Volta Ciclista a Catalunya 2013: There's a Meersman waiting in the Sky - Attacco della Wiggo-band, vince il belga
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- Christian Meier [9]
- Cristiano Salerno [10]
- Daniel Martin [11]
- Danilo Wyss [12]
- Dario Cataldo [13]
- David López García [14]
- Gianni Meersman [15]
- Jesús Herrada López [16]
- Joaquim Rodríguez Oliver [17]
- Michele Scarponi [18]
- Przemyslaw Niemiec [19]
- Robert Gesink [20]
- Valerio Agnoli [21]
- Uomini [22]
Soli otto giorni di gara nel 2013 (il Trofeo Palma de Mallorca, il Trofeo Migjorn ed il Tour of Oman) ed una Volta a Catalunya adatta agli scalatori puri facevano pensare che il ritorno in gara di Bradley Wiggins sarebbe stato quasi anonimo, comunque mai ai livelli del 2012, quando a quest'ora Wiggo aveva già in carniere una Parigi-Nizza.
Se sicuramente fino ad ora il britannico è (volutamente) più indietro rispetto a dodici mesi fa, la prima tappa della Volta a Catalunya ha mostrato che magari Bradley non sarà il vincitore finale della corsa, però non vuole restare in gruppo come uno dei tanti. Non si spiega altrimenti l'attacco spietato della sua Sky nell'ultima discesa del Alt de Collsacreu, quando al traguardo di Calella mancavano poco più di 17 km.
Un affondo che provoca una caduta in settima ruota e spezza il gruppo. E allora Wiggo scatta in prima persona, portandosi dietro buona parte dei big (JRO, Gesink, Scarponi, Valverde...) e colui che sarà il vincitore di giornata, Gianni Meersman. Restano davanti in 13, chi è rimasto indietro si deve arrangiare. Wiggins, consapevole che perderà un po' di tempo dagli scalatori in salita, ci dà dentro e sul traguardo prenderà 28" a gente come Fuglsang, Kruijswijk, Nocentini, Betancur, Horner, Hesjedal, Pozzovivo, Menchov e via dicendo.
Ok, i veri ragazzi che si giocheranno la Volta erano con Wiggins (e parliamo di Joaquim Rodríguez, Valverde, auspichiamo Scarponi), ma il segnale che l'ultimo vincitore del Tour de France ha dato oggi è bello forte: "Mi davate per morto, ma io ci sono ancora". Questo in sostanza il messaggio di Wiggins.
La prima tappa di una Volta a Catalunya al solito montagnosa non era semplicissima ma nemmeno troppo difficile: una via di mezzo, con cinque Gpm (il Collsacreu da ripetere tre volte, inframezzato dall'Alt del Montseny e dall'Alt de Montsoriu) distribuiti sui 159 km della tappa. Dopo 15 km se ne vanno Cristiano Salerno (Cannondale) e Christian Meier (Orica-GreenEdge).
Subito il loro vantaggio schizza alle stelle, con il gruppo che lascia fare. Toccheranno una punta di 8'40" al km 38, quindi il plotone si metterà ad inseguire più deciso. I due fuggitivi si spartiscono la posta: a Salerno, imperiese con il fisico da scalatore, i Gpm (a fine giornata sarà il leader della classifica dedicata), a Meier i traguardi volanti. Il giochino dura sino all'ultimo Collsacreu, sulla cui salita Salerno e Meier vengono riassorbiti dal plotone.
Si scollina e la discesa è subito presa fortissimo dagli Sky. Valverde, alla loro ruota, è ben attento a non farsi scappare nessuno, JRO lo imita. La corsa è decisamente entrata nel vivo. Come se quest'attacco in discesa non bastasse, ecco il momento decisivo: tornante a destra, in settima ruota si verifica una caduta. Rimangono in pochi davanti, in 13, alla faccia della scaramanzia.
Il gruppo è a 20", i 13 battistrada sono: Bradley Wiggins, Dario Cataldo e David López García (Sky), Joaquim Rodríguez (Katusha), Gianni Meersman (Omega Pharma-Quickstep), Daniel Martin (Garmin-Sharp), Alejandro Valverde e Jesús Herrada (Movistar), Michele Scarponi e Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida), Danilo Wyss (BMC), Robert Gesink (Blanco) e Valerio Agnoli (Astana). I due Sky che scortano Wiggins, David López e Dario Cataldo, si fanno in quattro per far guadagnare al proprio capitano più secondi possibile.
Lo stesso Wiggins nel finale si porta in testa a dare delle discrete trenate, Valverde e JRO stanno al gioco: Gianni Meersman è sempre in penultima o addirittura ultima ruota, salta i cambi ed essendo il più veloce del lotto tutti lo guardano con sospetto. Giustificato, visto che sul rettilineo d'arrivo Wiggins parte dritto per dritto (ma pure lungo per lungo) in uno sprint che lo vede battuto. Da dietro è proprio Meersman che colpisce, precedendo un ottimo Agnoli e quindi Valverde. Martin, Wyss, Wiggins, Gesink, JRO, Scarponi e David López chiudono la top ten di giornata.
La classifica generale vede Meersman primo su Agnoli (a 4") e Valverde (a 6"), con Martin, Wyss, Wiggins, Gesink JRO e gli altri a 10". Il gruppo, oggi regolato da Koldo Fernández a 28", nella generale accusa un ritardo di 38" (eccetto Pineau e De Gendt che grazie ad 1" d'abbuono sono a 37").
Domani seconda tappa, da Girona a Banyoles in 160 km, con un circuito finale che potrebbe stimolare ancora gli Sky ad attaccare. In fondo Wiggins è più che vivo e vegeto. Altro che scoppiato e con la pancia piena dopo il 2012 stellare, Bradley vuol rendere magica anche la stagione 2013.