Mondiali su Pista 2013: Hey Sarah, gimme five! - Quinto titolo per la Hammer, gioia Pervis nel Chilometro

Sono passati diversi mesi dalle gare dei Giochi Olimpici e, nonostante l'anno sabbatico che molti atleti si sono presi, nelle finali della prima giornata si sono riproposte le medesime finali di Londra.

La prima sfida a cui ha potuto assistere il pubblico di Minsk (putroppo veramente scarso sugli spalti) è stata quella tra Germania e Cina nella Velocità a Squadre donne: a Londra la finale aveva lasciato un po' di amaro in bocca perché le cinesi, sebbene più veloci, furono squalificate dalla giuria e l'Oro andò alle tedesche. Stavolta però Kristina Vogel e Miriam Welte hanno dettato la loro legge e si sono imposte direttamente sul campo: la prova è stata veramente emozionante perché le due squadre si sono affrontate due volte, la prima in qualifica e poi in finale; nella fase di qualificazione un solo millesimo ha diviso la coppia tedesca dalla coppia cinese formata da Jinjie Gong e Shuang Guo, in finale invece Welte e Vogel si sono imposte con il tempo di 33"053, distanziando le cinesi di 3 centesimi. Al terzo posto si è piazzata la nuovissima coppia britannica formata da Victoria Williamson e Rebecca James che ha sconfitto una deludentissima Australia formata da Kaarle McCulloch supportata dalla giovane Stephanie Morton che aveva l'arduo compito di sostituire Anna Meares.

Nell'Inseguimento a Squadre uomini l'Australia ha potuto invece togliersi la soddisfazione di sconfiggere la Gran Bretagna: per l'Australia era stato un brutto colpo l'Argento conquistato a Londra ed era forte la voglia di riscatto. La sfida tra i due paesi del Commonwealth era già cominciata in qualificazione dove solamente pochi decimi vedevano in vantaggio gli Aussie rispetto ai britannici dopo che questi erano passati in vantaggio dopo il terzo chilometro. In finale però l'Australia ha spinto l'acceleratore e si è trovata in vantaggio subito dopo il primo chilometro: per i britannici non c'è stato niente da fare, il tempo di 3'56"751 dell'Australia li vede distanti di più di 4 secondi, una vera debacle. Nella finale per il bronzo è stata grandissima la prova della Danimarca: il quartetto guidato dal Campione Olimpico Lasse Norman Hansen ha percorso i 4 km con il tempo di 3'59"821 un risultato di altissimo livello. La delusione più grande del Campionato del Mondo arriva dalla Russia: il quartetto era partito fortissimo e dopo il primo chilometro era già nettamente in testa. Purtroppo per la Russia la sfortuna era lì che aspettava e una rovinosa caduta ha messo fuori gioco Artur Ershov dopo meno di 2 km compromettendo la prova di tutta la squadra. Per l'Italia, con il quartetto formato da Liam Bertazzo, Marco Coledan, Ignazio Moser e Michele Scartezzini, un nono posto con il tempo di 4'07"793, lontano dal tempo della Coppa del Mondo che però era in altura: forse anche nell'entourage azzurro si sperava qualcosa di meglio, ma gli azzurri si sono presentati al Mondiale anche con del materiale completamente nuovo. Ci sono tre anni per testarlo come si deve ed essere competitivi per Rio de Janeiro.

Era la favorita e Sarah Hammer non ha deluso le attese nell'Inseguimento Individuale: per lei questo è stato il quinto Mondiale di specialità, un palmares veramente regale. In qualificazione si era già visto che tra lei e le avversarie c'era un abisso, infatti Amy Cure, con il secondo tempo, aveva più di 3 secondi da recuperare. In finale l'australiana ha provato a mettere in difficoltà Sarah Hammer partendo fortissimo: la Hammer è però abituata ad andare regolare e quello che Amy Cure guadagna nel primo chilometro poi lo perde inesorabilmente fino alla fine. Ci sono quasi 10 anni di differenza tra Sarah Hammer (1983) ed Amy Cure (1992), il futuro è sicuramente dalla parte dell'australiana. L'Australia conquista anche la medaglia di bronzo con Annette Edmondson che nella finalina ha avuto la meglio, senza troppi problemi, contro la canadese Laura Brown.

Finalmente François Pervis conquista il Campionato del Mondo nel Chilometro: sì, c'è proprio da dire finalmente perché il francese aveva sfiorato quella maglia altre 5 volte con 1 argento e 4 bronzi. Anche il tempo fatto segnare è di altissimo livello 1'00"221, un tempo che forse solo il grande tedesco Stefan Nimke avrebbe potuto superare. La medaglia d'argento è andata al neozelandese Simon Van Velthooven autore di una grandissima prestazione con il tempo di 1'00"869, mentre il bronzo è finito al tedesco Joachim Eilers che è riuscito a portare ugualmente la Germania sul podio anche dopo il ritiro di Stefan Nimke.

Nella seconda giornata si disputeranno 5 finali: i 500 metri e l'Inseguimento a Squadre donne, l'Inseguimento Individuale, lo Scratch e la Velocità a Squadre uomini. L'Italia avrà in pista Marco Coledan nell'Inseguimento, Davide Viganò nello Scratch, Simona Frapporti, Beatrice Bartelloni e Maria Giulia Confalonieri nell'Inseguimento a Squadre.