiol), Valerio Conti e Bettiol (Mastromarco), Villella (Colpack), Formolo (Petroli) e Graziano Di Luca (Monturano) che formano il gruppo di sette che scollina al GPM. Poco lontano, Zordan è scortato dal compagno di squadra Toniatti, che fa un lavorone per riportarlo nel gruppetto di testa; il che scombina le carte in tavola, dato che il vicentino è decisamente l'uomo più veloce del lotto.
Sedaboni e Conti provano così a lanciarsi, vanamente; Toniatti lancia dunque una lunga volata per Zordan il quale riesce a finalizzare ed a tornare a conquistare il titolo italiano, dopo che era già stato campione juniores tre anni fa. Ennesimo secondo posto per Davide Villella, vittima finora di una stagione scarognata, davanti ad Alberto Bettiol che se non altro si è reso protagonista di una corsa combattuta ed audace. Per Zordan poco tempo per godersi il tricolore, visto che si avvicina per lui la chiusura della carriera dilettantistica ed inoltre è previsto uno stage già da agosto con la Androni Giocattoli-Venezuela.
In Toscana, in quel di Narnali di Prato, si disputava invece il Campionato Nazionale Élite senza contratto, con al via 102 atleti nati tra il 1987 ed il 1990. A succedere a Matteo Di Serafino è sempre un atleta all'ultimo anno, l'altamurano Paolo Colonna, il quale si era recentemente sbloccato al Giro del Friuli conquistando nella terza tappa il suo primo successo in carriera tra i dilettanti. Il secondo successo è ancor più pesante, e viene da una gara corsa all'attacco, come da attitudine per il pugliese della Colpack.
Il percorso era anche abbastanza duro, con la Rocca di Montemurlo, breve ma ripida, da ripetersi 11 volte. La corsa è stata decisa dalla fuga del mattino, di 17 elementi, ridotti all'ultimo giro in 5 da una progressiva selezione naturale: Colonna e Barbetta (Colpack), Gozzi (Podenzano), Cicciari (Malmantile) e Gaffurini (Gallina). Dei 5 il più quotato è il vincitore della Piccola Sanremo Gaffurini, ma la presenza di due corridori in testa aumenta le possibilità della Colpack, la quale fa fruttare la sua superiorità mandando avanti Colonna con Gozzi.
Lo stesso Colonna a un km e mezzo dalla fine s'invola solitario e lascia Gozzi, il quale accusa 11" di ritardo al traguardo. A 22", Giuseppe Cicciari precede Barbetta e conquista il terzo gradino del podio, mentre Gaffurini è solo quinto. Regola gli inseguitori un fortissimo Nicola Ruffoni, penalizzato dal percorso duro ma decisamente in forma in questo periodo, ad 1'04".
Il successo di Paolo Colonna consola la Colpack per l'ennesima delusione di Villella e ridona una speranza per lo stesso Colonna, che potrebbe essere riconsiderato a questo punto nel 2014 da un team che volesse ingaggiare un neoprofessionista. È un ottimo uomo da fughe e gregario (non a caso è l'ultimo uomo di Nicola Ruffoni, e non stupirebbe un suo ingresso alla Bardiani come avvenne per la coppia Locatelli-Di Corrado che sempre fu Colpack, ma qui rientriamo nell'ipotetico) e meriterebbe una chance: un suo contratto avrebbe anche un significato simbolico, visto che da quest'anno, con Piscopiello rimasto a spasso, non ci sono più professionisti pugliesi che calcano le strade del ciclismo.