Volta Ciclista a Catalunya 2013: Un affondo straordiNairo - Quintana domina a Vallter 2000. Valverde nuovo leader

Quando l'anno scorso, dopo Vuelta a Murcia, Route du Sud, una tappa al Delfinato ed una Vuelta a España in cui restò spesso e volentieri con capitan Valverde (quindi con i migliori), Nairo Quintana s'impose sul San Luca, al Giro dell'Emilia, avevamo la certezza che lo scalatore colombiano della Movistar, in un futuro non troppo lontano, sarebbe diventato un vero campione. Se oggi la Movistar può ancora contare su un fuoriclasse come Alejandro Valverde, il futuro per la banda di Unzue risponde indubbiamente al nome di Nairo Quintana.

Nato il 4 febbraio del 1990 a Cómbita, Quintana s'è imposto oggi sul primo arrivo in salita di Vallter 2000, dove si attendeva sicuramente Joaquim Rodríguez, con lui Alejandro Valverde, magari Jurgen Van den Broeck, Scarponi ed altri. In effetti il belga della Lotto s'è esposto, attaccando ai -4, ma l'azione decisiva è partita da Bradley Wiggins, autore di un'accelerazione prepotente all'ultimo chilometro. Resta alla sua ruota solo Nairo Quintana, più indietro inseguono Valverde e Joaquim Rodríguez.

È proprio Quintana che, ai 500 metri, lancia un affondo a cui né Wiggins né Valverde rispondono (logico che il murciano non vada dietro al compagno di squadra, visto che si porterebbe dietro Joaquim Rodríguez). La vittoria è del colombiano, ed è una vittoria ottenuta di forza, con un vero e proprio colpo di classe.

Prime montagne al Catalunya, primo arrivo in salita dopo i due successi di Gianni Meersman; nei 180.1 km che da Vidreres portavano alle nevi di Vallter 2000, salita di 12 km al 7.8% di pendenza media, ma con punte al 10% negli ultimi 2.5 km. Dopo 7 km va via la fuga, senza che il gruppo si opponga. Protagonisti dell'azione il Campione svazzero Martin Kohler (BMC), l'argentino Lucas Sebastian Haedo (Cannondale), il polacco Karol Domagalski (Caja Rural) ed il francese Nicolas Edet (Cofidis).

Il vantaggio massimo di 7'10" è toccato già al chilometro 25, a testimonianza di quanto il gruppo sia sulle prime poco reattivo. Sky, Lotto-Belisol, Katusha e Vacansoleil si mettono al lavoro per ricucire. Sul primo Gpm, l'Alt de Sant Hilari, il gap è di 5'05". Kohler precede Domagalski, Edet e Haedo, mentre dal gruppo fuoriesce Cristiano Salerno, a caccia di punticini per la maglia di miglior scalatore. La conserverà portandosi a 47 punti, tallonato a 31 da Quintana.

Dopo 106 chilometri il vantaggio sale nuovamente oltre i 6'. Sul Túnel Collabós se ne vanno Edet e Domagalski, con Haedo e Kohler che verranno ripresi dal gruppo sull'ultima ascesa. È qui che si decide tutto, lungo gli ultimi 12 km che conducono a Vallter 2000.

Edet saluta Domagalski e rimane da solo in testa mentre dietro è la Movistar, che aveva le idee ben chiare sin da subito, a tirare per Valverde e Quintana. La Blanco dà un'ulteriore accelerata in favore di Robert Gesink, che non andrà oltre il 18° posto. Ai -5 km Edet è nel mirino del plotone, duecento metri dopo scatta Marcos García (Caja Rural), ma il gruppo non lascia spazio all'iberico.

Ai -4 però parte deciso Jurgen Van den Broeck che va a riprendere Edet. Il francese prova a resistere alla ruota del belga, invano. Il gruppo ha un centinaio di metri di ritardo dal persistente Van den Broeck, ripreso a 2 km dal traguardo. Danielson sfrutta il piccolo rallentamento e nei tornanti tra la neve allunga: è un cliente pericoloso, lo statunitense, il gruppo non gli dà modo di guadagnare troppo.

Rientrato nei ranghi il portacolori della Garmin-Sharp, è Wiggins ad accendere la tappa ad un chilometro dall'arrivo. Una progressione che fa male a tanti, tantissimi. Non a Quintana, che resta alla ruota del britannico, mentre Valverde dietro prova a raccogliere le energie ed inseguire. Quando il murciano, con Joaquim Rodríguez ed i migliori del gruppo (fra cui Scarponi e Pozzovivo), si riporta su Wiggins e Quintana, è il colombiano a scattare. Wiggins non prova nemmeno ad inseguire, contrariamente a Joaquim Rodríguez, subito marcato da Valverde.

Quintana vince bene, da campione quale pian piano sta diventando. Valverde resta a ruota sino all'ultimo tornante per poi anticipare Joaquim Rodríguez (a 6") nello sprint dei battuti. Wiggins è 4° mentre Pinot, Stetina, Scarponi, Niemiec, Urán e Pozzovivo completano la top ten.

Classifica generale stravolta, con Valverde che ora comanda con 4" su Wiggins e Joaquim Rodríguez Oliver, 7" su Scarponi e Niemiec, 26" su Quintana, 30" su Gesink, David López e Daniel Martin, 35" sull'ottimo Stetina. Pozzovivo è 13° a 47", Van den Broeck, molto pimpante, 21° a 58", stesso distacco che subisce Fabio Aru, 27°.

Domani si sale nuovamente, con i 217.7 km da Llanars-Vall de Camprodon a Port Ainé-Rialp, secondo arrivo in salita consecutivo. nel mezzo ci saranno gli ostici Coll de Merolla, l'Alt de Pedraforca, l'Alt de la Josa del Cadí ed il Port del Cantó. La classifica è ancora corta, i ribaltoni più che possibili.