Giro d'Italia 2013: Non propriamente vecchi Scarponi - Michele, Niemiec e una bella Lampre

Il grande duello della vigilia tra gli squadroni della Sky e dell'Astana, tra Bradley Wiggins e Vincenzo Nibali con Ryder Hesjedal pronto a fare da terzo incomodo, ha fatto passare un po' in secondo piano tutto il resto ed in particolare una Lampre-Merida i cui uomini chiave sono arrivati al Giro d'Italia in condizioni di forma pressoché perfette. Al termine della cronometro di Saltara, addirittura, la formazione di Giuseppe Saronni ha due uomini nei primi dieci della classifica generale, Michele Scarponi (quinto a 1'24" da Vincenzo Nibali) e Przemyslaw Niemiec (nono a 2'44").

Il bilancio dei primi mesi del 2013 della squadra blu-fucsia è stato migliore di quello dell'anno scorso, e ci voleva assai poco, ma a livello assoluto si poteva senza dubbio sperare in qualcosa di meglio: bene le vittorie al Laigueglia e alla Coppi & Bartali ma dalle prove World Tour sono arrivati solo alcuni piazzamenti tra cui il terzo posto di Michele Scarponi al Giro di Catalogna. All'appuntamento decisivo con il Giro la squadra, però, s'è fatta trovare pronta, segno che la preparazione è stata studiata molto bene in tutti i dettagli e nelle prossime due settimane staremo a vedere cosa potrà succedere.

Il caso più interessante è ovviamente quello che riguarda Michele Scarponi: rispetto alle ultime stagioni il 33enne marchigiano è partito un po' più piano senza essere competitivo per la vittoria già nel mese di marzo mentre in questa prima settimana di Giro ha palesato una gamba ottima, non solo in salita ma anche a cronometro, come dimostra il decimo posto di oggi a 43" da Bradley Wiggins (e 53" da Dowsett) perdendo meno di un secondo al chilometro. E bisogna dire che dopo un inverno un po' travagliato tra la sospensione per i contatti con Ferrari e la ridefinizione dei termini del contratto (che scadrà ora a fine stagione) non era facile per nessuna delle due parti lavorare con così grande serietà e professionale per quest'obiettivo.

Se non fosse stato per quella caduta nella tappa di Marina di Ascea adesso Michele Scarponi sarebbe in terza posizione in classifica generale a 40" da Nibali: ad ogni modo si aprono prospettive molto interessanti per il Giro del capitano della Lampre ed il fatto che la maglia sia sulle spalle di altri non può che essere un vantaggio per un corridore che cercherà di attaccare in salita e dopo il tappone di martedì all'Altopiano del Montasio capiremo veramente fin dove si potrà spingere Michele Scarponi. Partiva fuori dal podio, ora s'è avvicinato, andrà ancora più su?

Per Scarponi e per la Lampre un'arma in più sarà senza dubbio il polacco Niemiec che sta andando fortissimo e sulle grandi montagne potrebbe diventare una pedina tattica da giocarsi con attenzione: la situazione di classifica attuale, infatti, rende Niemiec un corridore temibile per tutti quelli che sono ancora nelle posizioni d'avanguardia e un suo scatto dalla distanza potrebbe servire a cuocere ed isolare i capitani delle squadre rivali.

Certo, una tattica aggressiva ha minor margine d'errore e difficilmente ci si ritroverebbe ancora in una posizione vantaggiosa in caso di fallimento: d'altro canto, però, in caso di successo potrebbe portare ad ottenere un risultato superiore a quello che avrebbero consentito le sole gambe. Fino ad oggi la Lampre ha corso molto bene, gestendo gli sforzi in modo molto oculato senza mai esagerare anche perché non era in queste prime tappe che si faceva la vera differenza.

La perdita di un giovane di grandi prospettive come Mattia Cattaneo potrebbe farsi sentire in alcuni frangenti ma per il momento non sono i blu-fucsia a dover controllare la corsa e quindi anche con un uomo in meno cambia poco: certo sarebbe stato meglio averlo visto che Daniele Pietropolli è un po' malconcio dopo due cadute e Kristian Durasek è al debutto in un grande giro e sta andando a fasi alterne. Oltre a Scarponi e Niemiec, però, stanno andando molto forte José Serpa e Simone Stortoni: una superiorità numerica che può spaventare molti team rivali.

Forse si poteva sperare in un buon risultato di tappa da Roberto Ferrari e Filippo Pozzato per mettere dare morale a tutto l'ambiente e a togliere magari un po' di pressione agli altri: con un successo parziale in cascina la parte del team votata alle grandi salite si sarebbe potuta concentrare quasi esclusivamente sulla classifica generale senza l'obbligo di dover andare a caccia anche della vittoria che sarebbe l'obiettivo minimo del team per non chiudere nuovamente la prima parte di stagione con un voto gravemente insufficiente. Ma se Scarponi e compagni confermeranno queste buone impressioni l'obiettivo può essere ampiamente alla portata.